Perche' in Italia gli ultra 40 enni vengono espulsi dal mercato del lavoro e lo Stato non fa nulla?

Question

Chiunque abbia avuto la disgrazia di perdere il lavoro dopo i 40 anni sa bene quanto sia difficile trovarne un altro. Le aziende cercano di espellere gli ultra 40-enni i quali (tranne posizioni di livello altissimo, tipo direttore generale) non hanno mercato, nessuno li vuole. E lo Stato non fa niente! Alla faccia della normativa UE anti-discriminazione, l'Italia non ha una legge contro la discriminazione per eta'. Perche' di questo problema non si parla? Perche' tutti parlano sempre e solo dei giovani? Il 40-enne e' normalente una persona con una famiglia a carico, con dei figli ancora bambini o adolescenti da crescere! Come mai non glie ne frega niente a nessuno?

Answer 1

Penso che le leggi varate negli ultimi anni con l'appoggio, ahimè, di sindacati molto miopi, nel tendere a facilitare l'accesso dei giovani nel mondo del lavoro abbiano scompensato la stabilità del lavoro dei meno giovani.
Le aziende fanno di tutto per accaparrarsi i giovani per via delle detrazioni fiscali e degli incentivi statali. Come in un tubo pieno d'acqua quando metti acqua nuova da un lato deve per forza uscire acqua non fresca dall'altro.
Il problema è che gli incentivi dello stato e le sue leggi (comprese le varie finanziarie) invogliano la aziende a muoversi a senso unico per accaparrarsi le risorse o i risparmi legati all'assunzione dei giovani.
Inoltre le stesse leggi sono permissive per quanto riguarda i doveri delle aziende nei confronti dei nuovi assunti (periodi di prova infiniti, facilità di licenziamento, contratti a tempo determinato rinnovati continuamente ma senza nulla di obbligatorio e definitivo). Questo invoglia ancora di più le aziende a disfarsi del peso dei dipendenti meno giovani liberandosi dagli obblighi che hanno nei loro confronti

Answer 2

se un'azienda è già avviata ha già dei dirigenti all'interno quindi non ha interessi a prenderne altri xkè il loro costo è elevato sia come retribuzione che come contributi. se si tratta invece di un grosso gruppo cerca giovani appena laureati x fargli fare l'apprendistato e farli crescere al suo interno, sempre con costi bassi! il 40enne che viene licenziato deve ricominciare da zero se vuole lavorare a meno che non si tratti di un general manager talemente interessante da reintegrare nei diversi settori! ah dimenticavo io ho 39 anni e spero di non perdere il posto di lavoro!

Answer 3

So che non è una risposta alla tua domanda, ma le realtà del lavoro in Italia sono più selvagge di quanto non sembri; a me pare che lo stato e SOPRATUTTO I SINDACATI (che dovrebbero tutelare le persone e invece sono solo delle società a delinquere di stampo politico finalizzate al proprio arricchimento per mezzo della corruzione) se ne strafreghino dei lavoratori.
Riguardo al menzionamento del lavoro giovanile, credo che sia un mezzo per far leva sulla nostra parte "buonista" di stampo cattolico, un po'come lo sfruttamento dell'immagine dei bambini quando si vuole fare pena. Hai mai pensato la ragione per la quale fanno vedere il bambino morente quando si parla di fame nel mondo ? Perchè scusa, il 30enne non soffre ugualmente la fame ? E sulla guerra è la solita cosa: "...morte 30 persone fra le quali 5 bambini per il lancio di un razzo..." non capisco, un morto è un morto, che sia bambino o adulto fa la stessa !!! Oppure passati i 18 anni uno non sogna altro che di morire ?
Se ci fai caso in politica (e non solo) dire -I FIGLI- -I GIOVANI- -I BAMBINI- è praticamente un luogo comune... è commovente, no?
Poi però quando è un 40enne che non sa come fare, va in depressione e finisce sotto un treno... bhè chissenefrega, tanto non commuove più nessuno.

Answer 4

Perche' con i nuovi contratti(formazione e lavoro, apprendistato,tempo determinato ecc.) un giovane costa di meno alle aziende e svolgono le stesse mansioni di chi gia' era stato assunto prima di questi contratti. Ci sono anche, sempre per le aziende, agevolazioni fiscali e contributive. Sono d'accordo con te!