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8 risposte

vediamo di aiutarti in quanto dipende dal valore di riferimento utilizzato dal laboratorio:

Non è possibile, in linea generale, indicare un valore unico, universalmente accettato come limite massimo di normalità per la colesterolemia, perché gli studi continuamente approfondiscono le nostre conoscenze su questa sostanza e sui suoi effetti: orientativamente, tuttavia, si può oggi indicare in 200 mg per 100 ml un valore ritenuto ancora accettabile. Il colesterolo presente nell’organismo proviene in parte dalla dieta e in parte dalla sintesi operata dal fegato, dal surrene e da altri tessuti. Esistono due tipi principali di colesterolo circolante: l’uno, denominato HDL (High Density Lipoprotein), ha una funzione protettiva rispetto all’aterosclerosi, in quanto rimuove il colesterolo dai vasi; l’altro, LDL (Low Density Lipoprotein), determina invece deposizione di colesterolo in circolo e aumenta pertanto l’aterosclerosi. Perché il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari collegate all’aterosclerosi sia ridotto, è molto importante il rapporto tra colesterolo HDL e LDL, in modo tale che la loro azione contraria sia bilanciata. L’ipercolesterolemìa può essere primitiva, cioè ereditaria, oppure secondaria ad altre malattie o ad alimentazione errata. Tra le forme primitive sono comprese le iperlipoproteinemie di tipo IIa, IIb e III; tra le forme secondarie sono comprese la cirrosi biliare primitiva, le epatopatie con stasi biliare, il diabete mellito non controllato dalla terapia, l’ipotiroidismo, la sindrome nefrosica, l’uso prolungato di farmaci come i cortisonici e i contraccettivi orali, e un’alimentazione ricca di calorie e di grassi saturi o di colesterolo. Per la terapia il primo e insostituibile passo è costituito dal raggiungimento del peso ideale (se si è in sovrappeso) e da una dieta povera di calorie, colesterolo e grassi saturi. Utile anche una costante e razionale attività fisica. Se, nonostante ciò, il tasso di colesterolo rimane costantemente elevato - e a maggior ragione quando l'ipercolesterolemìa è associata ad altre patologie (cardiopatia ischemica, arteriopatie, diabete mellito ecc.) - è opportuno ricorrere alla terapia farmacologica: sono oggi disponibili classi di farmaci ipocolesterolemizzanti (cioè che abbassano il tasso di colesterolo nel sangue) di buona efficacia come le statine e la colestiramina. Nelle donne in post-menopausa si possono utilizzare gli estrogeni, purché non coesista ipertrigliceridemia. I fibrati paiono meno efficaci sulle iperlipoproteinemie pure di quanto non lo siano in quelle miste.

2007-02-06 02:47:13 · answer #1 · answered by colonnello60 3 · 0 0

Contrariamente a quanto forse molti ritengono, il colesterolo in sé non è un nemico mortale, bensì un essenziale elemento costitutivo del nostro organismo ed è indispensabile per vivere.
Se da una parte è scientificamente provato che per molte persone un elevato livello di colesterolo nel sangue si associa a un aumentato rischio di ictus cerebrali e attacchi cardiaci, tuttavia nel caso di persone per il resto sane non si sa con certezza di quanto quel livello di colesterolo elevato possa aumentare il rischio di disturbi cardiaci, né per quante persone questo possa davvero costituire un problema.
Quello che invece è un dato accertato è che avere il colesterolo alto è solo uno dei tanti fattori che influiscono sulle probabilità di sviluppare disturbi cardiaci. Tuttavia attira una fetta così ampia di attenzione perché si può agire su di esso con dei farmaci, farmaci che oggi vantano investimenti promozionali da fare invidia a quelli di certe marche di birra o bibite.

Una delle statine, il Baycol della Bayer, è stata ritirata dal commercio dopo essere stata implicata in numerosi casi di morte.Anche per la statina più nuova, il Crestor dell'AstraZeneca, è stato chiesto da più parti il ritiro per alcuni effetti collaterali molto rari ma gravi di deperimento muscolare e disfunzioni renali.
L'alba della nuova era del colesterolo giunse nel 1987, quando la Merck lanciò la prima delle statine, il Mevacor, tra l'eccitazione generale del mondo farmacologico. Il Mevacor era omologato anche per livelli di colesterolo bassi, il che significava che questo medicinale poteva venire pubblicizzato e prescritto a gente per il resto sana: un mercato potenzialmente sconfinato.
Da allora sono stati omologati diversi farmaci concorrenti e la pubblicità data sia alle medicine che alla malattia ha assunto forme parossistiche. Ma una pillola in particolare è balzata al comando del gruppo e ora domina quasi la metà dell'intero mercato: il Lipitor, che, accaparrandosi vendite per oltre 10 miliardi di dollari all'anno, è il farmaco con obbligo di ricetta medica più venduto di tutti i tempi. La Pfizer che lo produce è non solo la casa farmaceutica più grande al mondo ma, con uffici direzionali a Manhattan e un valore di mercato intorno ai 200 miliardi di dollari, è anche una delle maggiori società in assoluto, un primato dovuto in misura non trascurabile alla diffusa paura del colesterolo
Come per molte altre malattie, la definizione di "colesterolo alto" viene periodicamente rivista, e come per altre malattie tale definizione è stata ampliata in modo da classificare come malate un numero sempre maggiore di persone sane. Con il trascorrere del tempo i confini che delimitano le malattie pian piano si allargano e i bacini di potenziali pazienti si espandono costantemente. A volte l'incremento è improvviso ed eclatante. Quando alcuni anni fa negli Stati Uniti una commissione di esperti del colesterolo ha riformulato le definizioni, tra gli altri cambiamenti apportati ha abbassato i livelli di colesterolo ritenuti necessari per autorizzare una cura medica, sostanzialmente classificando come malate milioni di persone sane e triplicando virtualmente da un giorno all'altro il numero delle persone che potevano essere fatte oggetto di terapia farmacologica.[

Vendere a tutti: il colesterolo alto
Tratto dal libro: “Farmaci che ammalano

2007-02-06 03:23:11 · answer #2 · answered by sun 7 · 1 0

L'uomo produce per biosintesi autonoma la maggior parte del colesterolo necessario, negli adulti tra 1 e 2 grammi al giorno. Solo una piccola parte (in media 0,1 fino 0,3, massimo 0,5 grammi) viene assunta con l'alimentazione: la maggior parte del metabolismo del colesterolo avviene nel fegato. Il contenuto di colesterolo nell'organismo umano è di ca. 150 grammi.

2007-02-06 02:51:00 · answer #3 · answered by okkicastani21 3 · 1 0

Ho trovato per caso un metodo che aiuta i malati di diabete http://GuarireDiabete.teres.info/?LF3W Ovviamente non va a sostituire una cura medica appropriata ma può portare grossi benefici.
Il diabete, tranne casi particolari, è una malattia cronica che va curata per tutta la vita. La cura è essenziale non solo per eliminare i disturbi legati all’iperglicemia, spesso assenti, ma per minimizzare il rischio di complicanze croniche.

2017-01-30 18:19:10 · answer #4 · answered by ? 4 · 0 0

A chiunque sia malato di diabete raccomando di seguire questo metodo naturale http://curanaturale-diabete.guardaqua.info
Oggi già molte persono hanno ottenuto grandi benefici da questo metodo che probabilmente è il migliore disponibile sulla rete!

2014-11-11 11:43:20 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Ciao, ti consiglio questo articolo completo: Armolipid e colesterolo http://goo.gl/9pEH0d
ciao!

2014-09-17 01:36:28 · answer #6 · answered by ? 5 · 0 0

COLESTEROLO:
< 200 mg % normale
sospetto tra 200 e 300 mg %+
>300 pericolo
sempre problema alimentare se è sballato.

2007-02-06 02:52:27 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

allora la scuola serve ihih..ultimamente lo ho studiato ^_^
il colesterolo cattivo (LDL) è un grasso saturo,normalmente presente nei vasi sanguini,però se supera 200mg/dl di sangue diventa un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e per l'atereosclerosi,poichè si deposita sulle pareti delle arterie formando delle placche che occludono i vasi

2007-02-06 02:50:44 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

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