Bellissima domanda, la trovo interessante perchè spesso sono interrogativi che non ci si pone e invece trovo che siano riflessioni importanti.
Infatti passavo di qua casualmente dopo qualche mese di assenza e ho deciso di rispondere.
Posso portarti la mia esperienza di infermiera, dicendoti che difficilmente ho visto persone affrontare interventi chirurgici molto importanti senza rimanerne colpiti e cambiati interiormente. Spesso ho rivisto dei pazienti dopo mesi o anni per un controllo e ho notato in loro qualcosa di molto diverso, specialmente l'atteggiamento verso la vita, la forza morale, la gioia di esserci, la fiducia nel futuro.
Me ne parlavano, ma se anche avessero taciuto il sorriso stesso e una particolare luce negli occhi lo avrebbero lasciato trapelare.
Oltre a questo c'è la mia esperienza di persona malata da 12 anni di due patologie croniche, per le quali non esiste una cura risolutiva.
Una di esse, l'endometriosi (pur non essendo la più grave) mi ha portata molte volte in sala operatoria, anche d'urgenza per interventi abbastanza seri.
Li ho sempre superati benino, ma proprio per la cronicità della malattia non hanno mai risolto il problema, hanno solo evitato che peggiorasse, l'hanno arginato temporaneamente, quindi la situazione è diversa da quella che ipotizzi nella domanda, perchè non ho avvertito il sollievo di avercela fatta, la consapevolezza che fosse tutto finito e che potessi ricominciare a "vivere" nel senso completo del termine, perchè ho una forma di invalidità e da anni ormai sono quasi ferma in un letto.
Però nonostante questo quegli interventi mi hanno cambiata, o meglio la malattia stessa mi ha cambiata interiormente.
Una volta in particolare per una complicazione molto seria sono andata molto vicina alla morte, ricordo di avere chiuso gli occhi quasi in coma ma ancora vagamente conscia e l'ultima cosa che ho percepito sono state le voci allarmate dei medici che dicevano "non può farcela, la perderemo"...e invece mi sono risvegliata. Ce l'ho fatta.
Il cambiamento che tutto questo ha avuto in me è stato profondo!
Beh, certo vorrei essere sana, vorrei essere autosufficiente, poter uscire, camminare, correre, amare, avere una famiglia, dei figli, un lavoro... vorrei riavere la mia vita. Non lo nego, è certamente così.
Ma non riesco a maledire la malattia, perchè mi ha dato tanto. A volte mi chiedo che persona sarei se il mio cammino fosse stato diverso, ma non posso avere una risposta.
L'unica cosa certa è che ora ogni giorno quando apro gli occhi ringrazio di esserci, apprezzo anche tutte quelle piccole cose che prima davo per scontate, vivo sempre nel momento presente, percepisco ogni emozione in modo molto più profondo, sentito e consapevole, basta poco per commuovermi e rendermi felice, sono più positiva, più solare, ricerco un senso nella mia esistenza, la mia scala di valori è cambiata, mi sento più forte e più coraggiosa, più ricca interiormente, più sensibile, più delicata...e soprattutto amo di più la vita.
Si, la amo e la apprezzo immensamente!!
Certo tutto questo ha avuto un prezzo molto alto, tante rinunce, tanti problemi e soprattutto tantissima sofferenza... ma forse è un prezzo equo per tutto ciò che ho ricevuto in cambio, e a volte mi sento più fortunata di chi butta la propria vita, di chi non la apprezza, di chi è sempre scontento pur avendo tutto, di chi si lamenta sempre, vede tutto negativo e non riesce a trovare pace, gioia e serenità interiore in nulla.
Mi dispiace, mi si stringe il cuore, perchè non è difficile amare la vita ed è così bello provare questa gioia profonda, la gioia DI ESSERCI...
Per questo a volte mi piace parlare della mia esperienza, perchè - anche se non credo affatto di poter essere maestra di vita per nessuno- la gioia più grande per me sarebbe essere in grado di trasmettere parte di queste emozioni e insieme ad esse magari un piccolissimo messaggio... perchè sarebbe stupendo non dover attraversare un dolore così forte per arrivare a comprendere quanto la vita sia preziosa e meravigliosa!!
Io non ci sono riuscita, ma sono certa che tante persone potrebbero farcela... basta fermarsi a riflettere, probabilmente come stai facendo tu, e come comunque hai dato l'occasione di fare con questa domanda.
Dunque... GRAZIE!!!
BACIONI!!! XXX LunAurora
PS: qui trovi una testimonianza di un'altra ragazza affetta da endometriosi che parla del suo ultimo intervento chirurgico e delle sue sensazioni ed emozioni sul forum dell'APE (associazione progetto endometriosi onlus), l'ho trovata molto significativa:
http://vb.apeonlus.info/showthread.php?t=715
2007-03-20 16:38:22
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answer #1
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answered by Anonymous
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