o LO STATO PUO' TUTELARE LA SALUTE DEL CITTADINO ANCHE CONTRO LA SUA VOLONTA'?
Lungi dall'essere una follia, una proposta simile fu approvata nel '98 da un soprendente 26.1% della popolazione svizzera (iniziativa popolare Droleg «per una politica ragionevole in materia di droga»). In Svizzera oggi l'eroina non è legale ma viene distribuita dallo Stato sotto controllo medico, è diminuita la criminalità, quasi nessuno è più morto per overdose o a causa di sotanze tagliate e naturalmente è stato stroncato anche il contagio di malattie veneree attraverso questo canale.
In Italia invece il contagio esiste, si muore ancora di overdose o a causa delle porcherie con cui le droghe vengono tagliate, la mafia ha fatturati miliardari e, mentre i parlamentari si fanno di cocaina, con pochi grammi di cannabis si rischia il carcere!
Non vi sembra che in questo modo lo stato sia solo repressivo e che non tuteli realmente la salute dei cittadini?
pf "legge e etica" risposte serie e ALLE DOMANDE!
2007-03-06
01:59:55
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19 risposte
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inviata da
Arrigo
2
in
Politica e governo
➔ Legge ed etica
x txakurro: uno dei primi risultati di quella sperimentazione fu proprio un altissimo grado di reinserimento del tossicodipendente nel mondo del lavoro, la Svizzera è on gran parte protestante (mai letto Weber?) e l'etica del lavoro è molto importante.
Il tuo intervento mostra la debolezza dei falici ideologismi proibizionisti!
2007-03-06
02:17:25 ·
update #1
x Klodine:
La presenza di un pensiero contorto è certo meglio dell'assenza di pensiero! rispondo comunque alle tue obiezioni:
1. Non dimostri nulla, non solo perchè io citavo entrambi gli esempi, ma anche perchè ciò che dici non giustifica il fatto che lo stato permetta queste morti!
2. senza senso! come già avviene il controllo sarebbe alla base.
3. Da sempre! infatti lo Stato tassa l'alcool che causa 40.000 morti all'anno ed è la prima causa in Europa dei decessi tra i giovani di 14-25 anni.
La mia convinzione è motivata.
2007-03-06
02:30:22 ·
update #2
Caro Andrea79,
la tua posizione mi pare poco ragionevole e molto dottrinaria. Provo comunque a mostrarti dove, a mio avviso, sbagli, benché la tua fermezza ideologica non sembrerebbe aperta al dialogo:
1) "giustamente repressivo contro... commerci sporchi e delinquenti". Mi sembra ovvio che questi commerci siano tali in ragione del fatto che sono gestiti da organizzazioni criminali.
2) Il puerile esempio del burrone mostra l'inefficacia della retorica "War on drugs", il tuo cinismo "macho" e "antiassistenzialista" è smascherato dall'approccio per niente pragmatico e del tutto irresponsabile del "me ne frego" come volgare cecità.
3) Contraddizione: non sono inconciliabili l'ideologia repressiva e quella del "sono fatti suoi!"? Da un lato pendi verso un'etica individualistica dall'altro invochi la forza repressiva dello Stato per sopprimere ciò che hai caratterizato come fatto privato. Forse dovresti valutare meglio gli "universali" del tuo agire morale e politico...
mi sbaglio?
2007-03-07
00:48:03 ·
update #3
Finche`'ndrangheta e camorra importano 600 tonnellate di cocaina all'anno ( fatturando come 60 volte la Fiat o 100 volte Benetton) e finché avremo politici che ne fanno uso e sono collusi con la malavita organizzata ( 26 dovrebbero stare in galera invece che rappresentarci) , parlare di come risolvere il problema della droga e´solo una semplice perdita di tempo.
La cocaina e´il vero motore di questa societá e stroncarne il mercato equivale a distruggere l'economia di una nazione di aspirapolveri quale e´l'Italia.
Per eliminare il problema ci vogliono :
1) Istruzione ed informazione
2)Eliminazione della TV ( modelli sbagliati , informazioni sbagliate , stili di vita irraggiungibili, manipolazione )
3)Gioco e sport dilettantistico sano e possibilmente all'aperto ( quando le polveri sottili lo permettono)
4)Lavoro sicuro
Se poi meta´dei soldi destinati a "combattere" la droga venissero dati ai contadini che piantano oppio o coca , la guerra sarebbe vinta da tempo.
Tutto cio`e´possibile solo sostituendo in blocco i politici con degli idioti qualsiasi , ma onesti e con un minimo di buon senso.
p.s. 600 tonnellate equivalgono a 700 milioni di grammi tagliati al 20% ( da dividere poi in piú linee , 1 grammo per persona/giorno e´considerato " forte uso" , costo 60,-90,- € )
Se dividiamo i 700 milioni per 365 gg , risultano 1.918.000 italiani consumatori . Se contiamo che esistono persone capaci di fumarsi anche 10 grammi in un giorno - conosco personalmente : figlio di miliardari del nord est , cocainomane da 20 anni , i dottori non riescono a spiegarsi come faccia ad esser vivo- , ma anche consumatori del fine settimana , credo che la stima sia comunque per difetto...
2007-03-10 02:01:32
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answer #1
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answered by Anonymous
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Sono anni che io dico che la droga di ogni genere deve essere liberamente venduta in farmacia, è l'unica vera soluzione contro la criminalità e lo spaccio.
2007-03-06 02:04:45
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answer #2
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answered by Anonymous
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drug sucks
2007-03-06 02:22:53
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answer #3
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answered by Sakura 3
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Anch'io sarei nettamente favorevole alla liberalizzazione della droga.Nessuna forma di proibizionismo,da quello dell'alcol in America,a quello del fumo in ambienti pubblici in Italia ha mai funzionato.Penso che l'unica strada seria da perseguire sia quella della liberalizzazione previo monitoraggio dell'utenza.In questo modo sicuramente la tossicodipendenza non diminuirebbe ma scomparirebbe totalmente lo spaccio che incrementa le risorse economiche della criminalità organizzata.Ciao
2007-03-06 02:17:35
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answer #4
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answered by Anonymous
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la legalizzazione è l'unico modo per sconfigere il traffico e abbattere il grande numero di spacciatori.....ma comincio a pensare che anche lo stato su tutto questo schifo abbia il suo guadagno......economico e non solo
2007-03-06 02:11:50
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answer #5
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answered by diabolik 2
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si ma non hai preso in considerazione i cittadini.Gli italiani non sono come gli svizzeri!!!
2007-03-06 02:05:37
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answer #6
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answered by Anonymous
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Lo Stato è giustamente repressivo contro una cosa come la droga che fa male e alimenta commerci sporchi e delinquenti. La droga come l'alcool è una cosa che fa male e lo Stato ti dice di non bere troppo( non di non bere affatto) , e di non drogarti. Lo Stato non ti dice di non drogarti troppo, ti dice NON DROGARTI AFFATTO! Se la gente muore di overdose o semplicemente si droga , non è colpa dello Stato bensi della stessa persona persona che si droga. Se ti butti da un burrone la colpa è tua , non dello Stato che doveva darti il paracadute. Ci vuole che ognuno si assuma le proprie responsabilità! Se qualcuno è debole di carattere e si droga la colpa è solo sua.Lo Stato non ti puo rincorrere con l'antidoto antidroga per salvarti mentre tutti i giorni ti fai i cavoli tuoi drogandoti. Quindi la droga è sbagliata e non ci si droga.
2007-03-06 20:40:48
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answer #7
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answered by Anonymous
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non è facile avere una risposta.
In Svizzera ha funzionato, però è un gruppo ristretto di persone, che possono essere controllate, ha funzionato però per i drogati di vecchia data ma questo non impedisce alle nuove leve di aggiungersi al gruppo, c'è anche la prevenzione ma forse non si fa abbastanza.
Non credo che in Italia possa funzionare, prima di tutto non verrebbe mai accettata in parlamento una legge così (troppo bigotti) e poi dal lato pratico non è fattibile un conto è controllare un migliaio di persone e un conto farlo quando sono molto di più.
2007-03-06 17:41:07
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answer #8
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answered by Anonymous
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Sono perfettamente daccordo: le droghe dovrebbero essere legalizzate e vendute tranquillamente in farmacia come l'alcool è reperibile nei bar e supermercati.
Solo cosi' si eviterebbe l'effetto tabu' e si avrebbe secondo me un grosso calo di consumi di stupefacenti.
E' lo stesso discorso degli stadi, togliamo tutte quelle protezioni (modello inglese) ed avremo un calo di violenza
2007-03-06 10:42:28
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answer #9
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answered by Anonymous
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quello che dici è assolutamente vero. purtroppo il legittimo desiderio di eliminare il problema dell'uso delle droghe - almeno quelle "pesanti" - rende molte persone cieche ed irragionevoli.
ho sempre sostenuto che per arginare il problema droga bisognerebbe portarla allo scoperto, cioè nn trattarla come si fa ad es per un semplice spaccio di merce rubata, ma andare a smuovere i cardini su cui si fonda: lo spaccio, l'illegalità, gli ambienti "nascosti", ed anche il disagio - nn solo giovanile - e spesso - ma nn sempre - l'assenza dei genitori, troppo occupati a svolgere dei lavori spesso al pagati per tirare avanti.
2007-03-06 10:04:42
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answer #10
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answered by gone 4
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