mi sembra che tu ti sia risposto da solo.la dittatura viola,limita o annulla la libertà del cittadino. spesso si fa ricorso alla propaganda, e si assume il controllo dei mass media,indirizzandone l' orientamento politico e culturale..le stesse scuole e gli istituti di istruzioni sono posti sotto il controllo della dittatura. l' unica scelta possibile è se sottomettersi o ribellarsi rischiando la vita ma mantenendo i propri valori e principi.
2007-03-10 23:06:26
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answer #1
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answered by Anonymous
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C'è più libertà in un ragime dittatoriale solo se sei tu il dittatore!!
2007-03-10 23:11:08
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answer #2
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answered by ktc 1
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Ciao fratello,
secondo me non cè liberta sotto un regime dittatoriale....ma credo che sia ancora più brutto un regime pseudo democratico dove si pensa di essere liberi invece si viene manovrati come delle marionette......
2007-03-10 23:14:04
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answer #3
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answered by IL Rompiscatole 6
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in una dittatura l'unico libero è il dittatore......non si può parlare di libertà in un regime dittatoriale. Dittatura è il termine con cui si indica una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo - se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo stato - e tende a controllare ogni aspetto della societá (totalitarismo).
In senso lato, dittatura ha quindi il significato di predominio assoluto, autoritarismo, totalitarismo.
Cenni storici
Il termine dittatura ha origine nella Repubblica romana, dove indicava l'ufficio del dittatore e la durata di quell'ufficio. Infatti, la carica dell'antico dittatore romano - che assumeva il potere prevalentemente in tempo di guerra - era circoscritta nel tempo durando circa sei mesi. Il dittatore, solitamente un capo militare (un dux), era nominato dai consoli su proposta del Senato; i consoli non potevano nominarsi dittatori, e il Senato poteva in ogni momento far decadere il mandato del dittatore.
L'accezione negativa di dittature è nata con la Rivoluzione francese: il Terrore giacobino instaurato da Robespierre fu chiamato "dittatura" con riferimento a un regime politico tirannico. Karl Marx riteneva che tutti i regimi politici fossero in fin dei conti delle dittature, e per questo parlava della necessità di instaurare una dittatura del proletariato come fase propedeutica per il passaggio dal capitalismo al comunismo. Questa idea fu poi alla base dell'affermazione del Comintern secondo cui non vi era differenza tra fascismo e sistemi rappresentativi occidentali.
Le dittature si classificano in base a due variabili: l'intensità e l'ideologia. L’intensità prende in considerazione la raffinatezza e l’efficacia del potere, il rapporto tra forza e consenso, il grado di pluralismo, il ricorso alla mobilitazione di massa. L’ideologia prende in considerazione l’atteggiamento sociale e i valori di fondo della dittatura, l’atteggiamento verso l’ordine politico-sociale esistente, il tipo di rappresentanza di classe.
In base all'intensità generalmente si distingue tra autoritarismo, cesarismo e totalitarismo.
Nell'autoritarismo l’intensità del potere è scarsa, si fa uso del solo potere coercitivo poiché instaurandosi in società tradizionali non necessita del coinvolgimento delle masse. Lascia quindi una certa libertà e autonomia, non sentendo l’esigenza di controllare tutti gli aspetti della società. Rappresenta un tentativo di alcune élite conservatrici di bloccare il processo di modernizzazione, ma ci sono stati alcuni regimi che hanno tentato di favorire la modernizzazione traghettando la società verso un nuovo ordine. In base all'ideologia si distingue tra franchismo (autoritarismo reazionario), pretorianesimo (autoritarismo apolitico), terzomondismo (autoritarismo rivoluzionario).
Il cesarismo è la categoria in cui Max Weber e Antonio Gramsci facevano ricadere le dittature del loro tempo. Questi regimi non si basano solo su strumenti di repressione, ma anche sul consenso. Sono incentrati sulla figura di un capo carismatico e su un forte apparato statale. All’ideologia si sostituisce il carisma del capo. Specifica di questa dittatura è la mediazione tra interessi contrastanti. Il termine deriva dalla dittatura di Cesare nell’antica Roma. In base all'ideologia si parla di sultanismo (cesarismo reazionario), peronismo (cesarismo apolitico, ma la definizione è ambigua), bonapartismo (cesarismo rivoluzionario, quello di Napoleone I e Napoleone III).
Il totalitarismo è il tipo più moderno di regime dittatoriale. Il concetto è sviluppato nelle Origini del Totalitarismo di Hannah Arendt. Necessita di tre fattori per potersi sviluppare: 1) una società industriale di massa; 2) la persistenza di un’arena mondiale divisa; 3) lo sviluppo della tecnologia moderna. Secondo la Arendt gli elementi distintivi del totalitarismo sono l’ideologia e l’uso del terrore. La sua massima espressione è il lager, dove avviene la cancellazione dell’individualità tramite un dominio assoluto sulle persone.
2007-03-10 23:12:21
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answer #4
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answered by colonnello60 3
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Neanche per sogno.La cosa più bella per l'Italia e la libertà che dobbiamo difendere ad ogni costo.
2007-03-10 23:04:10
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answer #5
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answered by PisentiAJO'!!! 6
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la sola dittatura che conosco dove i soggetti sono felici(!?) è quella del pastore con le pecore ed è per questo che la Chiesa ama tanto le pecore.
2007-03-11 05:22:12
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answer #6
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answered by Anonymous
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No sotto un regime dittatoriale non si può essere liberi...e su questo non ci sono dubbi!ma la libertà è un concetto molto individuale,ci sono persone che neanche con la democrazia assoluta si sentono libere...la peggiore delle democrazie è sempre meglio della migliore delle dittature...
2007-03-11 01:32:49
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answer #7
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answered by Fata Morgana 2
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Ti posso dire che anche se siamo in democrazia non siamo liberi....del tutto, ad esempio per quanto riguarda la libertà di stampa siamo al 53esimo posto nel mondo insieme a paesi che non si possono decisamente definire culle della democrazia....
2007-03-11 00:21:24
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answer #8
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answered by bat madness 5
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Quando nel mio paese, Grecia, c' era io ero bambina, ma secondo quello che mi raccontano i miei, le cose funzionavano bene, e c' era liberta, perche almeno si poteva camminare per strada senza problemi.Adesso vieni a vedere se si puo vivere nelle grandi citta...
E poi la dittatura ha fatto tante cose, ha fatto costruire case, aeroporti, ha dato lavoro a tanta gente...
2007-03-11 00:08:46
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answer #9
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answered by Leonarda 7
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la domanda ti è venuta grazie a quel genio che bramava un colpo di stato? :)
non c'è libertà in dittatura,devi solo sottostare ai capricci del grande capo.
2007-03-10 23:13:42
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answer #10
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answered by Chrisantema T_T 5
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