Cosa si può fare? Magari ci fosse qualcosa da fare....
L'Alzheimer è un morbo ad effetto degenerativo, cioè con prograssivo decadimento delle facoltà mnemoniche e fisiche di una persona, e come tale il suo progresso varia a seconda dell'età del soggetto colpito: più il malcapitato è giovane, più la malattia evolve in modo rapido, dato che il ricambio cellulare è più veloce, altrimenti in soggetti anziani il ritmo evolutivo è piuttosto lento.
Se parlo così è perché purtroppo anche mio nonno soffre di questa malattia, che ha sconvolto definitivamente la pace della nostra casa: essendo anche insulinodipendente e facendo tre insuline al giorno, si può facilmente immaginare come tutto ciò ci abbia costretti ad essere "prigionieri" nella nostra stessa casa, visto che ovviamente nella condizioni in cui è non può più iniettarsi le sue dosi da sé.
Tutti i medici da cui l'abbiamo portato ci hanno consigliato di non farlo impigrire e lasciarlo vegetare, farlo muovere regolarmente anche per le complicanze diabetiche, cercare di farlo leggere e guardare la tv e coinvolgerlo in attività domestiche leggere o fargli fare qualche lavoretto in giardino o nell'orto dietro casa. Tutto questo ha la funzione di fargli rimanere attive almeno quelle aree di cervello ancora intatte e soprattutto di non farlo sentire un "peso morto" di cui nessuno si prende cura.
La perdità delle facoltà spazio-temporali non si può purtroppo contrastare, tutt'al più può essere rallentata con i farmaci. All'insorgere della malattia le crisi sono forti, ma già dopo poco si verifica una specie di stabilizzazione della malattia, che si protrae o meno a seconda della risposta del paziente verso le cure prescrittagli. In questo caso siamo stati fortunati, perché il ritmo evolutivo della malattia è cambiato di poco, le cure hanno dato buoni risultati.
Una cosa importante è sapere come gestire una persona affetta da Alzheimer, dato che essi tendono a diventare violenti quando sopraggiunge qualche crisi, e qualche volta arrivano anche ad alzare le mani, soprattutto se possiedono un carattere irascibile e facilmente irritabile.
Se vuoi altri chiarimenti, scrivimi una mail.
Ti sono vicina, Claudia.
2007-03-15 21:39:06
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answer #1
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answered by ¢ℓαυ∂ια (υи∂ιѕ¢σνєяє∂ ѕσυℓ) 6
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Ciao purtroppo conosco questa malattia molto da vicino, mia nonna ne soffre da 10 anni, e putroppo degenera non migliora!
All'inizio dimenticano solo, ti ripetono in continuazione le stesse cose, scordano i numeri di telefono, poi cominciano a perdere l'orientamento, la cosa peggiore e' stata quando ha smesso di riconoscerci, non sapeva piu' chi fossimo!
Essendo mia madre infermeira, ha optato per metterla in una struttura idonea, dove all'inizio sembrava felicissima di starci, a casa purtroppo hanno troppi pericoli, qui invece li facevano lavorare con la pasta da modellare per bambini ecc, e li facevano sentire impegnati con varie attivita', ora lei e' nello stato finale della malattia, e' a letto e oltre a non riconoscere piu' nessuno non parla nemmeno piu'!
E' triste la cosa, io ogni volta che la vedo mi si spezza il cuore!
Mia madre e' sempre comunque giornalemente con lei lavorando li vicina, lei dice che non soffre perche' non si rende piu' conto di nulla.
Comunque quello che abbiamo fatto noi e' stato questo, io all'inizio ero contraria a metterla in questa struttura, e non sai quanto ho pianto con mia madre perche' non lo facesse, ma mi sono dovuta ricredere, a casa lei guardava la tv o tentava di cucinare, cucire, quando proprio non si metteva in testa di uscire.Qui forse perche' non era piu' lucida la vedevo sorridere molto di piu' , soprattutto in un ambiente dove tutti erano e sono come lei.
2007-03-16 03:35:24
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answer #2
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answered by . 6
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ci sono delle cure che riescono a rallentare il processo degenerativo.........ma non lo guariscono.
MI dispiace tanto..........auguri
2007-03-16 04:00:35
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answer #3
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answered by gattinagrin 6
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Purtroppo non si può fare niente. L'unica cosa (finchè la malattia è ancora gestibile) è stargli accanto e dimostrargli tanto affetto. Purtroppo è una malattia che sconvolge non solo la vita dell'interessatto, ma anche di tutti gli altri membri della famiglia. Se non l'avete ancora fatto informatevi presso il vostro medico di famiglia per richiedere l'indennità d'accompagnamento, i malati di alzhaimer hanno diritto ad un assegno mensile, ma pochi medici vi diranno ciò o cercheranno di parlarvene solo verso la fine della malattia.
In bocca al lupo.
2007-03-16 03:50:16
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answer #4
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answered by MisterEuro 3
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dispiace x tuo nonno, devi assumere una persona che lo sorvegli giorno e notte e le cure necessarie
2007-03-16 12:15:06
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answer #5
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answered by flori 6
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ciao,ti sono molto vicina e capisco la tua sofferenza, quella brutta sensazione di impotenza ma posso dirti x mia esperienza che la medicina migliore è l' amore.Ho sempre pensato che mio zio ci riconoscesse perché a volte ci guardava e una lacrima scendeva o se alzavamo un Po la voce lui ci guardava rimproverandoci con gli occhi.La sua malattia la consumato x 15 anni ma sono sicura che senza il nostro amore si sarebbe lasciato andare prima.Ti consiglio di non allontanarti quando la malattia nn gli permetterà di riconoscervi quando gli toglierà la parola, quando tornerà ad essere bambino LUI AVRA' SEMPRE BISOGNO DI VOI TUTTI. ti sono vicina forza.......
2007-03-16 06:58:22
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answer #6
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answered by funny76it 1
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Purtroppo non esistono ancora cure che eliminino la malattia ma può contrastarla con tanta attività fisica, anche la mia bisnonna ce l'ha e le hanno detto che camminando e facendo movimenti anche piccoli la malattia procede più lentamente.
Questo unito alla vicinanza dei cari aiuterà molto tuo nonno.
Un bacio e buna fortuna!
2007-03-16 03:57:17
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answer #7
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answered by stellina*** 6
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Mi dispiace e debbo dire che non è cosa facile aiutare una persona che ha perso o sta perdendo la memoria. Prima di tutto dovrai trovare tramite parrocchia vicino casa una badante perchè ovviamente anche se tu non lavorassi non si puo' assolutamente stare una giornata intera con una persona in queste condizioni. E' da impazzire perchè anche se prendono farmaci la situazione peggiora.
Io ti posso dire che dovrai scegliere una persona non giovane e magari in futuro trovare due persone che si alternano. Anche la notte diventa un problema.
Ti auguro sinceramente di organizzarti bene e vedrai che con questa situazione ci si puo' convivere .
Ti auguro una Buona Vita e che il coraggio e l'amore ti accompagni per affrontare tutte le avversita' della vita. Un augurio speciale per tuo nonno, ricordati non abbandonare mai una person in difficolta'.
2007-03-16 03:29:09
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answer #8
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answered by marque1717 4
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tenergli la mente occupata con tutto ciò che implica ragionare. E' una malattia degenerativa progressiva irreversibile. Fallo camminare di solito chi ne soffre cammina molto senza rendersene conto e poi................ aspettare che qualche ricercatore scopra qualcosa. auguri
2007-03-16 03:24:35
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answer #9
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answered by PAOLO 50 5
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