Il sonno è definito come uno stato di riposo opposto alla veglia. In realtà questa definizione, come altre definizioni che si possono trovare su vari dizionari (periodica sospensione dello stato di coscienza durante il quale l'organismo recupera energia; stato di riposo fisico e psichico, caratterizzato dalla sospensione, completa o parziale, della coscienza e della volontà, dal rallentamento delle funzioni neurovegetative e dall’interruzione parziale dei rapporti sensomotori del soggetto con l’ambiente, indispensabile per il ristoro dell’organismo) non è completamente vera. In realtà, come la veglia, il sonno è un processo fisiologico attivo che coinvolge l'interazione di componenti multiple del sistema nervoso centrale ed autonomo.
Infatti, benché il sonno sia rappresentato da un apparente stato di quiete, durante questo stato avvengono complessi cambiamenti a livello cerebrale che non possono essere spiegati solo come un semplice stato di riposo fisico e psichico. Ad esempio, ci sono alcune cellule cerebrali che in alcune fasi del sonno hanno una attività 5-10 volte maggiore rispetto alla veglia. Due caratteristiche fondamentali distinguono il sonno dallo stato di veglia: la prima è che il sonno erige una barriera percettiva fra mondo cosciente e mondo esterno, la seconda è che uno stimolo sensoriale (ad esempio un rumore forte) può superare questa barriera e svegliare chi dorme. Un adeguato sonno è biologicamente imperativo ed appare necessario per sostenere la vita.
Nel 1953 Eugene Aserinsky e Nathaniel Kleitman scoprirono la presenza dei movimenti oculari rapidi (REM) durante il sonno. Questa semplice osservazione ha permesso di differenziare il sonno in una fase REM (con movimenti oculari rapidi) e in una fase non REM (NREM). Nel 1963 Kleitman e Dement descrivono per la prima volta l'alternanza del sonno REM e NREM in cicli durante il periodo di sonno, introducendo il concetto di architettura del sonno.
È difficile dare una definizione precisa del sonno. Una delle più calzanti è quella data nel 1985 da Fagioli e Salzarulo che lo presentano come "uno stato dell'organismo caratterizzato da una ridotta reattività agli stimoli ambientali che comporta una sospensione dell'attività relazionale (rapporti con l'ambiente) e modificazioni dello stato di coscienza: esso si instaura autonomamente e periodicamente, si autolimita nel tempo ed è reversibile".
2007-03-04 10:23:58
·
answer #1
·
answered by ђermiona 6
·
0⤊
1⤋
il riposo del guerriero.
2007-03-04 14:44:52
·
answer #2
·
answered by Il Fancazzista social club. 1
·
2⤊
1⤋
sinceramente non penso che nessuno abbia mai dato una definizione del sonno come "sensazione", si trova solo la definizione del..come dire.. dormire
il sonno è un bisogno il cui sintomoprincipale è la stanchezza... punto.
quando si dorme poi il sonno ha la funzione di far ricaricare le energie e immagazzinare nella mente ciò che si è visto durante la veglia
2007-03-04 15:08:28
·
answer #3
·
answered by Javira 4
·
0⤊
0⤋
quello che ho io adesso............
comunque è uno stato di riposo opposto alla veglia
2007-03-04 14:35:53
·
answer #4
·
answered by PEPE 3
·
1⤊
1⤋
E' quel cose che alla sera ti viene e non te ne accorgi quindi hai bisogno di allungarti in orrizzontale , e per questo hanno inventato un coso che si chia,a letto, quando ci vai su cominci a ronfare o suonare l Aida.
Ciao
2007-03-04 16:37:40
·
answer #5
·
answered by megaries_1 6
·
0⤊
1⤋
un mistero per la scienza, una morte giornaliera a cui l'uomo non riesce a opporre resistenza a lungo....
un modo per farci vedere squarci di paradiso :)
2007-03-04 15:22:36
·
answer #6
·
answered by auryn 6
·
0⤊
1⤋
Quella condizione per cui l'organismo si disconnette dal cervello all'altezza del chiasma, e la coscienza si allenta totalmente. Paradossalmente, mentre le funzioni senso-motorie e percettive sono al minimo, l'attività cerebrale raggiunge picchi più alti che durante la veglia, specialmente durante il sonno REM(o sonno paradossale). I ritmi del sonno (o ritmi circadiani) sono regolati, si pensa, dai nuclei sottochiasmatici, che vengono ritenuti i primi responsabili delle patologie del sonno (ved. narcolessia, ecc.). Il sonno serve a ristorare l'organismo, ma, personalmente credo che anche l'allentamento della coscienza serva a liberare il cervello della tensione quotidiana per tenere a freno la parte di noi che non sarebbe proprio socialmente accettabile. parlo del controllo esercitato, ad esempio, per non dire le parolacce, o per nascondere a noi stessi cose che non vogliamo lasciar emergere dal nostro inconscio: infatti, mentre la coscienza "dorme", nei nostri sogni "partoriamo" di tutto. e lo trovo estremamente liberatorio...tu no?
Baci.
2007-03-04 14:51:47
·
answer #7
·
answered by pulcina35 5
·
0⤊
1⤋
per essere precisi il sonno è un'attenuazione,reversibile della percezione della realtà! :-)
2007-03-04 14:47:25
·
answer #8
·
answered by Helena Ravenclaw Oscar lovelove 5
·
0⤊
1⤋
Quella cosa che ti tormenta quando puntulamente non puoi assecondarla!!!!
2007-03-04 14:44:14
·
answer #9
·
answered by PiccoloAngeloFelice 4
·
0⤊
1⤋
quello che ora mi fa chiudere gli occhi...madò che sonno!!!!
2007-03-04 14:41:36
·
answer #10
·
answered by stregatta 2
·
0⤊
1⤋