Xchè l'AIDS è un affare miliardario. Forse non sai che esiste un processo che alcuni dell'industria farmaceutica chiamano " fabbricare una malattia. Vince Parry, un professionista del marketing " spiega cos'è l'arte di creare una malattia:le case farmaceutiche radunano i "thought leaders", i medici locali e le associazioni di pazienti per definire, mettere a punto e dare un marchio a nuove malattie." L'obiettivo comune ( secondo Parry) nel suo lavoro di marketing x le società farmaceutiche è di " aumentare la gravità di una malattia sconosciuta.
A conferma di quanto dici ti invito a leggere quanto segue:
AIDS e HIV
" ..Sappiamo che errare è umano, ma l'ipotesi Hiv-Aids è un errore macroscopico. Lo dico forte e chiaro per mettere in guardia la gente.."
Kary B. Mullis
Premio Nobel per la Chimica nel 1993 per aver scoperto
la PCR (Polymerase Chain Reaction) reazione a catena della polimerase
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Oggi il movimento del dissenso raccoglie oltre 700 firme tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti di 23 nazioni tra cui 3 premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita intorno all'AIDS.
Sono passati oltre 12 anni da quando le autorità sanitarie hanno cominciato ad annunciare al mondo intero che l'umanità era minacciata da una nuova terribile peste, la cosiddetta "peste del 2000" che nell'arco di pochi anni avrebbe colpito decine e decine di milioni di persone continuando ad espandersi a macchia d'olio fino a diventare veramente il flagello del secolo che sta per finire e di quello che sta per cominciare.
Nonostante questi allarmi spaventosi, però, l'AIDS continua a restare una epidemia molto più piccola di quel che si vuol far credere, confinata in Occidente ad alcuni gruppi a rischio ben precisi; ed in Africa gonfiata da una definizione artificiosa, capace di riunire sotto il suo largo ombrello malattie antiche cambiandone il nome.
La teoria ufficiale non è tuttora in grado di spiegare in quale modo il virus HIV possa provocare le malattie che gli vengono imputate. Tale teoria descrive l'AIDS come una malattia infettiva provocata dal virus HIV che distrugge pian piano le cellule del sistema immunitario, lasciando l'organismo indifeso di fronte a malattie "opportunistiche". Il virus penetra nell'organismo di un dato soggetto attraverso un contatto con sangue o sperma infetto. Questa infezione virale provoca una reazione anticorpale inefficace, utile solo ad essere registrata con i cosiddetti test dell'AIDS (o anti-HIV). La sieropositività costituirebbe il segnale di una malattia subdola, progressiva, inesorabile nella gran parte dei casi.
Dunque AIDS è un termine calderone che raccoglie condizioni eterogenee e disparate. Si tratta di condizioni che vengono tra loro associate solo quando il risultato del test dell'AIDS è positivo. Se il risultato è negativo, le stesse malattie vengono chiamate con il loro vecchio nome.
1) Assenza di correlazione tra risultati del test e malattia:
Una peculiarità delle malattie infettive virali è che hanno una causa unica (il virus), e ovviamente non possono verificarsi in sua assenza. Così non c'è varicella senza il virus della varicella, non c'è morbillo senza il virus del morbillo e così via. La letteratura medica ha registrato migliaia di casi di AIDS sieronegativi (cioè presentavano i sintomi ma il test era negativo), e sieropositività (test positivo) in assenza di AIDS.
La reazione al test, evidentemente capricciosa, può legarsi alla salute come alla malattia, è spesso associata ad un aumento aspecifico delle immunoglobuline, il che si verifica in molte situazioni, come nel corso di malattie autoimmuni, di infezioni croniche, di malaria, di parassitosi, talvolta anche per motivi banali come una vaccinazione antinfluenzale.
2) L'AIDS non si comporta come una malattia infettiva contagiosa:
Nonostante l'allarmismo, l'AIDS è rimasto confinato a gruppi in cui sono presenti fattori di rischio ben precisi:
a) tossicodipendenti: (circa il 32% dei malati in USA e il 60% in Italia) si tratta di individui che oltre a subire gli effetti negativi dell'eroina, della cocaina, dell'alcool, delle anfetamine e di altre sostanze psicotrope, si alimentano in maniera scorretta ed insufficiente e sono colpiti in modo più o meno continuo da infezioni multiple. In queste condizioni di immunodepressione (molte droghe hanno effetto depressivo sul sistema immunitario). Anche i figli di madri tossicodipendenti ricevendo per via uterina tossine dalla madre possono presentare una sieropositività alla nascita.
b) omosessuali: (circa il 62% in USA e il 48% in Europa) il problema riguarda gli utilizzatori sistematici di droghe multiple, cocaina, extasy, alcool, nitriti assunti per via inalatoria a forti dosi (i nitriti sono sostanze molto reattive, causano immunodepressione, e vengono utilizzati per il loro effetto afrodisiaco e rilassante per la muscolatura sfinterica).
c) emofiliaci (circa l'1% in USA e il 3% in Europa). I carichi di proteine estranee sono essi stessi immunodepressivi sia in emofiliaci sieropositivi che sieronegativi.
3) Non esistono studi che dimostrino che l'AIDS è causato dall'HIV:
Kary Mullis Premio Nobel per la chimica nel 1993 per aver inventato la PCR (Reazione Polimerasica a Catena) interpellò svariati virologi ed epidemiologi su dove trovare il riferimento bibliografico che spiegasse come l'HIV provochi l'AIDS. Ma nessuno dei colleghi fu in grado di precisarlo.
4) La definizione della malattia:
Essa comprende un alto numero di malattie già conosciute, attualmente esse sono ben 29! Queste malattie non sono affatto associate sempre ad immunodeficienza, sono definite AIDS se associate ad un test positivo. Se una persona ha la tubercolosi e risulta sieropositiva allora "ha l'AIDS". Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora ha "soltanto la tubercolosi"
5) Incubazione misteriosa:
Tutte le malattie infettive virali, salvo rare eccezioni, hanno una incubazione breve, di pochi giorni o settimane. L'incubazione del virus dell'AIDS è stata calcolata inizialmente attorno ai 18 mesi, per aumentare poi di anno in anno, fino a raggiungere nel 1992, i 10/14 anni. A questo super-virus viene attribuito di tutto. Di volta in volta può essere furbissimo, tanto da sfuggire ad ogni tentativo di controllo da parte dei ricercatori, o viceversa, completamente "scemo".
6) L'allarme prostitute:
Le prostitute non potevano non diventare le vittime designate delle campagne propagandistiche dei tutori della nostra salute fisica e morale. Sennonché, via via che passavano i mesi, si è visto che il tasso di sieropositività era estremamente basso tra le prostitute. Al 31 Marzo 1995, su 27.043 casi solo 22 riguardavano prostitute non tossicodipendenti (non dipende dalla maggior protezione, perché quelle stesse prostitute presentavano un alto tasso di infezioni sessuali).
7) La terapia con AZT:
Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale. Rimase inutilizzato per 20 anni, poiché si constatò sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. Ma perché questo farmaco così tossico, cancerogeno e privo di effetti benefici continua ad essere somministrato? La Wellcome (casa farmaceutica produttrice) ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed è passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell'AZT per malato è di circa 450.000 lire al mese. Il profitto lordo per la Wellcome nel 1993 è stato di 586 miliardi di lire l'anno.
Da tempo i settori più reazionari del mondo politico e religioso occidentale erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensive puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni '70, con una raffica di informazioni più o meno terroristiche sulle malattie veneree. Ma l'AIDS sembrò l'occasione d'oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e invulnerabile agli arsenali medici esistenti. Insomma una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese.
Kary B. Mullis (Premio Nobel per la Chimica): Il mistero che circonda quel dannato virus è il frutto inevitabile di quei due miliardi di dollari che ci spendono sopra ogni anno. Se prendessimo un qualsiasi altro virus e spendessimo due miliardi di dollari ogni anno per studiarlo, state certi che anche quel virus produrrebbe misteri a bizzeffe.
Tratto da: "AIDS la grande truffa" di Luigi De Marchi e Franco Franchi
NEXUS NEW TIME edizione italiana n°5.
Una buona notizia, nel 2004 è stata inaugurata la rivista PloS Medicine che si propone di sfidare lo "status quo" fornendo accesso gratuito in rete a tutti i suoi articoli scientifici.Non accetta pubblicità di case farmaceutiche,nè pubblica studi finanziati da case farmaceutiche che siano ritenuti promozione camuffata da scienza. I redattori affermano che lo scopo è di rompere " il ciclo di dipendenza" che si è creato tra le riviste mediche e l'industria farmaceutica.
2007-02-08 12:16:40
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answer #1
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answered by sun 7
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perchè è vero. è la dura realtà. l'HIV è un retrovirus, resta latente nelle cellule per un certo numero di duplicazioni e poi diventa attivo. il numero di cicli di duplicazione dipendono dall'organismo, dal ceppo del virus e da altri fattori. i farmaci che conosciamo nn possono curare l'AIDS, ma solo rallentare l'HIV, e come tutti i farmaci hanno effetti collaterali.
2007-02-09 14:37:26
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answer #2
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answered by vortex 3
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Perchè purtroppo siamo in pochi a non accontentarci delle spiegazioni "ufficiali" e ad andare ad informarci correttamente. Da quello che scrivi, vedo che anche tu sai bene che in ogni campo le informazioni ci sono, ma trovarle, analizzarle e assimilarle costa fatica!
Chi ne trae profitto questo lo sa bene, anche perchè quello dell'AIDS è un businnes enorme, che raccoglie migliaia di miliardi (infinitamente più di quanto non ne raccolga la ricerca contro il cancro, che uccide infinitamente più persone). Nonostante tutto, quello che tu affermi è vero, che non vi sia alcuna prova scientifica che il virus dell'HIV (del quale è stato individuato unicamente solo il retrovirus: il virus HIV non è stato nemmeno ancora MAI isolato!!!!) esista o che comunque provochi la malattia dell'AIDS. Nonostante il premio Nobel per la chimica nel 1993, il Prof. Mullis (e come lui altre migliaia di eminenti studiosi), affermi da anni addirittura che l'AIDS NON ESISTE!!!!
Ma la verità più comoda è quella "ufficiale".. Lo dicono tutti.. Basta leggere i numeri...
Già, mentre in Africa, anche i morti di incidente stradale, se nel loro sangue viene individuato l'HIV (indirettamente!!!), vengono classificati come morti di AIDS! Una malattia che, unico caso al mondo, "seleziona" le sue vittime, uccidendo quasi sempre neri, drogati, omosessuali... Incerdibile, vero? Intanto però l'AZT, un medicinale creato per combattere i tumori ma vietato perchè definito "LETALE" (era più dannoso della stessa malattia che doveva sconfiggere) viene invece somministrato come fosse zucchero a chi viene dichiarato "malato". In caso di morte del paziente (praticamente certa se la "terapia" viene applicata) essa risulterà una nuova morte per AIDS!!!!!!!!
2007-02-08 19:56:43
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answer #3
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answered by raygaastra 2
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