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.....siete dei seri cristiani, parlatemi di Dio!

2007-03-01 11:50:03 · 9 risposte · inviata da ombra mattutina 7 in Società e culture Religione e spiritualità

per stonata....
PS - Gnostico, dizionario DeVoto-Oli, dal greco 'gnostikòs'.

2007-03-02 00:06:27 · update #1

per xkè?
vale anche per te

2007-03-02 00:08:48 · update #2

Anche a voi la stessa risposta che ho inavvertitamente mandato due volte ai 'cristiani' o fedeli di una religione, ma dato che son qui vorrei aggiungere qualcosa in più sull'immedesimazione. Voi credete che Omar Sharif abbia da musulmano potuto impersonare S.Pietro nella fiction TV, se non avesse avuto la capacità di entrare e capire il significato del personaggio fino in fondo? Non accampatemi scuse che lui è un attore, è il suo mestiere e viene pagato per questo! Sono fandonie! E' un essere umano come gli altri e con le stesse mancanze o capacità! Voi, avete la stessa stoffa dei 'cristiani' a cui ho risposto testè, siete dei massi lunari fermi nella vostra buca e continuerete a rimanerci calmi e placidi, perchè non conoscete ne vento, ne pioggia, ne scorrere di acqua, ne rotolamento. Cristiani e Atei, se questo è vero per entrambi, potrete gridare, sollevarvi e scandalizzarvi quanto volete, tutto ciò che direte non cambierà di un millimetro la realtà in cui giacete immemori.

2007-03-03 12:33:08 · update #3

Uniche citazioni a Barry e ailin, loro almeno ci hanno provato. Grazie.

2007-03-03 12:48:46 · update #4

9 risposte

mi riesce difficile parlare di qualcosa che secondo me non esiste... se proprio devo dire qualcosa, cito Feuerbach, secondo cui dio è un'alienazione dell'uomo, ovvero la proiezione delle qualità positive dell'uomo in ipotetico un essere superiore, identificato in dio

2007-03-01 22:41:15 · answer #1 · answered by ailin 3 · 2 1

Perche’ esiste la confusione filosofica

Una religione e’ una filosofia con culti e riti mistici. Sia la religione che la filosofia consiste in un insieme di principi etici da applicare al vivere. Dunque, fra religione e filosofia c’e’ solo una differenza: la religione e’ mistica e ritualistica, la filosofia non e’ mai ritualistica. Tutte le filosofie e le religioni servono lo stesso fine: ci offrono una guida morale per vivere.

Se siamo confusi circa i principi e i valori che dovremmo avere, non c’e’ da meravigliarsi. I principi filosofici che ci sono statti tramandati dai nostri antenati o dalla societa’ sono cosi contraddittori che non e’ possibile “amare la saggezza” e metterli in pratica efficaciemente. Cio’ nonostante, nessun essere umano puo’ vivere senza una filosofia. O la prende dalla societa’ o se ne fa una da solo. Come essere concettivo, una persona non puo’ farne a meno.

La prima domanda filosofica che prima o poi tutti ci dobbiamo fare e’: “Che cos’e’ l’esistenza o la realta’ in cui viviamo?” Il ramo della filosofia che risponde a questa domanda e’ la METAFISICA.

Un’altra domanda filosofica che prima o poi ci facciamo e’: “Che cos’e’ la conoscenza?” Il ramo della filosofia che risponde a questa domanda si chiama EPISTEMOLOGIA.

Un’altra domanda inevitabile sara’ certamente questa: “Come facciamo ad essere certi di quello che conosciamo della realta’?” Il ramo che tratta questo argomento e’ la LOGICA, ossia il metodo con il quale si prova che quello che conosciamo non contraddice la realta’.

E infine, l’ultima domanda essenziale che ci facciamo e’: “Quali sono i valori che dobbiamo perseguire e a benificio di chi?” Il ramo della filosfia che c’insegna a rispondere a questa domanda si chiama ETICA.

Ci sono essenzialemente due pensieri filosofici da scegliere: uno e’ mistico e comprende tutte le varieta’ delle filosofie a base fede; l’altro e’non mistico.

Alla prima domanda in metafisica, “Che cos’e’ la realta?” le religioni rispondono che l’esistenza, l’universo e tutto quello che e’ in esso inclusi noi sono la creazione di una coscienza intelligente primaria. La metafisica delle religioni, dunque, ammette che la coscienza esiste indipendentemente dall’esistenza fisica. Questo viene insegnato col concetto di un essere sopranaturale che esiste “spiritualmente” prima dell’esistenza della materia – creazionismo. Nella metafisica esistenziale, invece, l’esistenza della materia e’ primaria e la coscienza o intelligenza non puo’ esistere independentemente dalla materia. Il metodo scientifico si basa su questo concetto.


Alla domanda posta dall’epistemologia, “Che cos’e’ la conoscenza?” le religioni rispondono che la nostra conoscenza e’ infinitamente limitata e che solo Dio, o una coscienza cosmica, puo’ conoscere veramente la realta’. L’epistemologia non mistica, invece, insegna che ogni tipo di coscienza non puo’ esistere indipendentemente dal suo corrispettivo corpo fisico. In natura si osserva che ogni organismo vivente, ogni animale e’ conscio della realta’ precisamente nella misura necessaria per vivere efficaciemente. Siamo consci della realta’ perche’ abbiamo la percezione sensoriale e cerebrale. La conoscenza e’ l’identificazione di cio’ che siamo consci.

La logica e’ il metodo col quale ci accertiamo che quello che conosciamo corrisponde alla realta’ Nelle religioni e nelle filosofie basate sulla fede, la logica e’ impotente perche’ se la realta’ e’ al di fuori dell’esperienza dei nostri sensi tutta la nostra vera conoscenza puo’ essere acquisita solo per mezzo della rivelazione divina, ossia di mezzi ultra-sensoriali. La filosofia che studia la realta’ senza misticismo si preoccupa solo di osservare la relazione di causa ed effetto e di applicare la legge di identita’ che dice che “una cosa, un fatto, o un’azione non puo’ essere vera e falsa allo stesso tempo e nello stesso contesto.” La legge d’identita’ ci garantisce, dunque, che quello che conosciamo e’ assoluto ed oggettivo e non arbitrario.

Per quanto concerne l’etica, alla domanda “Quali sono i valori che dobbiamo perseguire e a benificio di chi?” le filosofie a base di fede rispondono che la vita e’ un dono divino e quindi che non ci appartiene se non per la grazia di Dio, il quale puo’ decidere di togliercela a suo piacere. Percio’, nelle filosofie mistiche, il valore che dobbiamo perseguire e sul quale tutti gli altri valori dipendono e’ l’obbedienza a Dio e alla sua volonta’. Il bene e’ tutto cio’ che Dio vuole; il male e’ tutto cio’ che viola la volonta’ di Dio. Al contrario, l’etica della filosofia non mistica si basa invece sull’uso della ragione, con la vita come valore assoluto sul quale tutti gli altri valori si basano. L’etica non mistica ci dice che il bene e’ tutto cio’ che protegge o migliora la nostra vita; il male e’ tutto cio’ che danneggia la nostra vita. Se vogliamo vivere e prosperare in questa vita, l’etica non mistica si allinea con la metafisica, l’epistemologia e la logica non mistiche.

Il modo in cui pensiamo dipende dai principi metafisici, epistemologici, logici ed etici che formano la nostra filosofia. Siccome questi principi non ci sono stati insegnati con chiarezza -- ne abbiamo presi in prestito alcuni da filosofie a base fede, altri da filosofie non mistiche, in parte consciamente e in parte inconsciamente. Il risultato e’ tipicamente una guida filosofica incoerente e contraddittoria. Purtroppo, basandoci su questa filosofia di premesse miste e confuse siamo obbligati a prendere le nostre decisioni giornaliere, a risolvere i nostri problemi interpersonali e a formare le nostre idee, comportamenti e le attitudini che ci distinguono. La nostra felicita’ in questa vita dipende dalla razionalita’ dei principi che abbiamo adottato e che cerchiamo di mettere in pratica. Se i principi che cerchiamo di praticare sono irrazionali, non possono essere applicati alla realta’ e quindi dovremmo riesaminare la razionalita’ della metafisica, epistemologia, logica e dell’etica che abbiamo accettato.

2007-03-01 20:18:52 · answer #2 · answered by DrEvol 7 · 3 2

Dopo drevol c'è molto poco da dire. Mi adeguo al trend delle citazioni:

Dobbiamo mettere in discussione la logica distorta di avere un dio onnisciente ed onnipotente, che crea degli umani difettosi, e poi dà loro la colpa dei suoi stessi errori - Gene Roddenberry

2007-03-02 04:51:31 · answer #3 · answered by Pimpi 6 · 2 2

".. padrone assenteista che aspetta solo che l'uomo sbagli per infliggergli punizioni" (L'avvocato del diavolo)
Non mi appartiene ne la penso così ma forse è il miglior modo per definire Dio quando non lo si trova dentro l'animo! Sono agnostico? Non lo so! Cristiano? Forse (ammetto che Gesu' come uomo uni' gli altri uomini nel miracolo della comunicazione ma come lui stesso predicava era vissuto e sarebbe morto da uomo ).

2007-03-01 20:57:21 · answer #4 · answered by Mai più attivo su answer 4 · 2 2

Vale anche la bestemmia?

2007-03-01 19:57:41 · answer #5 · answered by stonata_mente 3 · 1 1

Fammici pensare...NO!

2007-03-02 03:56:16 · answer #6 · answered by Tranen 3 · 1 2

"Dio è una risposta grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori"

2007-03-01 20:14:44 · answer #7 · answered by Anonymous · 2 3

CARiiiiiiiiiiiiiiiSSIMO BEN_48_58

Ti dico la mia parola "è LUI"

Altro non mi sento di dirti; per millenni ne han detto di tutti i colori; la cosa strana, come vedi, è che si continua a parlarne, bene o male

2007-03-01 19:59:33 · answer #8 · answered by aabacky 2 · 1 2

Xkè?
La cosa non m'interessa proprio. Non stimola.
Sarò sempre un Uomo, mai un cristiano. Le favole ai bambini.
E già mi dà fastidio essere chiamato ateo. NON SONO IO A ESSERE SENZA DIO, SIETE VOI CHE AVETE IL BISOGNO DI AVERNE UNO!
Io sono normale, siete voi ad essere CòNTEI !!!

P.S.: Agnostici, non gnostici


X Pimpi: Hai citato Gene Roddenberry =
= SEI UN GRANDE!


2.a risposta su riflessione del Richiedente:
Può essere ch'io, come tu dici, sia fermo nella mia buca, ecc, ecc, e tutto il resto sia giusto, ma recitare un ruolo è una cosa ben diversa. Così come anche scrivere un dialogo, scambiandomi i ruoli e fare delle asserzioni contrastanti. Però le proprie convinzioni personali non possono esser superate da ciò che si finge di essere. Cerchi risposte fasulle? Argomentazioni plausibili, ma non certe? Personalmente, non mi presto a giochi che, per quanto di buone intenzioni, finscono col prenderci in giro tutti e, in modo involontario, finiscono per insultare o offendere implicitamente chi non la vede come me. E per quanto riguarda le possibilità di cambiamento, confido molto (da ateo) nell'uso della ragione, poi a ognuno il suo

2007-03-01 20:12:26 · answer #9 · answered by xkè? 3 · 1 3

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