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Immedesimatevi in un senatore di sinistra (rifondazione p.e.), coerente da una vita con i suoi ideali, fortemente avverso per principio a ogni impiego della forza militare, soprattutto quando si dice che con essa si vuole sostenere la pace; antiamericano per sentimento profondo e radicato. Sapete che ciò per cui i vostri elettori vi hanno votato è proprio questa vostra coerenza adamantina con le vostre idee. Supponete che la vostra coalizione al governo (di cui fanno parte anche partiti moderati), abbia la necessità pragmatica e anch'essa morale di mantenere gli impegni precedentemente assunti dal paese (una base americana a Vicenza, l'impegno militare in Afganistan). Sapete che il vostro voto è determinante: se siete coerenti con voi stessi il governo cade e magari il ci sarà un governo di destra (quindi certamente contro i vostri ideali); se rinunciate alla vostra coerenza tradite i sentimenti di una vita e di quelli che vi hanno dato la loro fiducia. Come risolvete il dilemma?

2007-02-22 05:02:59 · 22 risposte · inviata da etcetera 7 in Politica e governo Legge ed etica

Preciso che questo è un dilemma etico (anche se ogni riferimento a fatti realmete accaduti non è puramente casuale) quindi cercate di immedesimarvi davvero. Se avete simpatie per la destra e proprio non ci riuscite, ribaltate il discorso e immaginate di essere della Lega, strenui sostenitori padani e angosciati di dover votare una legge accentatrice dei poteri dello stato in una coalizione di destra. Provateci.

2007-02-22 05:06:27 · update #1

22 risposte

Provo a risponderti tardivamente. Posso cercare di immedesimarmi come Tu chiedi, ma non posso essere un altro. Mi riferisco, non tanto allo schieramento, quanto alla visione della politica. Per me gli ideali, in politica, non esistono (mare magnum di pollici versi, eh eh). Non esistono nei termini in cui li ha considerati un eventuale senatore di Rifondazione (un Turigliatto a caso). Mi spiego cercando di essere "lui" ragionando come avrei fatto io. Allora, prima di tutto l'onestà con me stesso e con il "mio" elettorato. Poi valuto se otto mesi di votazioni a cose che mi facevano schifo (parole sue, non mie) possono bastare. Ancora. Valuto se il mio voto può essere determinante per la caduta del governo. Manca Scalfaro.....mmmmmm (per la cacarella o perchè gli ha telefonato Ruini?). Forse anche la moglie di Fo si astiene (il che al Senato vuol dire votare contro). Poi c'è quello che viene dal Sud America che è una mina vagante (uno che si definisce democristiano non può non esserlo). Forse non ce la facciamo.????? Ma *****, votare per gli americani!!!! Poi quello ******* di D'Alema!!! per me l'ha fatto per tirare dentro quei poltronaioli dell'Udc.
Che si fottano tutti. Non voto e mi dimetto. Vado a dirlo all'Ansa.
Fin qui, quasi cronaca.
Alternativa mia (che non sono lui) che, a piacere, può integrare il ragionamento di cui sopra.
Mi sarei chiesto: perchè sono qui? Chi mi ci ha messo? Rifondazione Comunista?
Si.
Chiedendomi di seguire le direttive del Partito per il bene comune. Ma io non sono allineato e coperto. Appartengo all'ala trotzkista di Ferrando? No. Alla corrente revisionista-trotzkista di Grassi. Forse. Cosa ha scritto di noi il PMLI? (Partito marxista-leninista italiano). Vado a rileggere: "La corrente revisionista-trotzkista di Grassi e quella trotzkista di Livio Maitan hanno alzato un po' la voce nella prima direzione nazionale del 17 giugno, hanno abbassato assai i toni in quella del 24 giugno, si sono completamente e opportunisticamente accucciate nel CPN dove sono giunte a votare il documento del segretario. In particolare, la corrente di Grassi non è mai stata contraria a riaprire il dialogo col "centro-sinistra". Essa però non ha digerito di essere stata scavalcata da Bertinotti e dai suoi fidi che hanno tessuto in prima persona e direttamente col vertice dell'Ulivo la trama dell'accordo, senza avvalersi dei rapporti privilegiati che questa corrente da sempre tiene con la sinistra diessina."
Caspita.
Si tratta di gelosia. Di un drappello di comunisti oltranzisti. Dov'è la solidarietà? Qual'è il progetto comune? Dove sono gli ideali?? Se sono passato sopra a questo posso votare a favore (turandomi ancora il naso) e POI mi dimetto. Così potrò dirmi che sono stato leale con il Partito, non ho danneggiato i compagni, non ho permesso il vergognoso disegno Dalemiano, ma adesso......adesso non ce la faccio più.
Adesso vado all'Ansa e glielo DICO.

Ciao.

2007-02-23 00:50:20 · answer #1 · answered by lux 3 · 1 0

...ci avrei pensato prima e non avrei fatto una coalizione...Ma sai com'è...una sedia al Senato è sempre una sedia al Senato :-)...e questo anche i comunisti lo sanno, specie se si tiene conto che dopo 2 anni e mezzo di "governo", se ne vanno in pensione beati e tranquilli...Che tristezza!

2007-02-22 05:10:30 · answer #2 · answered by Gianni C 2 · 6 0

Dilemma etico? Ma quegli storditi non lo sapevano anche prima che eravamo in Afghanistan? Etico sarebbe stato non accettare di entrare nel governo, non allearsi con quei partiti che chiaramente sono filo-occidentali (tutti dalla margherita ai pds). Invece per attaccarsi al carrozzone hanno fatto la santa alleanza. Cattolici e comunisti, un esempio di etica preventiva. Intanto incolliamoci il diddietro a una bella poltrona, poi si vedrà. Comunisti ed etici? Forse è l'ossimoro più perfetto!

2007-02-22 05:28:05 · answer #3 · answered by Anonymous · 5 1

La mia risposta alla domanda di cui sopra ha radici lontane e profonde. Un senatore di rifondazione comunista "avverso per principio ad ogni impiego della forza militare"..... forse io sono troppo vecchia, ma i miei ricordi vanno al comunismo di una volta, quando l'antiamericanismo era sì una forza imperante ma di certo non il concetto di pacifismo o di rifiuto dell'impiego di forze militari! (forse ci siamo tutti dimenticati dell'Ungheria, della Cecoslovacchia, della Polonia, dell'Afghanistan? E ora della Cecenia? O sono tutte fantasie? Come le purghe staliniane o la Siberia?) Certo, il comunismo è cambiato, ha cambiato nome, faccia, bandiera.... ma non ditemi che ora è pacifista!!! Non posso credere davvero a questa bufala e forse è per questo che non risulta più credibile nemmeno ai suoi stessi votanti. Lasciamo da parte ogni ideologia di make-up, di "rifondazione", di cambio di nome.... chiamandoli non vedenti non abbiamo ridato la vista ai ciechi e chiamandola "rifondazione" non si può cambiare il comunismo in un partito pacifista! E il dilemma l'ha risolto egregiamente il senatore in questione, dando una risposta univoca ai suoi pensieri, decisamente contrari al suo partito! Perchè LUI, forse, (ne dubito, ma....) sarà pure pacifista, ma il partito, invece.......

2007-02-22 05:34:12 · answer #4 · answered by lucia g 2 · 3 0

Io sono un elettore di sinistra e posso tentare di immedesimarmi.
Sono effettivamente pacifista. Ovvero non sono daccodo con interventi armati dichiarati "di pace". A far la pace si manda i medici, gli ingegneri e le organizzazioni internazionali. Con un adeguata scorta a garantire la loro incolumità.
Non sono contrario alle basi Usa in generale. Sono contrario però al ricatto che è stato mosso all'Italia. O allargamento della base o ce ne andiamo.
Detto questo.
Il mio elettore vuole per prima cosa un governo di sinistra questo è vero. Ma vuole anche pragmatismo e riforme. Vuole che ci si possa imporre la dove abbiamo le capacità a costo di qualceh compromesso. Le truppe militari in Iraq sono rientrate. E' già una vittoria. Non si può procedere con l'annullamento di tutte le missioni nel corso di un solo anno.
Quindi restando fedele alla mia idea e prendendo atto che ogni voto, vista la scarsissima maggioranza al senato, mette a rischio il mio esecutivo, metterei da parte la voglia di essere protagonista e voterei compatto con la mia parte.
Il mio elettorato, vario e variegato mi ha per prima cosa chiesto di non far tornare le destre. Per seconda mi ha chiesto di imporre riforme in grado di far ripartire l'Italia. Per terza di lottare per la pace e per la giustizia.
Insomma io non riesco a capire il perchè i due senatori si siano comportati così.
E' bella la favola del duro e puro.
Ma le responsabilità istituzionali prima di tutto.
Con la caduta del governo inoltre, non solo non ho aiutato la pace. Ma rischio seriamente di rimettere al potere chi proprio la pace non la vuole.
Spero di essere stato comprensibile.
In ogni caso la maggioranza era troppo risicata e troppe le anime di questo governo. Che doveva si lottare, ma concentrandosi per adesso sulla laicità dello stato. Un passo alla volta. Niente stupidi protagonismi.

2007-02-22 05:19:43 · answer #5 · answered by Malò 6 · 5 2

Sceglierei il minore dei mali e la voterei... se il governo cade e ovviamente ci sono buone probabilità che salga al potere l'altra parte, non solo approverebbe questa legge che io ho rifiutato di approvare, ma molte altre che non piacerebbero nè a me nè ai miei elettori...

2007-02-22 05:11:20 · answer #6 · answered by Heart of Darkness 6 · 4 1

la coerenza è un lusso improponibile in politica.la realtà è scegliere il male minore,altrimenti le scelte morali si pagano a un prezzo altissimo e peggiori del male.le bugie fan parte della natura dell"uomo,negarle.esasperare qualsiasi situazione produce solo violenza.la morale ideologica è sempre in difetto non esiste una verità assoluta.in un contesto civile è solo il dialogo far crescere la dignità umana.lo scontro massimalista le guerre.

2007-02-22 20:53:23 · answer #7 · answered by ? 4 · 1 0

Devo avere la forza di andare contro i miei ideali, perchè l'interesse generale li supera.

2007-02-22 07:44:37 · answer #8 · answered by bianca 3 · 1 0

Voterei contro quella legge che si pone come inaccettabile rispetto alle mie convinzioni anche se questo porterebbe ad uno scenario a me agghiacciante.
Per stare all'attualità una sola considerazione:Meglio non governare che governare contro qualcuno anzi chè governare per il paese.Bella domanda.Ci@o

2007-02-22 05:46:02 · answer #9 · answered by Zio Ingemar 4 · 1 0

non sono di sinistra sicuramente soprattuto dopo la prova sic! di coerenza data la questa coalizione che in campagna elettorale ha dichiarato di non aumentare le tasse e nel giro di un' anno ci hanno pelato come cipolle, un balzello alla volta, hanno dichiarato la guerra all'evasione fiscale e poi non fanno nulla, vogliono discutere della tav e fra poco perderemo i fondi europei che sono stati assegnati per questo scopo e gli svizzeri e austriaci sono pronti come avvoltoi per far partire e soprattuto passare il tav sui loro territori. qui da noi purtroppo chi si siede sul seggiolone ha solo uno scopo,rimanervi abbarbicato, non odio nessuno ma penso che seguitare a ideologizzare quale male assoluto il berlusca abbia alla fine fatto dimenticare che il popolo elettore che ti ha mandato alla camera o al senato lo ha fatto sperando in qualcosa di meglio e non in un continuo dire ma il berlusca . meglio far cadere il governo e prepararci a governare avendo idee e una coalizione compatta che un gazza buglio di partitini che minacciano un giorno si e l' altro pure di far cadere il governo se non ottengono quello che vogliono.non è coerenza è solo opportunismo allo stato puro. sono riusciti anche in questo anno ad aumentarsi lo stipendio (sicuramente magro) bravi ragazzi che predicano il comunismo ma la bicicletta rimane la loro, non e del partito.

2007-02-22 05:44:41 · answer #10 · answered by seawolf62 2 · 1 0

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