Oggi si parla motlo di stile e qualità italiana, cosa che in Cina non si può produrre,anche se anche laggiù stanno cominciando seriamente a puntare sulla ricerca e sviluppo, il nostro stile e qualità ci vengono inviadiati in molte parti del mondo e ovviamente esportati(e non parlo solo di moda e cavallini rampanti ma anche di sofisticatissime attrezzature ed apparecchiature,semilavorati di vario genere,alimentari edilizia etc. etc.)la lista è lunghissima e ci sono nomi di cui nessuno ha mai sentito parlare in Italia e in alcuni settori specializzati all'estero sono i "best sellers",anche in confronto a paesi come la Cina .
Come vedi gli ingredienti per-non dico sfondare ma fronteggiare il futuro in maniera forte-ci sono tutti.
Abbiamo notevoli potenzialità da sfruttare e ciò sarà possibile SOLO se ci metteremo in testa TUTTI di cambiare le regole in maniera determinata.
In alcuni Stati esteri si favorisce l'importazione SOLO DOPO aver stabilizzato la presenza dei prodotti di provenienza interna nei propri mercati,quì si fanno marcire le arance di Ribera per favorire quelle israeliane turche,spagnole etc.,ciò a causa di poteri forti e di una politica compiacente(il benessere di pochi contro il malessere di molti)e potrei fare centinaia di esempi e fatti noti all'Italia realmente accaduti e nelle realtà locali di qualunque campo produttivo,da quello agricolo a quello tecnico industriale.
Se in USA,per esempio dove l'agricoltura funziona(è la più potente al mondo,ovviamente)volessi importare da qualunque parte del mondo e specialmente da una nazione politicamente "lontana" dei prodotti di largo consumo che loro producono già,avresti tante di quelle grane da che non sarebbe difficile capire che ci sia un tentativo di scoraggiamento (Esperienza diretta in molte occasioni).
In conclusione se continua questo senso di accondiscendenza che(ahime!)ci ha distinto nel mondo,bè la vedo nera.Contrariamente a molte nazioni del mondo,non si è mai fatta una politica che protegga gli interessi della Nazione.Riflettiamo......
2007-02-24 23:18:59
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answer #1
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answered by Anonymous
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Si, ma 3 o 4 anni fa ; adesso è già tardi ; sarà in poco tempo la nazione economicamente più forte sul mercato.
Noi siamo rimasti a dormire, a guardare.
2007-02-22 10:48:48
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answer #2
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answered by ~ Kevin ~ 7
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Certo che bisogna preoccuparsi della Cina.E' una nazione che ha materie prime,fonti energetiche mano d'opera a bassissimo costo.Una popolazione di 1300000000 di abitanti di cui 200milioni miliardari cioè quasi 4 volte l'intera popolazione italiana.Se si pensa che da appena un decennio ha abbandonato il comunismo e l'isolazionismo nel prossimo decennio sarà la prima potenza mondiale economica del mondo.
2007-02-24 23:15:34
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answer #3
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answered by tascapano luigi 7
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ti rispondo facendoti io una domanda:va meglio ora o 20 anni fa quando non sapevamo cosa fosse la cina e un operaio manteneva moglie e figli e pagava il mutuo casa?
2007-02-23 07:42:49
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answer #4
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answered by grandebertolini 2
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Sono tanti!
2007-02-22 18:21:55
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answer #5
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answered by vania s 2
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A quest'ora !? Ma è tardi !..................
Bisognava pre-occuparsi .
Pre-occuparsi significa letteralmente "Occuparsi Prima".
"Pre-occuparsi dopo" è una contraddizione in termini .
Insomma, cerchiamo solo di non ripetere gli stessi errori. Se no a cosa serve sbagliare ?
2007-02-22 11:58:28
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answer #6
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answered by LUPUS IN FABULA 3
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Bé, si, ovviamente.
Questo sarà il secolo della Cina, come lo scorso è stato quello degli USA, quello prima dell'Inghilterra e così via.
Le premesse ci sono tutte, e sono le stesse che nel novecento permisero agli Stati Uniti di togliere il "primato" alla Gran Bretagna: grande estensione territoriale, accesso alla tecnologia, manodopera a basso costo, moneta svalutata, grande crescita economica, ecc. ecc.
Quello che in realtà mi preoccupa, è che neppure i cinesi sappiano rispondere a una semplice domanda: che missione ha la Cina nel mondo?
L'Inghilterra nell'Ottocento e gli Stati Uniti nel Novecento sono stati coerenti con una "missione", giusta o sbagliata che fosse, ma la Cina non sembra ancora aver capito che fare con la responsabilità di superpotenza.
L'altra cosa che mi preoccupa, è il fatto che la Cina sia fondamentalmente una dittatura: quando andrà incontro a tensioni interne (e ci arriverà, col crescere del benessere interno), che strada prenderà?
La Storia (quella con la "S" maiuscola) ci mostra che un governo totalitario ha fondamentalmente due strade: o prende la via del nazionalismo o sia apre alla democrazia.
Visto l'ammodernamento in corso, mi auguro vivamente che decidano per la seconda :-)
2007-02-22 10:56:32
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answer #7
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answered by Ender 4
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per la Cina ormai è troppo tardi...dovevamo pensarci prima...è ora di iniziare a preoccuparsi dell'India...che è uno dei paesi con il più alto tasso di crescita...anche se cambiano le modalità rispetto alla Cina ( l'India è uno dei paesi con la più alta percentuale di laureati al mondo )speriamo di non fare gli stessi sbagli...
2007-02-22 10:54:28
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answer #8
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answered by sciccosa 3
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Da un lato si perchè distrugge la nostra economia..dall'altro, visto che i politici hano già distrutto le nostre tasche, e quindi euro ce ne sono pochi, i cinesi ci fanno risparmiare..
2007-02-22 10:49:46
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answer #9
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answered by ma che so! 4
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a proposito di cosa? del treno veloce (in Cina hanno appena inaugurato il TAV), che domanda è mai questa?
2007-02-22 10:48:16
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answer #10
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answered by meliconio37 1
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