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2007-03-06 01:11:07 · 13 risposte · inviata da Anonymous in Salute Salute - Altro

13 risposte

si pia foco.....!!!!! :)

2007-03-06 01:17:10 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 3

No, la febbre così alta non si raggiunge.
Già a 43 - 44° viene definita agonia o preagonica perchè porta alla morte.
C'è stato solo il caso (testimoniato da medici ) di Padre Pio da Pietrelcina che raggiungeva anche i 48° tanto che non potevano misurargli la temperatura con i normali termometri perchè scoppiavano......

2007-03-06 01:59:58 · answer #2 · answered by Laura B 6 · 4 1

In USA è accaduto addirittura un caso di uno con la temperatura corporea a 48/50°: lo hanno ricoverato subito immergendolo in acqua ghiacciata! A parte le naturali conseguenze di tale procedura tra cui broncopolmonite e altro, gli hanno comunque salvato la vita!
Direi però che quando la febbre supera i 40° diventa pericolosissima e urge intervenire subitissimo!!!!altrimenti "addio"!
Ciao

2007-03-06 01:21:36 · answer #3 · answered by Anonymous · 4 1

ti riporto alcune nozioni ricavate per comodità dal dizionario medico in modo tu possa capire che forse 45 ° C siano veramente eccessivi:Ipertermia di origine ereditaria, a trasmissione autosomica dominante, caratterizzato dall’improvviso e rapidissimo aumento della temperatura corporea fino a valori superiori ai 41 °C, in seguito all’inalazione di anestetici inalatori (gas e vapori anestetici quali alotano, metossifluorano, ciclopropano) o alla somministrazione di farmaci miorilassanti (curarici), in particolare la succinilcolina. Al di fuori degli attacchi il soggetto appare del tutto normale e il primo episodio può accadere inatteso e imprevedibile. Una parte rilevante dei soggetti che sviluppano forme di ipertermìa maligna presenta valori basali di creatinfosfochinasi (CPK), un enzima di origine muscolare, molto superiori alla norma. I sintomi, oltre al rapido aumento della temperatura corporea, sono: difficoltà al rilassamento durante l'induzione dell'anestesia, tachicardia sostenuta, tachipnea, cianosi, fascicolazioni muscolari (con la succinilcolina), rigidità muscolare (con rischio di rabdomiolisi e insufficienza renale acuta), ipotensione (fino allo shock). La terapia delle forme in atto prevede la somministrazione di dantrolene sodico subito dopo l’immediata cessazione della narcosi, il controllo della temperatura con i mezzi fisici e farmacologici disponibili, il supporto delle funzioni vitali. Nelle persone suscettibili di sviluppare l’ipertermìa maligna, l’anestesia (quando indifferibile) deve essere condotta con altre tecniche (loco-regionali) o con altri farmaci (per esempio, barbiturici, oppiacei, benzodiazepine, neurolettici).

Ipertermia artificiale: metodica di recente introduzione nella terapia dei tumori umani, basata sul fatto che l’induzione di temperature comprese tra 42 e 45 °C provoca, in condizioni sperimentali, significative regressioni nelle masse neoplastiche. L’aumento di temperatura nel tessuto tumorale può essere ottenuto mediante ipertermìa artificiale loco-regionale, localizzata o sistemica. Nel primo caso il calore viene erogato isolando l’arteria tributaria del territorio colpito (in genere un arto) e riscaldando il sangue a temperature comprese fra 42 e 43 °C. La tecnica permette l’associazione di farmaci antitumorali (vedi anche chemioterapia oncologica) e viene impiegata nella cura di melanomi e sarcomi localizzati agli arti. L’ipertermìa artificiale localizzata si avvale di generatori di radiazioni termiche (ultrasuoni, microonde, raggi infrarossi, radiofrequenze), posti a contatto o a distanza. Con questa tecnica si possono raggiungere temperature fino a 50 °C; metodiche più sofisticate prevedono l’impianto interstiziale di aghi che si scaldano per il passaggio di corrente, o l’applicazione in cavità corporee (per esempio, la vescica) di piccole antenne che emettono onde elettromagnetiche. Il campo di applicazione è diretto alla cura di tumori superficiali, nel primo caso, e profondi, nel secondo. L’ipertermìa artificiale corporea totale viene impiegata nel caso di tumori disseminati a tutto l’organismo utilizzando svariate metodiche: immersione in cera liquida; avvolgimento in coperte preriscaldate; irradiazione superficiale con radiazioni non ionizzanti, soprattutto l’uso del riscaldamento del sangue mediante circolazione extracorporea. In quest’ultimo caso l’ipertermìa artificiale è stata vantaggiosamente associata alla radio- o chemioterapia. L’ipertermìa artificiale nel trattamento dei tumori umani va però ancora considerata una tecnica sperimentale.

termoregolazione


meccanismo fisiologico che tende a mantenere costante la temperatura dell’organismo adattando i processi di produzione e di dispersione del calore ai cambiamenti della temperatura ambientale. Nell’organismo la produzione di calore deriva dai processi ossidativi del metabolismo energetico, dall’attività muscolare e dall’alimentazione. Le perdite di calore avvengono in gran parte (70%) per irradiazione e per conduzione e, secondariamente, attraverso il sudore, la respirazione, la defecazione e la minzione. Ogni volta che si verificano variazioni della temperatura ambientale l’organismo mette in atto risposte di tipo somatico, endocrino, comportamentale e soprattutto neurovegetativo, attraverso le quali vengono adeguate la dispersione e la produzione di calore. I meccanismi attivati dal freddo sono: l’attività muscolare (brividi), la secrezione di adrenalina, di noradrenalina e di ormone tireotropo, l’aumento dell’appetito (fattori che aumentano la produzione di calore), la vasocostrizione dei capillari cutanei e i riflessi di orripilazione e di raggomitolamento, che tendono a diminuire le perdite di calore. Al contrario, sono attivate dal caldo: la vasodilatazione cutanea, l’aumento della frequenza del respiro e la sudorazione, che favoriscono la dispersione del calore mediante evaporazione; diminuiscono inoltre l’appetito, l’attività motoria e la secrezione ipofisaria di ormone tireotropo, con conseguente rallentamento del metabolismo e, quindi, della produzione di calore. L’insieme dei meccanismi riflessi termoregolatori è integrato dall’ipotalamo. Nell’ipotalamo anteriore esiste un centro termolitico, costituito da un gruppo di neuroni sensibili ad aumenti di temperatura di 1-2 °C e capaci di reagire a questi aumenti con l’attivazione dei meccanismi di dispersione termica. Lesioni a livello dei nuclei dell’ipotalamo anteriore determinano ipertermia. Nell’ipotalamo posteriore e laterale esiste un centro termogenetico, costituito da neuroni che risentono delle diminuzioni della temperatura ambiente reagendo a esse con l’attivazione dei meccanismi conservativi e produttivi del calore. In determinate circostanze il controllo ipotalamico della temperatura corporea risulta spostato a un livello più alto; ciò in particolare si osserva nella febbre, la quale è dovuta il più delle volte alla liberazione di tossine, che agiscono sui centri termoregolatori dell’ipotalamo attraverso fattori pirogeni dei leucociti circolanti.

2007-03-06 03:25:25 · answer #4 · answered by colonnello60 3 · 3 2

Nò, credo sia impossibile, quella è febbre da cavallo (a loro può succedere) per gli esseri umani causerebbe danni cerebrali e ad altri organi causando la morte, spero che la tua sia solo curiosità.

2007-03-06 01:36:10 · answer #5 · answered by pablo 59 5 · 2 1

Cos..a 42 si muore..no nn penso...dopo essermi fatto male..e dopo avermi messo i punti..ho preso un'infezione e succesivamente la febbre che ha toccato i 42°..io xò nn li sentivo..tutti i termometri che ho provato..sempre a 42°..(pensando che si fosse rotto)..invece nn era cosi..io mica sono morto..sono vivo e vegeto(x fortuna!)..nn si muore a 42°..nn si muore neanke 45°..se uno ha la forza x restare in vita..ce la uò fare benissimo..almeno io che sono un ragazzo...se è una questione di età..credo che un anziano..avrebbe difficoltà a vivere..xò la buona volontà nn deve mai mancare..e alla fine si vince..e si torna a fare la solita vitaa di sempree..ciao ciao!!=D

2007-03-06 01:23:11 · answer #6 · answered by Anonymous · 4 3

non so se è possibile ma, eventualmente, immergere immediatamente il corpo in acqua fredda

2007-03-06 01:17:51 · answer #7 · answered by rone2861 3 · 2 2

Spero che il tuo termometro sia rotto..

2007-03-06 01:18:36 · answer #8 · answered by Anonymous · 1 2

non ho mai sentito di persone con la febbre così alta, anche perchè il termometro non segna tuti quei gradi, penso che il massimo siia 41°, e già così se non passa è meglio correre in ospedale....

2007-03-06 01:42:44 · answer #9 · answered by rompi06 4 · 0 2

secondo me a 45° nn arriva,e se dovesse farlo e chi ti salva ?

2007-03-06 01:21:01 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 2

Se supera i 40 la febbre è rischiosa, a 45 direi mortale.

2007-03-06 01:16:12 · answer #11 · answered by Cindy 7 · 0 2

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