Ciao a tutti.Ho ricevuto un'offerta di collaborazione con CONTRATTO DI ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE che dice

Question

1)"NEL CASO DI ASSENZA PROLUNGATA,che determini la necessità di stipulare altre analoghe associazioni in partecipazione ovvero l’assunzione di personale dipendente in sostituzione,IL RELATIVO COSTO SARÀ A CARICO DELL’ASSOCIATA.”Questo vuol dire che non ho diritto a dei periodi di permesso retribuiti?2)“Il rapporto viene convenuto a tempo indeterminato.Ciascuna delle due parti potrà recedere mediante preavviso di almeno 60 giorni,da inviarsi con raccomandata a/r alla controparte oppure corrispondendole,in alternativa,a titolo di CAPARRA PENALE, € 1.500,00 al lordo della ritenute d’acconto.E' proprio necessaria la penale?Vorrei evitare di pagarla qualora decidessi di andarmene.3)“Per tutta la durata del presente contratto,nonché per i 2 anni successivi alla sua eventuale risoluzione,l’Associata non potrà porre in essere,in proprio,o per interposta persona fisica o giuridica,atti di concorrenza in attività analoghe o simili nella stessa provincia.Ma è legale chiederlo?Help me!Please :-(

Answer 1

Solitamente i contratti di associazione in partecipazione (se non sono stipulati tra uguali) sono delle enormissime fregature.
ma andiamo nel dettaglio: 1) non hai diritto a permessi retribuiti perché non sei un dipendente (o non si vuole che figuri esserlo...) ma vale la pena stabilire un termine decoso il quale è legittima (più che la sostituzione) la risoluzione del rapporto; 2) puoi evitare la penale dando un preavviso di due mesi o puoi escluderla dal contratto ma tieni comunque conto che, se sei tu la parte debole che potrebbe essere cacciata via, in questo modo perderai di fatto il diritto al preavviso; 3) il patto di non concorrenza è perfettamente legale ed usuale per determinate mansioni ma, se si trattasse di lavoro dipendente, andrebbe retribuito ad hoc.

Answer 2

Ascolta,credo che certe domande vadano fatte a persone competenti in materia, ovvero, immagino che ci siano studenti in legge che potrebbero darti una mano ma x avere risposte certe, inequivocabili e consigli seri dovresti rivorgerti a un legale specializzato in diritto del lavoro.
o magari alle associazioni sindacali o ai patronati.
Nel merito credo che tu hai per le mani un contratto sullo stile CoCoCo o surrogato di esso, prima di firmarlo controlla bene quali sono i tuoi diritti e quali i tuoi doveri, nel caso il compeso deve valere la pena delle clausole negative.. un esempio??
A me avevano proposo un lavoro da impiegato dove vovevo svolgere 40 ore al mese in ufficio e il resto ingiro per 1/2 europa x controllare degli impianti industriali e decidere sulle manutenzioni da fare.
Quando mi hanno chiesto cosa chiedevo ho sparato 2500 euro al mese, auto e telefono + tutte le spese pagate, si trattava d un lavoro dove in pratica 3 settimane al mese le dovevo passare fuori sede..e dormire in albergo in qualche posto sperduto dell'europa
Mi hanno detto che ero troppo caro e alla fine credo abbiano assunto un tizio alla metà di quanto ho chiesto io e senza auto aziendale.
Io credo che quel tizio non ha fatto bene i suoi conti ma quando ti propongono certi lavori c'è sempre l'inghippo dietro l'angolo.
nei contratti specie a progetto o di collaborazione ci sono sempre clausole vessatorie o di penali da pagare ma se il tuo compenso medio è di 10.000 euro ( ad esempio) al mese allora 1500 sono una bazzaccola, ma se alla fine il tuo stipendio sarà di 800 euro allora capisci dasola che qualcosa non funziona no?
In un rapporto di lavoro c'è da mettere anche sul piano della bilancia che oggi stò da dio, non ho problemi ma domani se devo pagare xchè mi ammalo allora credo che davvero il gioco non vale la candela. se vai a fare la cameriera avrai 14 mensilità pagate, malattia, ferie e maternità ( eventuale) con uno stipendio medio di 1100 euro al mese..
( se non di + mancie a parte..) e poi non morirai certo di fame..
Le clausole di esclusiva sono normali per certi contratti per ovvie ragioni di concorrenza sleale..