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Ieri sera le Iene hanno dimostrato quanto i comitati scientifici (il caso dell'ex ministro Matteoli) siamo a servizio del potere: nel caso specifico si voleva far credere che lo smog e l'inquinamento non danneggiavano l'ambiente.
Ora pensate alle statistiche che ci tirano fuori ogni momento. Pensate come può realizzare la scienza e pensate al perchè non si trovano le cure per alcune malattie.
Pensate al perchè non si vuole usare l'energia alternativa, ma invece si producono sempre più auto.
Pensate perchè e come aumentano le malattie: inquinamento, smog, armi, radiazioni,ecc.ecc
Quali sono le vostre proposte per cambiare il mondo?
Come possiamo eliminare la politica e il potere da scienza e medicina?

2007-02-05 21:59:20 · 8 risposte · inviata da BluAzzurro 3 in Politica e governo Legge ed etica

8 risposte

è impossibile rendere la ricerca scientifica indipendente dal potere politico in quanto i finanziamenti che hanno vengono tutti dallo stato e dai partiti politici. basti pensare anche a dove lavorano i ricercatori in Italia, in degli scantinati, in dei laboratori piccoli e per la maggior parte indefficienti. solo partendo dalla struttura dei laboratori e da ricercatori che non dipendono da nessuna ideologia politica si potrà davvero rendere indipendente la ricerca.

2007-02-05 22:10:58 · answer #1 · answered by opposto_12 2 · 3 0

CREDO PROPRIO DI SI..PRENDI PER ESEMPIO IL NOSTRO BENEAMATO VERONESI, CHE RICEVE FINANZIAMENTI PER LE SUE "RICERCHE CONTRO I TUMORI" DALLE CASE PRODUTTRICI DI TABACCO..
IL DOTT.HAMMER HA TENTATO DI SCOSTARSI DA TUTTO QUESTO PROPONENDO UNA MEDICINA ALTERNATIVA MA CHISSA PER QUALE MOTIVO HA DOVUTO SCONTARE 5 ANNI DI PRIGIONE..E' UNO SCHIFO!!
PROVA A GUARDARE QUALCHE DVD DI GRILLO..SPIEGA MOLTO BENE TUTTI QUESTI "MAGNA-MAGNA" MEDICO-SCENTIFICI!
CIAO

2007-02-05 22:20:06 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

Condivido quello che ha detto opposto e aggiungo che è anche per questo (oltre ai magri stipendi che percepiscono qui) che i nostri cervelli vanno all'estero e lì vengono apprezzati.
Hai toccato un ottimo argomento: hai presente il "grande" Umberto Veronesi? Sai no da chi è finanziato il suo istituto? Da petrolieri e case autombilistiche e lui ovviamente cosa ha dichiarato qualche anno fa? Fa più vittime la polenta che non l'inquinamento! A quest'ora in Veneto dovrebbero essere tutti + o - morti facendo 2 calcoli da almeno 50 anni...

2007-02-05 22:17:28 · answer #3 · answered by Hap Collins 6 · 2 0

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2007-02-05 22:31:18 · answer #4 · answered by joint52 3 · 1 0

Sono convinto che, sul piano etico, l. a. by employing way of da seguire sia trovare il giusto equilibrio tra il proprio naturale istinto di conservazione e l'altrettanto naturale empatia verso i propri fratelli. consistent with questo ritengo pericoloso e praticamente irrealizzabile ogni estremismo: così come non trovo condivisibili gli eccessi dell'eudemonismo moderno, consistent with cui l. a. felicità coincide unicamente con il proprio benessere, allo stesso modo mi tengo lontano da qualsiasi etica ostentatamente altruistica. Amare l'altro non significa abbandonare sé stessi: se tutti si attenessero a una simile regola, l. a. razza umana sarebbe destinata a scomparire; ciò non implica ovviamente l'atteggiamento opposto, ovvero l. a. schiavitù nei confronti di sé stessi (tramite l. a. ricerca ossessiva di denaro, produttività o realizzazione personale), e il totale disinteresse verso il prossimo. "Ama il prossimo tuo COME te stesso": in questa frase è racchiusa l. a. massima saggezza terrena.

2016-12-17 10:30:54 · answer #5 · answered by ? 4 · 0 0

Certamente in Italia la logica clientelare è diffusa anche nel settore della ricerca scientifica e tecnologica. Riguardo al servizio delle Iene sulla conferenza "Ambiente è Sviluppo", quello è un caso a parte: riguardava infatti il supporto a teorie scientifiche non condivise da nessuno scienziato serio. Era né più né meno l'applicazione della logica revisionistica della CDL anche nel settore delle Scienze Ambientali. Il problema invece dell'asservimento dei dirigenti dei centri e istituti di ricerca è trasversale. Devi tenere comunque in considerazione che laddove non c'è un sistema meritocratico, la ricerca non produice a risultati utili. Questo è fuori discussione. Perché la maggior parte dei ricercatori più produttivi e meritevoli va all'estero? Perché capisce che in un sistema non meritocratico i progetti di ricerca non andranno mai avanti. E questo coinvolge la ricerca a tutti i livelli (medico, ambientale, informazione...), e coinvolge sia il ricercatore che lavora nello scantinato di un Università, sia i premi Nobel come Carlo Rubbia.

2007-02-05 23:05:08 · answer #6 · answered by Ramiel 4 · 0 0

Queste tematiche me le sono poste spesso, le risposte spesso sono che le ricerche continuano ma non arivano a mete precise... allora io rispondo: se ci sono state tante invenzioni in periodi cosí brevi, perché alcune malattie restano incurabili e non si trovano ufficialmente fornti energetiche alternative? Il problema é che la gente é diventata talmente buonista da credere che il governo agisca solo per il bene del popolo, rifiutandosi di riflettere che se dovessimo realmente diventare autonomi (come lo stavamo diventando 80 anni fa) il potere di alcuni stati prepotenti non sarebbe poi più tanto potente … Lo stesso vale per le medicine e le malattie, alcune vengono debellate, mentre su altre c’é un vero e proprio mercato, sembra alquanto macabro, ma proprio come il mercato del petrolio, ha degli immensi profitti per le multinazionali.
Trsite ma vero e dificile da credere.

2007-02-05 22:19:32 · answer #7 · answered by Laura C '81 6 · 1 1

e chi le paga dopo???

2007-02-05 23:23:34 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 2

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