La Legge (1) stabilisce che la gestione dell'impresa spetta esclusivamente agli amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie al raggiungimento dell'oggetto sociale.
In relazione a ciò (2) viene stabilito che gli amministratori devono adempiere i doveri ad essi imposti dalla legge e dallo statuto con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e dalle specifiche competenze.
Inoltre, si afferma che gli amministratori sono solidalemte responsabili verso la società dei danni derivanti dall'inosservanza di tali doveri.
E' evidente che la cessione di immobili ad un valore contabile di molto inferiore a quello di mercato costituisce una grave negligenza da parte degli amministratori la quale causa danno al patrimonio della società ed ai soci.
Tenuto conto che i diritti acquisiti in buona fede dai terzi vengono comunque fatti salvi, e quindi le cessioni degli immobili non sono revocabili, i soci potranno soltanto esercitare azione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori (3) per chiedere il risarcimento del danno patrimoniale che loro ritengono subito.
2007-03-18 23:54:59
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answer #1
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answered by stargate 3
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La responsabilità degli amministratori verso la società per scelte gestionali risultate dannose è stata ribadita in numerose sentenze. Se l'amministratore non agisce secondo le regole dell'ordinaria diligenza professionale, è possibile un'azione di responsabilità da parte dei soci. E' evidente che il danno doveva essere chiaramente conoscibile al momento dell'operazione: se ho venduto un immobile a 100 e domani decidono di aprirci vicino Gardaland per cui il valore del mio immobile triplica, non è colpa mia; ma se lo vendo a un terzo del valore di mercato, sì, perchè creo un danno alla società evitabile con la normale diligenza, a nulla rilevando il valore di libro.
2007-03-21 22:56:42
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answer #2
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answered by Anonymous
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dando per scontato che tale azione sia contemplata dallo statuto della società, non è una buona condotta degli amministratori, comporterebbe la loro rimozione dall'incarico per cattiva gestione ed eventuale denuncia da parte degli azionisti per peculato (da dimostrare)...
oltre al fatto che la società potrebbe essere sottoposta ad accertamento fiscale da parte degli Uffici e Autorità competenti... (= dolori!!!)
2007-03-19 08:47:37
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answer #3
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answered by il Padrino 3
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Il valore dei cespiti in bilancio deriva da una valutazione formalmente oggettiva degli amministratori stessi...tale valore puo nn rispecchiare il reale valore di mercato dell'immobile perche la valutazione viene sempre influenzata da fattori soggettivi! Prima di procedere alla vendita degli immobili gli ammiistratori devrebbero rivolgersi ad un esperto designato dal tribunale affinche questi proceda ad una revisione della stima...ma tale passaggio nn è obbligatorio! Se gli immobili verranno venduti ad un prezzo inferiore a qllo di mercato e gli amministratori nn hanno fatto valutare gli stessi da un esperto essi risponderanno nei confronti della società e saranno tenuti al suo risarcimento! Comunque è molto raro che il valore in bilancio stimato correttamente sia inferiore al valore di mercato del cespite...perche la valutazione avviene al costo storico...come prevede la disciplina civilistica!
2007-03-19 11:38:09
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answer #4
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answered by Anonymous
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Certo che possono essere chiamati a risponderne da parte dell'assemblea degli azionisti, specie se gli immobili sono indicati a bilancio al valore storico, il costo di acquisto.
Deve però essere deliberata l'azione di responsabilità sociale dall'assemblea.
2007-03-18 20:41:52
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answer #5
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answered by domedeus2002 5
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Non devono riscarcire niente.
Sono amministratori delegati.
Per cui hanno la piena potestà di gestire la società come meglio credono.
Se la proprietà considera il loro operato insoddisfacente, può rimuoverli dall'incarico.
2007-03-18 11:15:21
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answer #6
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answered by Anonymous
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