tutto sommato si... aveva le sue idee... giuste o sbagliate che siano... e ha avuto il coraggio di lottare per loro fino alla fine... purtroppo le guerre per la libertà nn esistono.... forse è morto per nulla...ma se ci fossero più persone come lui.... forse riusciremmo davvero a cambiarlo questo mondo.....
2007-01-30 10:01:04
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answer #1
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answered by riky_file 6
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io sono cresciuta con il personaggio di che guevara sempre presente...perchè mio padre lo adora e fin da piccola mi ci ha fatto una testa così...mi ha raccontato vita morte e miracoli, ho videocassette, libri, film, quadri, foto, in giro per tutta la casa...e neanche un crocefisso...ma non mi è mai stato presentato per le sue idee politiche...e credo che tutti quelli che associano che guevara= comunista sbaglino di grosso...era una persona meravigliosa per le sue idee, per i suoi gesti....provate a leggervi i diari della motocicletta.....capirete molte cose che la massa di gentaglia che parla di lui non conosce... diciamo che principalmente lui era un medico..e come tale amava le persone tanto da morire per loro....
2007-01-31 04:51:44
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answer #2
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answered by cicebea2002 3
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Credo che fosse una persona con un forte senso della giustizia, che ha passato la vita a combattere per eliminare i privilegi di pochi contro intere popolazioni, un alto ideale e una grande sensibilità.
Eroe no, quelli li inventa chi comanda per lenire la rabbia e il dolore di chi manda un figlio in guerra e lo vede tornare in una cassa da morto. Guevara era un uomo libero.
2007-01-30 18:06:02
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answer #3
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answered by Sabrina23 7
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Assolutamente sì, perchè ha portato avanti la sua causa fino alla morte per il bene comune, e ha dedicato la vita intera a quella causa. Hasta siempre comandante!
2007-01-31 05:58:27
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answer #4
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answered by cleopatra 6
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Allego qst documento che ho copiato e incollato da un altro utente di answer qualche mese fa.
Come tutti gli eroi, il Che combatte contro il mostro che affama e inghiotte la povera gente, compie imprese meravigliose che suscitano stupore e ammirazione, rinuncia, in nome di una giusta causa, alla tranquillità, per affrontare sacrifici e pericoli, acquista via via una saggezza, una nobiltà e una forza d'animo che lo fanno apparire come un profeta e una guida.
È possibile ravvisare delle costanti antropologiche negli eroi, ma è certo che questi nel tempo hanno assunto spesso caratteristiche diverse. Il Che, ad esempio, non è un eroe classico perché non ha parentele con antenati divini.
Non è un eroe medievale perché non è fedele ad un re. Non è un eroe romantico perché la sua vita non è basata solo sullo spirito. Non è un eroe moderno perché la sua azione non si fonda sul sapere. È un eroe storico perché ha compiuto imprese documentate dagli uomini. È un eroe naturale perché simboleggia il sole che lotta contro l'oscurità. È un eroe morale perché rappresenta la lotta dell'uomo contro se stesso. È un eroe universale perché non lotta per la patria, ma per l'umanità. È un eroe tragico perché la sua nobiltà d'animo e i suoi ideali puri lo conducono ad una morte prematura. [...]
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Sul piano dell'etica, il Che somiglia più ad un santo che ad un eroe. Nessun altro individuo è riuscito ad incarnare in modo così completo ed esemplare la mentalità e la sensibilità dell'uomo cristiano. Egli appare come una figura ideale, modello di virtù superiori, emblema dell'amore disinteressato per l'umanità. [...]
La sua figura crea gravi conflitti alle coscienze lacerate e inaridite dei suoi contemporanei, dai quali è nel contempo temuto e amato. Temuto perché rimprovera loro di vivere in un modo innaturale e perché mette in discussione l'ordine delle cose; amato perché combatte quelle norme che snaturano l'essere e mette in luce valori essenzialmente umani.
Il rivoluzionario argentino è un eroe epico e tragico, un esempio di speranza e di sconfitta. Il Che che, insieme alla sua gloriosa colonna ribelle, sconfigge i soldati di Batista a Santa Clara e che poco dopo arriva come un liberatore all'Avana, è un eroe epico. È tale perché i suoi ideali non sono legati alla morte, ma alla vita, perché dopo un lungo isolamento sulle montagne, ritorna nella società dove porta un soffio di fiducia e di felicità, perché al suo nome e a quello di altri compagni sono legate imprese eroiche e leggendarie, perché la rivoluzione cubana ha segnato un'epoca e si iscrive nella memoria storica come un evento grandioso.
Il Che, isolato e braccato dai soldati di Barrientos nella foresta boliviana e colpito a morte nella scuola di Higueras, è un eroe tragico. È tale perché la sua vita è contrassegnata da un crescendo di sofferenze, perché consapevolmente va incontro al suo destino, perché insieme a lui muoiono i grandi ideali per cui si era battuto, perché la sua è una nobile morte. [...]
2007-01-30 19:00:22
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answer #5
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answered by Anonymous
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Definire mercenario il CHE dimostra ignoranza culturale, pressapochismo e disinformazione.
Concordo con la definizione di eroe data: il CHE non è un eroe di quelli patologici, tipo quello che disse "così muore un italiano".
Il CHE è un simbolo reale, idealistico e utopistico se volete..ma è un grande.
Concordo con Sabrina e con Andromeda, in pieno
2007-02-01 10:13:26
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answer #6
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answered by silvia*** 5
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Sai... a me piace definirlo un uomo...
2007-01-30 18:09:40
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answer #7
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answered by Heart of Darkness 6
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la mia risposta te l'hanno già data cicebea e andromeda, quel testo è tratto da un libro che ho letto pure io, bellissimo.
2007-01-31 09:19:02
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answer #8
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answered by Malefica Aleun 6
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Assolutamente un eroe scevro da ogni macchia e per me ha in carnato più d'ogni altro l'idea comunista nella sua versione pura.
2007-01-31 07:21:33
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answer #9
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answered by Kurn 3
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una cosa lo è stato: COERENTE fino alla morte!
per me si, perchè non ha mai girato le spalle alla sua causa ed al suo popolo!
2007-01-30 18:12:14
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answer #10
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answered by koccynellina 6
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