Se, come è stato osservato, la velocità dell'espansione dell'universo aumenta in continuazione mano a mano che le galassie si allontanano da noi, quando la loro velocità raggiunge il punto in cui supera quella della luce esse scompaiono e il tempo per loro comincerà a scorrere in senso contrario al nostro e quindi cominceranno a tornare verso il big bang iniziale. In tal modo il ciclo può ripetersi all'infinito con perfetta simmetria temporale e l'universo può comportarsi come un pendolo oscillante nel tempo. La velocità della luce segna il limite in cui finisce l'espansione nel tempo e comincia il ritorno all'istante iniziale dove tutto ricomincia di nuovo da capo.
2007-03-02
05:05:12
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6 risposte
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inviata da
etcetera
7
in
Matematica e scienze
➔ Fisica
ma alla fine, rezorba, il big crunch sarà appunto il nuovo big bang!
2007-03-02
05:22:28 ·
update #1
Vi dispiacerebbe impegnarvi un po' di più anziché limitarvi a no o hai fatto confusione senza spiegare di che confusione si tratta?
2007-03-02
06:05:52 ·
update #2
Morfeo, parla al singolare, a te potrebbe non fregartene di meno (ma allora perché hai risposto). So perfettamente cos'è la materia oscura, un'aggiunta che viene fatta per far tornare conti che non tornano. Io non parlo di effetti della materia o di big crunch, ma di effetti dell'energia sul tempo. Nella descrizione dei moti delle particelle nello spazio delle fasi si usano traiettorie secondo tempi negativi e se il tempo negativo è qualcosa di più di una realtà formale il tempo può arretrare. I corpi celesti che si allontanano da noi ai confini dell'universo si allontanano a una velocità molto prossima a quella della luce, è chiaro che se la superano spariscono alla nostra osservazione e arretrano nel tempo fino al punto dove tutto ha avuto inizio, ma in senso temporale e non spaziale. Volevo capire se tutto questo è compatibile con la relatività ristretta. Le conseguenze di un universo stazionario ma oscillante sarebbero enormi da un punto di vista cosmologico.
2007-03-04
05:40:46 ·
update #3