A mio avviso sicuramente gli alti livelli gerarchici del partito fascista e dell'esercito sapevano abbastanza bene la realtà dei campi di concentramento... Già prima della conquista nazista dell'Italia c'erano treni carichi di ebrei che partivano per i campi di concentramento...
Poi man mano che si scendeva nella gerarchia del partito dell'esercito man mano la realtà veniva "oscurata", manca informazioni...
Sicuramente tra l'opinione pubblica c'era un vago "sentito dire" su quello che avveniva nei campi di concentramento, ma nulla di più... I mezzi di comunicazione erano controllati dal regime...
Le decisioni del 25 luglio e dell'8 settembre sicuramente non furono dovute alla conoscenza della politica di sterminio... Tieni conto che con la pubblicazione del Manifesto della razza l'Italia fascista si è resa co-responsabile di tale politica di sterminio, in Italia ci furono anche dei campi di concentramento sicuramente meno immensi e con carattere più provvisorio rispetto a quelli del Terzo Reich... (Ne resta uno se non sbaglio vicino a Trieste)
Le decisioni del 25/7 e dell'8/9 furono prese della consapevolenza che la politica di Mussolini aveva portato danni e aveva messo in pericolo il futuro stesso del partito fascista (---> decisione del 25/7) e che l'Italia ormai aveva perso la guerra e non poteva più sopportare il peso della guerra (---> decisione dell'8/9)...
Bye
2007-02-05 02:33:55
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ovvio che lo sapevano!!Hanno fatto anche le leggi razziali!Il 25 luglio e l'8 settembre non c'entrano nulla!!La causa principale era far fuori Mussolini e cercare di salvarsi il *******!!Infatti l'8 settembre i savoiardi (bella stirpe che ha le propaggini nella cronaca recente) sono scappati come codardi lasciando il paese nel disastro e nella confusione più totale...
2007-02-06 00:40:43
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answer #2
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answered by coco 5
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Tutti sospettavano qualcosa, nessuno ha creduto a quei pochi che raccontavano cosa succedeva.
I Lager tedeschi sono stati uno dei segreti meglio custoditi della seconda guerra mondiale. I tedeschi si avvalevano di una propaganda mirata: avevano costruito dei campi di transito dove si svolgeva una vita all' apparenza normale. Filmati dove si vedevano gli ebrei fare una vita apprentemente normale erano diffusi dai cinegiornali. In alcuni casi facevano scrivere dai prigionieri cartoline illustrate ai parenti all' estero subito prima delle esecuzioni.
Invece i campi di sterminio come auschwitz erano coperti dal segreto piu' assoluto una fascia di 50 Km attorno era sotto il controllo assoluto delle SS
Nonostante i 6 milioni di ebrei passati per i lager solo circa 600 riuscirono ad evadere di questi i 2/3 furono ripresi ed uccisi. Solo nel luglio del 1944 due evasi da auschwitz riuscirono a riparare in svizzera e a raccontare cosa succedeva, ma le dimensioni dello sterminio non furono credute dagli alleati e nonostante le richieste del consiglio ebraico di Ginevra non bombardarono le linee ferroviarie, o i forni crematori come era stato richiesto
All epoca nessuno era in grado di concepire che qualcuno potesse anche solo pensare di usare sistemi di sterminio di massa. L'organizzazione necessaria a spostare, internare, e sterminare milioni di persone facevano sembrare la cosa impossibile
Se gli stessi ebrei non erano a conoscenza delle dimensioni dello sterminio fino al 1944 probabilmente non ne era a completa conoscenza neanche il governo fascista nel 1943 anche se l'Italia nei balcani aveva costruito i suoi campi di concentramento per internare in condizioni disumane uomini donne e bambini di origine slava.
2007-02-05 20:03:56
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answer #3
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answered by dottor K 7
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il nazismo era menzognero anche con gli alleati rappresentavano una realta nei lager che non era quella reale, erano sì campi di concentramento ma come ce n'erano in tutto il mondo e ciò credevano anche gli organismi internazionali solo a fine guerra uscirono gli orrori dei lager nazisti. si arrivò all' 8 settembre 43 perchè si temeva di perdere una guerra nata sbagliatae si cercò di cambiare strategia un pò come quando si cambia la'llenatore per non venire retrocessi. l'italia aveva campi di concentramento ma non erano così barbari come quelli austro germanici
2007-02-05 01:03:42
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answer #4
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answered by kirk 73 3
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Nel '43 lo sapevano pochissime persone del partito , delle SS e della Gestapo. Il resto si beveva la Propaganda di Goebbels. Dubito fortemente che la notizia fosse trapelata al governo ITA, della "opinione publica" non ne parliamo, non esisteva nemmeno.
2007-02-07 06:50:57
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answer #5
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answered by LupoSolitario 4
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Pochissimi sapevano i dettagli, tutti però sapevano cosa capitava in linea di amssima a chi era ebreo: escluso dalla vita civile, perseguitato, cacciato e infine la sparizione nel nulla. Molti potevano sospettare, ma come sempre, in certe cose è meglio non immischiarsene finché si può, finché non sei tu a venire colpito direttamente, è la perenne vigliaccheria umana che permette di sopravvivere e tirare avanti. Questo non c'entra nulla con quanto accadde l'8 settembre. Quella fu solo una decisione politica dovuta al fatto che gli alleati erano sbarcati in Sicilia e l'esercito non sarebbe più riusciti a fermarli: la guerra era persa, la gente era stufa, ormai si poteva al massimo tentare di evitare i danni peggiori. E invece la perenne incapacità organizzativa dei capi, come sempre in Italia, ci tirò addosso guai ancora maggiori.
2007-02-06 05:28:15
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answer #6
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answered by etcetera 7
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La gente sapeva che quando catturavano gli ebrei non li mandavano certo in vacanza...da qui a dire che sapevano dei campi di sterminio è un'altra cosa. Certo che il governo fascista lo sapeva. Lo sapevano anche gli Usa e la Gran Bretagna, è documentato.
2007-02-05 04:23:19
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answer #7
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answered by Salvatore P 1
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La gente non sapeva un bel niente, c' era la censura.La gente comune sapeva solo quello che accadeva sulla propia pelle cioè l' idiozia della entrata in guerra, per le restrizioni alimentari e per la mancanza di carburante e di tutte le altre mancanze. Probabilmente senza l 'entrata in guerra ( e se faceva come nel 1915 quando era pacifista e socialista) moriva nel propio letto. Ancora adesso entrare in guerra per motivi diversi dalla difesa è una idiozia.
2007-02-05 01:30:38
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answer #8
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answered by super_cicky 6
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Il governo fascista non credo sapesse, non tutto almeno.
Di sicuro si sapeva che c'erano i campi di lavoro, ma quello che succedeva realmente probabilmente no.
L'opinione pubblica italana non sapeva proprio niente, e non ne aveva motivi; tutti quelli che partivano non tornavano certo per raccontare.
Le decisioni del 25 luglio non hanno niente a che vedere con i campi di sterminio, ma proprio niente. Si trattò dell'andamento della guerra (vi era un cedimento su tutti i fronti dell'intero Asse) e dell'insostenibilità degli accordi presi dal regime.
L'intendimento dell'ordine del giorno Grandi non era liberare il mondo dal nazismo, ma liberare l'Italai fascista da Mussolini (rimando fascisti comunque). Nel mese successivo poi ci fu la definitiva rottura e il becero fuggi fuggi generale di politici, militari e monarchia. Purtroppo non si rifugiarono a Hiroshima ...
2007-02-05 00:38:36
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answer #9
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answered by nicodemo 3
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secondo me la politica sapeva. L'opinione pubblica, al contrario, sicuramente non sapeva. Considera che sia gli Americani che i Russi rimasero scioccati quando si trovarono di fronte ai campi di sterminio. Penso pertanto non fu certo la conoscenza di questa vergogna ad accelerare la fine della guerra.
ciao
2007-02-05 00:22:06
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answer #10
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answered by la piccoletta 3
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