Cosa pensate di chi nega l'olocausto?

Answer 1

che non ha mai visto un campo di concentramento...io ho visitato auhswitz e ti posso assicurare che è un ricordo che non mi ha più lasciata...mentre giravamo per birkenau non facevo che piangere...è una visita che non si può dimenticare e ancora meno ignorare...

Answer 2

Mi verrebbe da rispondere con poche parole, dicendo: La madre degli Idioti è sempre incinta... Ma purtroppo non è cosi' semplice.
La storia non si basa, grazie a Dio, su interpretazioni o opinioni, ma sopratutto su documentazioni, per cui, il "revisionista" a mio parere si divide in due categorie, l'idiota e il consapevole.
L'idiota è colui che porta avanti una teoria senza avere la benchè minima idea di quello di cui parla, sventola croci uncinate senza sapere cosa sono e adora croci celtiche ignorandone anche qui' il significato, di questi individui è pieno il mondo e fondamentalmente, a parte gli episodi negli stadi direi che sono relativamente innocui.
Il consapevole invece è colui che conosce la storia, ne conosce i documenti, ma si muove in modo e maniera tale da piegare l'una e occultare gli altri alle sue idee, politiche, religiose o quali esse siano, individuo questo assai piu' pericoloso per la società, in sostanza il vero "criminale".
Detto questo, mi sorge comunque un dubbio, con il piu' profondo rispetto per il tema dell'olocausto, mi chiedo egualmente come mai esista una giornata mondiale del ricordo per le vittime dei campi di concentramento nazisti, ma non ci si ricorda piu' dei milioni di morti zingari per esempio, sempre mietuti dal nazismo, o per le vittime di Stalin, o per i Curdi o per gli infiniti esempi della scelleratezza e della bestialità umana.
Non vuole essere una fonte di polemica, ma semplicemente una rifflessione.

Answer 3

se ti riferisci allo storico Irving credo sia uno storico scadente che non ha altro modo per attirare l'attenzione su di sè. ai non storici che hanno il corgaggio di fare queste affermazioni consiglio di leggersi non tanto i libri dei sopravvissuti, ma i documenti ufficiali che parlano dei campi di lavoro (che in molti casi si sono trasformati in campi di morte)

Answer 4

chi non conosce la verità è uno sciocco! chi la conosce e dice una bugia è un delinquente! Berthold Brecht..........ciao

Answer 5

In genere si tratta di:

- neonazisti che cercano di farsi vedere, loro, come vittime (di una storia fatta dai vincitori). In effetti nessun neonazista apprezzerebbe così tanto il nazismo se non fosse convinto, nel profondo, che l'olocausto c'è stato. Quindi ne penso: ipocrisia e vittimismo del lupo che si veste con la pelle dell'agnello.

- politici anti-israeliani, negano o mettono in discussione l'olocausto in quanto lo ritengono (sbagliando) la causa prima della nasciata di Israele. Ne tendono a negare le basi storiche per poterne negare la sopravvivenza politica. Qui ci sono molti arabi e musulmani, alcuni storici, politici e perfino ebrei antisionisti.
Anche qui, con la pretesa (mai storicamente dimostrata) di una bufala colossale, l'obiettivo è un altro, attaccare lo stato di Israele.
Ipocrisie pure qui e fini politici.

Answer 6

Io rispetto tutte le opinioni...quindi rispetto anche chi nega l'olocausto........Io credo che a volte le persone tendono a negare l'evidenza quando essa è talmente brutta......o quando ci si sente colpevoli di qulcosa................Ahimè l'olocausto è relamente esistito lo dimostrano le immagini degli uomini ridiotti a larve umane che di certo non possono essre frutto di un grande ritoccatore di foto, ci sono persone che presentano ancora i "marchi" mariali oltre che morali lasciati da questa ferocia barbaria....di certo i numeri marchiati sulle braccia non sono stati una moda dell'epoca.....Ci sono le strutture come Auschwitz , Dachau dove aleggia ancora dopo tanti anni ..........la tristezza è la sofferenza...dove se si è attenti si percepisce ancora l'odore acre dei corpi bruciati..............L'olocausto è una dura realtà che a volte dimentichiamo xkè infondo tutti noi siamo colpevoli

Answer 7

gli direi semplicemente di andare a dare un'occhiata al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau e vedere tutte le valigie, i capelli, le foto e le altre cose che sono conservate... io ci sono stata e penso che alcune cose non le puoi più dimenticare

Answer 8

chi lo fa attivamente, propugnando le teorie alternative, di solito lo fa per un attivismo politico malsano o perchè davvero crede in una congiura "sionista" di qualche sorta.
sono spesso persone chiuse che non accettano altri punti di vista oltre al proprio e che si arrampicano sugli specchi pur di provarne la veridicità. consiglio a tutte loro una sana lettura critica de "il pendolo di focault" di Umberto Eco.
(io ho ascoltato le testimonianze dirette di chi c'è stato e rispetto troppo queste persone per pensare che mentino, ma sono disposto anche ad ascoltare tesi che ne ridimensionino il fenomeno...ascoltare in maniera critica...cosa che nessuno dei negazionisti farebbe mai)...
chi lo fa in maniera passiva, credendoci ma senza farne una battaglia quotidiana, beh..di solito è un ignorante, oppure una persona totalmente politicizzata e che ripete solo quel che sente dire da certi elementi sia politici che sociali.
un pò come gli adepti di scientology, a cui è vietata qualsiasi lettura critica nei confronti di questo credo, qualsiasi relazione profonda con "non adepti" eccetera...poco convincenti, poco credibili..persone che, se ci parli, ti rendi conto che non meritano il rispetto che altre persone invece meritano. (non perchè negazionisti..ma perchè ciecamente convinti al di là di ogni ragionevole dubbio di avere ragione, comunque e sempre).

Answer 9

che e' un po fuori dal mondo.....che e' folle pazzo.....non si può negare ...e' sotto gli occhi di tutti neppure un cieco può negarne l' esistenza!!!!

Answer 10

un ingnorante, o un ipocrita... io sono stato a Dachau, per un mese dopo la visita quel campo di sterminio è stato il protagonista dei miei incubi notturni. cmq è stato approvato recentemente un decreto del ministero della giustizia che ha ufficialmente posto la negazione dell'olocausto tra i reati passibili di detenzione