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Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma..

2007-02-09 01:29:29 · 9 risposte · inviata da Anonymous in Matematica e scienze Fisica

ho letto delle ricerche in cui si sostiene che questo principio potrebbe essere falsificato, e personalmente ho sempre creduto che l'energia totale nell'universo sia costante solo alla fine del processo, e che dunque vi sia la possibilità, almeno teorica, di CREARE energia anzichè trasformarla.

2007-02-09 01:49:34 · update #1

Chi ha scritto che è una stupidaggine e chi lo sostiene dovrebbe spiegarmi perchè, non sono mica l'unico a metterlo in questione..e nel caso non abbia capito nulla mi si dovrebbe spiegare perchè questo principio è inviolabile, questo lo potete dimostrare? Io credo proprio di no..

2007-02-09 02:02:12 · update #2

ciao ariel, come va?

2007-02-09 02:06:41 · update #3

9 risposte

Direi sia corretto, sia cioè valido.

Ma il buon vecchio Zichichi potrebbe trovare di che obbiettare: lui, che è uno dei pochi che hanno davvero indagato a fondo nella fisica dei fenomeni virtuali, ti potrebbe dire che già Heisenberg aveva dimostrato la possibilità non peregrina che improvvise oscillazioni di energia comparissero dal "nulla", singolarità nate dall'incertezza intrinseca dell'universo.

Ed anche Yukawa, nel verificare la correttezza della simmetria CPT, scoprì che, per brevi istanti, il Primo Principio (nella Parità) veniva violato, solo per qualche brevissimo istante, ma sufficiente a far la differenza - a proposito del mesone K - tra materia ed anti materia.

Credo sia questione di àmbito: nel "newtoniano" è valido, nel subnucleare direi proprio di no.

Ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!

h. 23.55 ciao bello, vedo che passi con disinvoltura dal misticissimo Eckart alla fisica fondamentale.
A me piace capire, a te?

2007-02-09 01:44:59 · answer #1 · answered by Ariel 6 · 3 0

A parte che quello sopra sopra di me poteva direttamente mettere un link... senza farmi scrollare 10 metri di mouse... perché dovrebbe essere falso questo benedetto principio? Lo puoi dimostrare? No? E allora non scrivere stupidaggini!

2007-02-09 09:38:51 · answer #2 · answered by claudiozzz 3 · 4 1

Devi guardare all'insieme non al particolare...:

L'energia totale di un sistema deve essere sempre della stessa quantità, quindi non puoi ammettere creazione di nuova energia ma solo scambio di una parte dell'energia totale da un sistema ad un'altro (o all'ambiente esterno)...

ma se consideri invece una particolare forma di energia (ad es. energia cinetica, interna, o potenziale) di queste puoi ammetterne la produzione all'interno di un sistema, purtchè la loro somma complessiva sia sempre l'energia totale (costante).

2007-02-09 09:38:05 · answer #3 · answered by Alpha.51 5 · 1 0

secondo me è vero...in fondo se non fosse così potresti creare qualcosa dal nulla...il che ai giorni nostri è impossibile....e cmq l'energia dell'universo non è costante, è in continuo aumento visto che è sempre in espansione..

2007-02-10 06:45:24 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

Per un razionalista ovviamente no, invece per un credente in certi casi può anche non essere valido...

2007-02-09 09:39:41 · answer #5 · answered by Bhikkhu 4 · 0 0

Perchè è falso?!?! Nulla si crea, tutto è in natura, e nulla svanisce, ma assume altre consistenze e forme... cosa ti ha fatto venire il dubbio?!?!

2007-02-09 09:35:10 · answer #6 · answered by Cica 5 · 0 0

No è reale basta che ci ragioni. qualunque cosa fai qualunque cosa crei è partita da altro e diventerà altro ancora! Lo stesso vale per il mantenersi costante delle forze globali in un sistema isolato!

2007-02-09 09:34:19 · answer #7 · answered by Don D 3 · 0 0

ma questo non è Eraclito?

2007-02-09 09:43:48 · answer #8 · answered by Mari 4 · 0 1

[modifica] I Principi della Termodinamica
I principi della termodinamica vennero enunciati nel corso del XIX secolo e regolano le trasformazioni termodinamiche, il loro procedere, i loro limiti.

Si possono distinguere tre principi di base più un principio zero che definisce la temperatura, e che è implicito negli altri tre.


[modifica] Principio Zero
Per approfondire, vedi la voce Principio zero della termodinamica.

Quando due sistemi interagenti sono in equilibrio termico, condividono alcune proprietà, che possono essere misurate dando loro un preciso valore numerico. In conseguenza, quando due sistemi sono in equilibrio termico con un terzo, sono in equilibrio tra loro e la proprietà condivisa è la temperatura. Il principio zero della termodinamica dice semplicemente che, se un corpo "A" è in equilibrio termico con un corpo "B" e "B" è in equilibrio termico con un corpo "C", "A" e "C" sono in equilibrio tra loro.

Tale principio spiega il fatto che due corpi a temperature diverse, tra cui si scambia del calore, (anche se questo concetto non è presente nel principio zero) raggiungono la stessa temperatura. Nella formulazione cinetica della termodinamica, il principio zero rappresenta la tendenza a raggiungere un'energia cinetica media comune degli atomi e delle molecole dei corpi tra cui avviene scambio di calore: in media, come conseguenza degli urti delle particelle del corpo più caldo, mediamente più veloci, con le particelle del corpo più freddo, mediamente più lente, si avrà passaggio di energia dalle prime alle seconde, tendendo dunque ad uguagliare le temperature. L'efficienza dello scambio di energia determina i calori specifici dei materiali coinvolti.


[modifica] Primo Principio
Per approfondire, vedi la voce Primo principio della termodinamica.

Quando un corpo viene posto a contatto con un altro corpo relativamente più freddo, avviene una trasformazione che porta a uno stato di equilibrio, in cui sono uguali le temperature dei due corpi. Per spiegare questo fenomeno, gli scienziati del XVIII secolo supposero che una sostanza, presente in maggior quantità nel corpo più caldo, passasse nel corpo più freddo. Questa sostanza ipotetica, detta calorico, era pensata come un fluido capace di muoversi attraverso la materia. Il primo principio della termodinamica invece identifica il calore come una forma di energia che può essere convertita in lavoro meccanico ed essere immagazzinata, ma che non è una sostanza materiale. È stato dimostrato sperimentalmente che il calore, misurato originariamente in calorie, e il lavoro o l'energia, misurati in joule, sono assolutamente equivalenti. Ogni caloria equivale a 4,186 joule.

Il primo principio è dunque un principio di conservazione dell'energia. In ogni macchina termica una certa quantità di energia viene trasformata in lavoro: non può esistere nessuna macchina che produca lavoro senza consumare energia. Una simile macchina, se esistesse, produrrebbe infatti il cosiddetto moto perpetuo di prima specie.

Il primo principio viene tradizionalmente enunciato come "In un sistema chiuso si ha che ΔU = Q - L dove U è l'energia interna del sistema. Per Energia Interna si intende la somma delle energie cinetiche e di interazione delle diverse particelle di un sistema. Q è il calore scambiato tra ambiente e sistema (positivo se fornito al sistema) e L il lavoro compiuto (positivo se compiuto dal sistema sull'ambiente). La convenzione dei segni risente del legame con lo studio dei motori termici, nei quali il calore viene trasformato (parzialmente) in lavoro.


[modifica] Secondo Principio
Per approfondire, vedi la voce Secondo principio della termodinamica.

Esistono diversi enunciati del secondo principio, tutti equivalenti, e ciascuna delle formulazioni ne mette in risalto un particolare aspetto. Esso afferma che è impossibile realizzare una macchina ciclica che abbia come unico risultato il trasferimento di calore da un corpo freddo a uno caldo (enunciato di Clausius) o, equivalentemente, che è impossibile costruire una macchina ciclica che operi producendo lavoro a spese del calore sottratto a una sola sorgente (enunciato di Kelvin). Quest'ultima limitazione nega la possibilità di realizzare il cosiddetto moto perpetuo di seconda specie. L'entropia totale di un sistema isolato rimane invariata quando si svolge una trasformazione reversibile ed aumenta quando si svolge una trasformazione irreversibile.


[modifica] Terzo Principio
Per approfondire, vedi la voce Terzo principio della termodinamica.

È strettamente legato al secondo, e in alcuni casi è considerato come una conseguenza di quest'ultimo. Può essere enunciato dicendo che è impossibile raggiungere lo zero assoluto con un numero finito di trasformazioni e fornisce una precisa definizione della grandezza chiamata entropia. Esso afferma inoltre che l'entropia per un solido perfettamente cristallino, alla temperatura di 0 Kelvin è pari a 0. È facile spiegare questo enunciato tramite la temodinamica molecolare: un solido perfettamente cristallino è composto da un solo complessioma (sono tutti i modi di disporri le molecole, se le molecole sono tutte uguali indipendentemente da come sono disposte, macroscopicamente il cristallo è sempre uguale) e, trovandosi a 0 Kelvin, l'energia vibrazionale, traslazionale e rotazionale delle particelle che lo compongono è nulla, per cui, dalla legge di Bolzmann S = k ln(O) = 0 dove O sono i complessiomi (in questo caso uno solo).

2007-02-09 09:36:03 · answer #9 · answered by KapitanoKirk 6 · 0 5

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