Ciao Cristina.
Le cosiddette perdite bianche sono costituite dal muco cervicale. Questo muco è appunto prodotto dalle ghiandole che si trovano nella parete della cervice uterina.
Sono perdite fisiologiche nella donna in età fertile e la loro quantità e densità varia a seconda delle fasi ormonali del ciclo mestruale; infatti nei primi quattordici giorni (quella che in gergo viene chiamata fase estrogenica) sarà più abbondante perché servirà a facilitare la progressione degli spermatozoi per la fecondazione. Nella seconda fase invece diminuirà.
Le ghiandole, oltre che agli estrogeni, sono poi sensibili alle scariche del sistema nervoso, così che durante il rapporto sessuale esse produrranno più muco per aiutare la lubrificazione vaginale.
Dopodiché possono esserci alcuni problemi, come ti hanno spiegato in qualche altra risposta, che possono modificare le caratteristiche del muco. Solitamente si tratta di Candidosi, ma non solo. In quel caso le modificazioni, che ciascuna donna saprà certamente riconoscere, saranno accompagnate da altri sintomi .... e in quel caso è giusto iniziare una dieta povera di zuccheri e rivolgersi immediatamente ad un ginecologo per gli accertamenti del caso.
Spero di essere stata abbastanza chiara ed esauriente.
2007-03-17 23:25:56
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answer #3
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answered by Anonymous
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Esistono diversi agenti che possono provocare delle infiammazioni della regione vaginale. La Candida Albicans è solo uno di questi, ma sicuramente il più frequente. Decisamente di minore importanza sono il Tricomonas ed i Batteri, che ormai negli ultimi 20 anni non rappresentano per l'area vaginale una problematica. Se la flogosi vulvo-vaginale risulta resistente ad un primo trattamento, sia esso locale o sistemico, con ogni probabilità si è di fronte ad una infezione da Monilia (cioè candida). L'infezione da miceti può essere difficile da diagnosticare, anche per un bravo ginecologo, l'importante è tener presente anche il quadro sintomatologico generale che accompagna in misura differente l'infezione vaginale.
La Candida Albicans vive normalmente nell'ambiente vaginale, in quanto il Ph è qui acido (5.0 - 4.0). In realtà, la "vera residenza" della Candida è la mucosa dell'intestino tenue, mentre la localizzazione vaginale può essere considerata una "casa al mare", come la localizzazione cutanea (presenza di macchie fungine quando ci si espone al sole) può rappresentare la "casa in montagna", oppure il Mughetto nella cavità buccale, la "casa al lago", e così via.
Normalmente la Candida accompagna la vita dell'individuo sano, cioè è un saprofita, ma quando l'efficacia del sistema immunitario (sia esso il primario o il secondario) diminuisce per l'aumento della presenza di tossine endogene ed esogene, questo miceto si accresce notevolmente causando notevoli problemi per la salute del soggetto in questione.
Un esempio: immaginiamo di osservare un bosco sano, dopo una abbondante pioggia vedremo spuntare alcuni funghi, sparsi nel sottobosco. Quindi i funghi saranno presenti in una quantità non eccessiva. Nel caso in cui dovessimo osservare un albero con moltissimi funghi, questo significherà che quell'albero non gode più di buona salute. Lo stesso avviene nell'organismo umano, con la differenza che i funghi, cioè la candida è molto più piccola.
A livello genitale femminile una eccessiva proliferazione di candida si può manifestare con perdite bianche, che a volte possono assumere l'aspetto di ricotta o simil-caseoso, bruciori costanti o dopo aver urinato, arrossamenti della regione stessa.
A livello genitale maschile l'infezione da candida albicans determina una balanopostite, cioè numerose chiazze eritematose (leggi rosse), piccole, vellutate, lucide, localizzate al glande ed al prepuzio accompagnate da prurito e bruciore.
Comunque in ogni caso è sempre presente una diminuzione delle difese immunitarie.
In particolar modo questo si evidenzia dopo una terapia antibiotica, o cortisonica, nel diabete, durante l'assunzione di un contraccettivo orale, o di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (tranquillanti, ansiolitici, sonniferi), o ancora se si fa uso di farmaci antiulcerosi (cimetidina, antiacidi), o anche in gravidanza.
Il fattore che permette e favorisce la proliferazione della candida è alimentare, in quanto i miceti si nutrono fondamentalmente di carboidrati semplici. Infatti, tra i sintomi caratteristici dell'infezione da candida abbiamo frequentemente la golosità per Pane, Patate, Pizza, Pasta (chiamate dal dott. Enzo Di Maio "Le quattro P", vedi bibliografia) o Dolci e Zucchero.
Questa particolare bramosia nei confronti degli zuccheri semplici è mediata e motivata dalle ben 79 tossine che la monilia può immettere nel circolo ematico, le quali agiscono sul SNC (sistema nervoso centrale) modificando i pensieri del soggetto coinvolto. A questo proposito risulta facilmente comprensibile come l'infezione da candida possa essere responsabile della sindrome da fatica cronica, dell'iperattività, della depressione, dell'ansia, della bulimia, dell'anoressia.
Tra le patologie normalmente attribuite genericamente allo "stress" o alla somatizzazione dell'ansia a livello dell'apparato digerente si ricordano la gastrite, la sindrome del colon irritabile, la stitichezza, la diarrea, le quali sono in realtà dovute alla presenza patologica della candida a livello dell'intestino tenue e come tali vanno considerate.
Da circa 20 anni sono riportati nella letteratura scientifica internazionale numerose evidenze attinenti ad anche quelle patologie dermatologiche, che normalmente vengono attribuite a motivi eziologici vari e non meglio precisati, quali le dermatiti seborroiche e la psoriasi, siano anch'esse in stretta correlazione con la candidosi. (vedi bibliografia).
Nell'ultimo ventennio risulta evidente a tutta la popolazione l'enorme incremento dei soggetti affetti da allergie. Inoltre si è evidenziato anche un notevole aumento delle persone colpite da intolleranze alimentari. Tutto ciò è in relazione alla modificazione che la candidosi induce sulle risposte del sistema immunitario (primario e/o secondario) e alle modificazioni della permeabilità della mucosa della parete dell'intestino tenue, che i miceti provocano nella loro localizzazione intestinale.
La causa del notevole incremento della sindrome da candidosi (per gli statunitensi Chronic Candidiasis Syndrome o Candida Related Complex) è riferibile in primis al cibo tecnologico ed all'abuso massiccio di prodotti derivati dal grano.
A livello diagnostico si può disporre di numerosi presidi come la ricerca degli anticorpi specifici per la candida nel sangue, la ricerca diretta della candida nelle feci, nelle urine o nel secreto vaginale o penineo, tuttavia risulta di notevole aiuto, sia per la statistica e per lo studio della sintomatologia correlata, l'utilizzo di questionari appositamente studiati.
Questa che segue, vuole essere una esposizione divulgativa ed informativa, sui presidi terapeutici esistenti, o a noi noti attualmente. Non deve servire per una automedicazione. Comunque in ogni caso non conviene eliminare solamente le "Quattro P" . Perchè eliminando solo queste, senza una corretta alimentazione studiata unicamente per quell'individuo, la candida dopo qualche giorno invierà dei neurotrasmettitori al cervello in modo tale che non si possa resistere e quindi si finirà per abbuffarsi di una o tutte le "Quattro P" . Il risultato sarà estremamente negativo. Per poter ritrovare l'equilibrio perduto si potrà effettuare uno specifico "Protocollo Personale"
fai un tampone vaginale e ti togli ogni dubbio...
Buona fortuna!!!
2007-03-17 07:23:41
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answer #4
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answered by Anonymous
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