La giustizia ha riconosciuto E. Riva colpevole per il reato di inquinamento della Ilva Siderurgica prima a Genova e ora a Taranto. Già a marzo 2006 lo stesso imprenditore, che godeva della stima di esimi industriali, veniva riconosciuto colpevole di frode processuale e tentata violenza privata nei confronti di numerosi dipendenti di Taranto. ovviamente le pene non saranno mai scontate per via di vari indulti e sconti, però è già qualcosa che i delinquenti non abbiano la fedina penale immacolata. Perché questo è il perfetto stile rullo compressore di parte dell'imprenditoria nostrana: fare il proprio interesse e ricattare la comunità in cui sono insediati i loro stabilimenti (accettate i veleni o rinunciate a lavorare). Ovvero i guadagni e i benefici sono tutti miei e i danni saranno sempre e comunque tutti vostri. E ringraziatemi pure se vi faccio lavorare! Qualche commento in merito?
2007-02-12
22:20:40
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2 risposte
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inviata da
etcetera
7
in
Politica e governo
➔ Legge ed etica
Aggiungo un commento per Silvio B: la problematica in materia la conosco bene in quanto sono responsabile di ambiente e sicurezza nell'azienda chimico manifatturiera dove lavoro. Purtroppo in Italia la sensibilità in materia è molto bassa, sia da parte dei lavoratori, sia da parte della gerarchia aziendale. Il sistema di leggi è vissuta come imposizione burocratica e spesso lo è, mentre i controlli non ci sono quasi mai. Le pratiche si trascinano per anni senza riuscire mai ad avere risposte da parte degli enti competenti che lamentano una perenne mancanza di personale e così il sistema va a rotoli, come va a rotoli l'industria italiana. Perché oltre a non avere rispetto per la vita delle persone e per la salute delle comunità locali, non è che la produttività compensi, anzi! Il caso di Riva è un caso estremo in cui la cialtroneria di un personaggio emerge in tutta la sua evidenza, ma il sistema è marcio nel 90% dei casi, a tutti i livelli.
2007-02-13
05:24:10 ·
update #1
In genere si fa un gran parlare di questi argomenti, ma nei fatti poco o nulla. Anche le famose certificazioni volontarie sono quasi sempre aspetti puramente formali, Tu mi parli di DPI: ti ricordo che i mezzi di protezione individuale sono comunque e sempre l'ultimo rimedio, prima deve esserci l'intervento tecnico od organizzativo, poi la formazione e infine il DPI. Sicurezza e ambiente costano all'imprenditore, non ci sono dubbi,ma non è assolutamente giusto che la mancanza di attenzione sia la comunità a pagarla. Cambiare questa mentalità è molto difficile nel nostro paese che pretende di far parte dell'occidente industrializzato.
2007-02-13
05:32:43 ·
update #2