beh, direi che, visto che stiamo parlando del V secolo, ovvero il periodo di massimo splendore della civiltà greca, e che cmq dopo venne l'età di Alessandro (e oramai è dall'epoca di Droysen e Werner Jaeger che non è più considerata un'età di decadenza)... fu vera vittoria!
2007-03-01 05:24:26
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answer #1
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answered by Maria T 5
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Nella battaglia delle Termopili non ci fu la vittoria degli Spartani; vennero sconfitti. La vicenda è famosa per il fatto che solo trecento spartani ressero all'urto di migliaia di nemici. La preparazione e l'armatura pesante li fecero reggere all'urto delle soverchianti forze Persiane uccidendo ventimila nemici.
Una specie di follini del tempo, un certo Efialte, indicò a Serse un sentiero per aggirare Leonida. Così, presi da due parti i sopravvissuti dovettero ritirarsi su un colle dove furono finiti dagli arceri.
Non rappresenta l'inizio della decadenza anzi l'inizio del miglior periodo per l'Ellade.
2007-03-01 13:46:29
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answer #2
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answered by Anonymous
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La Battaglia delle Termopili ebbe luogo nel 480 a.C. tra una alleanza di città stato greche e i Persiani.
Antefatti
Serse I, re della Persia per anni si era preparato per riprendere la guerra contro la Grecia iniziata da suo padre Dario I. Nel 484 a.C. l'esercito e le navi di Serse arrivarono in Asia Minore, costruirono un ponte di barche sull'Ellesponto presso Abydos attraversandolo. Secondo Erodoto l'esercito di Serse era formato da circa due milioni di uomini seguiti da 1.200 navi, l’esercito più grande che il mondo avesse visto fino a quel momento, mentre il poeta Simonide lo stimava in circa tre milioni. Erodoto scrive anche che l'esercito bevve fiumi interi prosciugandoli e mangiò provviste destinate ad intere città . Queste erano ovviamente esagerazioni, ma è chiaro che i greci erano sovrastati numericamente in misura maggiore rispetto al precedente tentativo di conquista sfociato nella battaglia di Maratona. Le poleis greche riuscirono ad accordarsi per affrontare il pericolo e formarono una alleanza guidata da Sparta, comandata dal re Leonida, e si prepararono a bloccare l'avanzata dell'esercito persiano nel nord della Grecia nello stretto passo delle Termopili. Il passo è fiancheggiato da un lato da montagne scoscese dall'altro dal mare ed era quindi adatto alla difesa.
All'iniziale distaccamento spartano di Leonida e dalla sua guardia del corpo composta di 300 opliti, 2.800 peloponnesiaci e circa 900 iloti, si aggiunsero i rinforzi provenienti da altre città tra i quali 700 da Tespia, 400 da Tebe, 1.000 focesi e inoltre da Tegea, Mantinea, Orcomeno, Corinto, Fliunte, Micene e dalle altre città dell’Arcadia e della Beozia per un totale di 3900 opliti seguiti dai rispettivi scudieri che fungevano da fanteria leggera. Ai soldati fu detto che loro erano solo l'avanguardia dell'esercito greco che si sarebbe unito a loro al più presto. Le forze greche, per un totale di soli settemila uomini, iniziarono la battaglia nell'agosto del 480 a.C., Leonida mirava a tenere il passo il più possibile per dare modo al resto delle città greche di radunare le loro truppe e navi.
La battaglia
Serse non credeva che una forza così piccola sarebbe stata in grado di opporglisi, e diede ai greci cinque giorni per ritirarsi. Allo stesso momento anche la sua flotta non riusciva ad avanzare bloccata dalle veloci navi ateniesi al cui comando si trovava Temistocle. Quando alcuni disertori dell’esercito persiano (per lo più greci arruolati con la forza) avevano dichiarato che i Medi erano così tanti da oscurare il sole con le loro frecce, gli spartani risposero che almeno avrebbero combattuto all’ombra. Passati questi cinque giorni, visto che non mostrarono intenzione di ritirarsi, Serse inviò le proprie truppe nel passo, ma ogni ondata fu respinta. I Persiani attaccavano con frecce e corte lance e non riuscivano a rompere le formazioni degli opliti greci armati di lunghe lance.
La prima ondata ad arrivare sui greci fu quella dei medi comandata da Tigranes, che assaltarono con entusiasmo ma furono respinti con gravi perdite. La seconda ondata fu dei soldati provenienti da Susa equipaggiati con un grande scudo ma anche loro fallirono. Tentarono anche di aggirare il nemico dal lato della costa, ma molti caddero dalle scogliere.
Il giorno successivo Serse schierò in campo le sue truppe d’élite, i diecimila Immortali, comandati da Idarne che non ebbero maggior fortuna. I greci combattevano a turno concedendosi un po' di riposo da quel massacro, si accasciavano a terra sudati e sporchi di sangue per poi rialzarsi e tornare a combattere.
Dopo il secondo giorno di combattimenti un greco dal nome Efialte disertò e tradì i greci informando Serse dell'esistenza di un nuovo percorso diverso per superare il passo delle Termopili. La strada era difesa dai focesi che erano stati distaccati su quel passo due giorni prima quando i greci vennero a conoscenza di questo passaggio alternativo, essi però non si aspettavano un attacco dei persiani. I focesi offrirono una debole resistenza prima di fuggire consentendo ai persiani di avanzare incontrastati.
Leonida capì che ogni resistenza sarebbe stata inutile. L'11 agosto allontanò tutti tranne 300 spartani, assieme al contingente tespiano guidato da Demofilo che rimase per aiutare gli spartani nel tentativo suicida di ritardare l'avanzata dei persiani. Inoltre Leonida contava su un contingente di tebani, ma dopo alcuni combattimenti essi tradirono in favore dei persiani. Quando i persiani chiesero di consegnare le armi Leonida gridò che sarebbero dovuti venirle a prendere. Nonostante più di ventimila morti tra i persiani compresi due fratelli di Serse (Habrocomes e Hyperanthes), alla fine Leonida venne ucciso, per quattro volte il suo corpo fu catturato dai persiani e per quattro volte gli spartani lo recuperarono. Stremati i greci si rifugiarono sul colle che sovrastava le Termopili per proteggere il corpo del loro re caduto. Serse ordinò che fossero finiti con gli archi per non perdere altri uomini.
Conseguenze
Contemporaneamente agli eventi di Termopili si combatté la battaglia navale del Capo Artemisio che fu un pareggio ma a causa di questa battaglia le navi greche si ritirarono. I persiani quindi presero il controllo del Mare Egeo e di tutta la grecia fino all'Attica; gli spartani si prepararono a difendere l'Istmo di Corinto e il Peloponneso. Serse saccheggiò Atene che nel frattempo era stata abbandonata dai suoi abitanti trasferitisi sull'isola di Salamina. In settembre i greci e i persiani si scontreranno nuovamente nella Battaglia di Salamina
2007-03-01 14:37:41
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answer #3
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answered by eleonora 5
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