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non si possono costruire.
e tanti dicono "allora non facciamogli fare neanche le moschee da noi".
ma allora dove sarebbe la differenza tra la nostra democrazia e il loro fondamentalismo wahabita?

ho preso solo un esempio, ma la domanda si applica anche a quelli che ritengono che non si debba permettere la costituzione di un partito di ispirazione islamica. la domanda è rivolta soprattutto a chi la "pensa" in questo modo.

2007-02-08 21:42:09 · 25 risposte · inviata da maroc 7 in Politica e governo Immigrazione

secondo voi bisogna negare i diritti e limitare la democrazia per far fronta a chi nega i diritti e limita la democrazia? ma allora siete uguali ai fondamentalisti, o no? ce ne fosse uno che mi spiega la differenza...

2007-02-08 22:21:58 · update #1

se come dice qualcnuo "loro sono fermi al medioevo", la vostra soluzione è di tornarci anche noi?

2007-02-08 22:58:58 · update #2

25 risposte

allora....: un musulmano che viene in Italia ha perlomeno un po' di disagio a capire alcune cose abbastanza fondamentali,e questa è solo colpa ns e del paese delle banane in cui viviamo;
si chiederà:"come mai vengo in uno stato laico e un giorno si e l'altro pure la chiesa cattolica è lasciata libera di interferire con le libere scelte della gente?loro si e io no,perchè?"
"come mai in parlamento ci sono almeno 3 partiti con la dicitura cristiano,e tutti si scandalizzano se voglio farmene uno islamico?"
e una domanda la pongo anch'io: come mai in quest'epoca si caccia alle streghe,un paese islamico dove costruire chiese non è permesso gode dell'appoggio incondizionato dell'Occidente?
conclusione:chiese,moschee e sinagoghe sono solo l'ultimo dei paraventi;non facciamoci arruolare (noi e loro)negli eserciti dei senza ragione, per combattere guerre che servono solo a salvaguardare gli interessi dei potenti,che vivano nel Medioevo o nella piu' sfrenata modernità,i veri nemici sono loro.

2007-02-08 23:53:56 · answer #1 · answered by mspexit 4 · 2 2

non siamo noi che dobbiamo integrarci, nel nostro paese ma sono loro... non dico che non debbano arrivare in italia ma non possono permettersi di dettare legge su religione crocifissi burka etc etc.

2007-02-09 05:49:04 · answer #2 · answered by Anonymous · 7 2

Evitando di scadere in facili polemiche, o in altrettanto facili discorsi di integrazione, razzismo e cose simili, proporrei una rifflessione: se, e dico se perche' non è praticamente possibile, si decidesse di costruire una chiesa in un paese di "forte" orientamento islamico, l'onere di tale costruzione sarebbe a carico totale della Chiesa Cattolica, e questo avverrebbe anche per altre strutture quali ospedali, asili etc... mentre qui, nella nostra fantastica "repubblica" delle banane, per le Moschee che si costruiscono e che sono state costruite c'e' e c'e' sempre stata una partecipazione pubblica alla spesa, ovvero in sostanza, in piccola parte le paga ognuno di noi.
Considerata l'economia italiana, considerata l'ultima finanziaria, considerato che la maggior parte dei pensionati campa con 500 euro al mese, e le considerazioni potrebbero proseguire, la tua domanda mi sembra una provocazione gratuita... :)
Se poi iniziamo a parlare anche di partiti islamici, colui che a mala pena riesce ad arrivare a fine mese come pensi che reagirebbe nel vedere tutta una serie di parlamentari islamici con lo stipendio di 36.0000 euro mensili?
Non ne faccio un discorso di integrazione o di religione, me ne guardo bene, penso soltanto che l'italia forse dovrebbe prima pensare a risolvere i problemi degli italiani che sono davvero tanti e ogni giorno che passa diventano sempre piu' gravosi, e solo dopo potrebbe permettersi il lusso di cercare di risolvere i problemi di chi italiano non è.

2007-02-09 06:06:26 · answer #3 · answered by blue_miro 2 · 5 1

si ...risposta molto semplece...coi musulmani la democrazia va limitata.
esatto mi hai sentito bene. loro sono fermi al medioevo...non so se rendo.
cmq l'unica cosa che gli concederei è di tornarsene a casa..cazz nn ho resistito a non essere di parte qui..ma maroc..il tuo nick che significa?intendo?sei nato in marocco e vivi in italy oppure sei italy ma ti nascondi dietro questo pseudonimo per essere considerato non razzista?non capisco..tu vuoi davvero la tua citta con una moschea che ospita gente che proclama la nostra infedeltà?ma infedeltà de che????de che porco chizzo??

2007-02-09 06:36:57 · answer #4 · answered by Anonymous · 7 4

per me, se le moschee se le costruiscono con i loro soldi, ne possono costruire quante ne vogliono... a me non cambia niente.

Ma chi è che vuole far costruire chiese in Arabia Saudita?? chi ci va a pregare?
comunque in molti altri paesi arabi le chiese sono presenti da tanto tempo, quindi non si può generalizzare dicendo che non vi sono chiese nei paesi arabi.

Non si deve permettere la costituzione di un partito di ispirazione islamica (d'accordissimo!)..e non si dovrebbe permettere qualsiasi partito di ispirazione religiosa, nemmeno cattolica (purtroppo esistono) perchè lo stato sia realmente laico.

2007-02-09 10:15:00 · answer #5 · answered by zampa76 5 · 2 0

ma perchè bisogna essere liberali con chi ha dimostrato nei fatti di essere profondamente illiberale?!?......

La costituzione di un partito di matrice islamica sarebbe la chiarissima dimostrazione che una parte degli islamici in italia non ha la minima intenzione di integrarsi ma anzi intende creare una lobby di pressione....cosa semplicemente inaccettabile!

non deve assolutamente passare il concetto di una comunità islamica con regole proprie all'interno dello stato italiano, viceversa deve esistere una comunità italiana dove tutti hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri...
altrimenti si arriverebbe ad una situazione con 'capoccia e capetti' arringapopolo che farebbero da tramite tra i mussulmani e lo stato..con i bei risultati che in altri paesi si sono già visti......

invito chi ha dei dubbi ad andarsi a leggere la bozza d'intesa con lo stato italiano pubblicata sul sito dell' ucoii....per me se quelle sono le basi di trattativa, lo stato non dovrebbe nemmeno perdere tempo a discutere.....

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Mi pare ovvio che sarebbe assurdo concedere dei diritti a chi userebbe quelle stesse concessioni per legittimare pratiche e usi contrari all'ordinamento occidentale e antidemocratiche.....

......se qualche imam sostenesse che è bene picchiare le donne e qualche marito lo facesse, la cosa non dovrebbe essere considerata reato perchè si tratterebbero di costumi e usi di una cultura 'altra'?...semplicemente follia.!

e se questo vuol dire essere 'fondamentalista'...allora sono molto contento di esserlo...!

ma ovviamente nessuno è più sordo di chi non vuol sentire

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no la soluzione è di evitare che loro facciano tornare noi al medioevo :-)

2007-02-09 06:14:19 · answer #6 · answered by Le Roi 3 · 5 3

Vallo a chiedere ai nostri legislatori perche

2007-02-09 05:49:07 · answer #7 · answered by Centaurogrigio 4 · 2 0

Anke tu hai fatto proprio un bel sondaggio..quando leggo le risposte a queste domande vedo ke molti italiani sono razzisti e ipocriti fascisti..
Pensano di essere migliori e invece sono peggio di tutti gli altri..
X il dott.Sassaroli..
Te si ke sei medioevale!!!

2007-02-10 08:10:38 · answer #8 · answered by duch1991 3 · 3 2

Perché dovremmo costruire moschee se loro non costruiscono chiese? E poi non ci paragonare con quella feccia!!!!

2007-02-11 13:12:20 · answer #9 · answered by Andrea657 2 · 3 3

Leggete questo:

Tv nascoste in moschea L’imam: sharia in Italia
L’inchiesta in incognito di due giornalisti di SkyTg24 Da Viale Jenner a Centocelle: Allah vuole il velo integrale


A coloro che immaginano che il velo islamico sia una libera scelta della donna o addirittura il suggello di una società multiculturale dove saremmo tutti felicemente realizzati, consiglio di seguire questa sera alle 22,35 la puntata dal titolo «Un velo fra noi», della trasmissione Controcorrente condotta da Corrado Formigli su SkyTg24.

Scopriremo che nelle nostre moschee il niqab, il velo integrale, viene imposto come un precetto divino e che simboleggia la penetrazione della sharia, la legge coranica, in vista dell’islamizzazione dell’Italia.

Due coraggiosi giornalisti, una somala e un iracheno, camuffati da coppia «islamicamente corretta» (lei con il niqab, lui con la barba incolta), si sono avventurati in seno alle «moschee calde» di Centocelle a Roma, di Varese e di viale Jenner a Milano, muniti di una telecamera nascosta.

Ed è proprio l’imam di quest’ultima moschea, Abu Imad, a rivelare con maggiore franchezza la strategia di conquista islamica del nostro Paese: «A noi la loro democrazia fa comodo, ci è utile come comunità e come individui. In verità, nella terra dei musulmani, se siamo musulmani, dobbiamofarci governare dalla sharia. Mettiamo che il mezzo per raggiungere la sharia di Allah siano elezioni libere o l’esercizio del potere. Mettiamo che i musulmani in Italia siano d’accordo ad istituire la sharia di Allah. E allora...».

Abu Imad si ferma un attimo prima di concludere: «E allora l’Italia diventerà uno Stato islamico».

Ma il senso è chiaro.

L’imam della moschea più inquisita per i suoi legami con il terrorismo islamico internazionale, svela una decisa preferenza politica per la sinistra: «Vedi dove la sinistra è forte, come in Liguria e in Emilia, noi stiamo meglio. Ma purtroppo la sinistra in Lombardia è meno forte».

Potrà sorprendere ma per Abu Imad l’arma vincente degli estremisti islamici è la Costituzione italiana: «Il compromesso tra le nostre convinzioni religiose e la democrazia è possibile.
La Costituzione è al di sopra di qualunque legge e la Costituzione di questo Paese garantisce la libertà di culto. Perciò una legge che impedisce a una donna musulmana di portare il niqab, il velo integrale, è una legge anticostituzionale. Non venga qualcuno nel nome della libertà a togliermi la mia libertà. Sarebbe contro la Costituzione e i diritti dell’uomo. La poligamia poi, vedi, è un problema risolvibile. Intanto i poligami sono pochi e se qualcuno vuole avere due mogli si può trovare la scappatoia. Per esempio ne sposi una ufficialmente in Comune e l’altra la sposi solo secondo la sharia. Non è un problema ».

Anche Haji Ibrahim, imam della moschea di Varese, indossa come Abu Imad la divisa dei radicali salafiti, la jellaba, una tunica bianca, barba incolta e sulla testa la taqiya, uno zucchetto bianco. «Il vero responsabile è in carcere. La moschea qui non è estremista, abbiamo questa fama perché hanno arrestato alcuni fratelli», premette l’imam, «il niqab è un volere di Allah e basta. Il profeta durante la sua vita l’ha fatto mettere alle sue mogli e alle sue figlie. Alcuni ulema dicono che la donna può lasciare scoperto l’ovale del volto e le mani,ma ci sono altri ulema che sostengono che la donna è tutta una awra, una vergogna, da coprire. Io sono convinto che una donna deve portare il niqab in questa società immorale».

Il rapporto conflittuale con il nostro stato di diritto è così delineato da Haji Ibrahim: «La sharia deve essere applicata nei nostri paesi di origine. Noi qui siamo ospiti e rispettiamo le loro leggi, ma vogliamo applicare i nostri principi di fede. Con il nostro lavoro contribuiamo al progresso del Paese, però non abbiamo avuto niente in cambio. Gli italiani sono gente pacifica e noi gli vogliamo bene. Soprattutto con questo governo che è meglio di quell’altro di destra».

Ma congedando il giornalista precisa: «Stiamo combattendo una guerra, qui siamo in trincea».

Lo stesso concetto viene riformulato dall’imam della moschea di Centocelle a Roma: «Noi caro fratello non siamo nella terra dell’islam. Proprio per questo dobbiamo mostrare un volto adeguato dell’islam, specie ora che sul velo c’è grande polemica. La gente qui non è abituata al hijab, figuriamoci al niqab. Noi dobbiamo rispettare le regole dell’islam ma anche fare proselitismo, dobbiamo attrarre la gente verso la nostra fede e il niqab è controproducente».

L’inchiesta di Controcorrente evidenzia il disagio degli italiani: «Siamo in Italia e io adesso non vedo più l’Italia», sentenzia amareggiata un’anziana milanese, «mi sembra di essere all’estero. Secondo me loro dovrebbero prendere le nostre usanze, se no tra un po’ saremo noi a prendere le loro. E non va bene!».
Magdi Allam
01 febbraio 2007

2007-02-10 17:52:50 · answer #10 · answered by JonitoRinco 3 · 2 2

Non ascoltare gli ignoranti e i poveri di spirito amico mio, e' come se si reistaurasse la legge del taglione, la cosa bella della democrazia e' che c'e' la Liberta' anche di culto e quindi chiunque puo' seguire la propria religione,nel rispetto di quella degli altri.Saluti!

2007-02-10 14:13:26 · answer #11 · answered by amolapace 5 · 2 2

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