Il "vuoto" di energia
Chiamiamo "stanchezza energetica" il particolare tipo di stanchezza affrontata dalla medicina tradizionale cinese. In Cina l’astenia è chiamata Xu Lao, dove Xu indica vuoto o esaurimento e Lao invece propriamente astenia. La stanchezza quindi per la medicina tradizionale cinese è dovuta a un "vuoto", cioè a un’energia che si è consumata. Vediamo allora quali possono essere le cause degli esaurimenti energetici.
La costituzione debole. La costituzione di una persona è determinata da numerosi fattori: la salute dei genitori in generale e la loro età al momento del concepimento, le condizioni della gravidanza della madre, lo sviluppo psicosomatico durante l’infanzia e le malattie in quel periodo.
E’ possibile d’altro canto individuare debolezze costituzionali inerenti specifici organi riferendosi a problemi avuti nei primi dieci anni di vita. Per il cuore un sonno disturbato e nervosismo; ai polmoni, soprattutto quando si è rilevata una particolare sensibilità al freddo e frequenti malattie respiratorie insieme con pallore cutaneo e voce spesso debole; per la milza e lo stomaco, invece, debolezza muscolare, facile stanchezza con mancanza d’appetito e colorito del viso tendente al giallastro; al fegato, poi, nel caso di numerosi mal di testa e difetti visivi come la miopia; per i reni infine l’enuresi notturna, paure immotivate, sviluppo osseo carente.
Il lavoro eccessivo. Un giusto equilibrio tra riposo e lavoro è fondamentale per mantenersi in salute e parecchie situazioni di stanchezza cronica sono semplicemente causate da un’eccessiva attività lavorativa. Ebbene, per i cinesi il superlavoro consuma energia in generale e quando questa si è esaurita, il corpo attinge alle "riserve" energetiche depositate nei reni. Da ciò può conseguire un vuoto dell’energia renale che aggrava in modo considerevole l’astenia. L’energia di questi organi può essere peraltro "svuotata" anche indirettamente, soprattutto quando si lavora in piedi per molte ore al giorno oppure quando si sforza la mente per lungo tempo.
Dieta. Alimentarsi in modo errato è una delle cause più importanti per la rigenerazione dell’energia, cioè lo stomaco con la milza. Questi possono svuotarsi di energia non solo per le note cattive abitudini (come mangiare in fretta, "saltare" i pasti, fare spuntini stando in piedi, tornare subito al lavoro dopo pranzo), ma anche per il consumo eccessivo di cibi freddi - crudi o dal sapore prevalentemente "agro - acido", come aceto, yogurt, mele verdi, pompelmi, arance, sottaceti, pomodori, pane integrale, spinaci, fermenti lattici.
Il parto. Subito dopo il parto, la donna è ovviamente provata per il grande consumo di energie in generale e per le perdite di sangue. L’energia del fegato si trova così in una situazione momentanea di vuoto; per i cinesi è questa la causa delle frequenti depressioni post - parto. Se non si attuano le dovute precauzioni alimentari e non ci si riposa adeguatamente (questo vale in egual misura anche dopo un aborto) il "vuoto" di fegato permane e i sintomi saranno: grande stanchezza, crampi, visione offuscata, tendenza ad allarmarsi facilmente, formicolii agli arti, unghie fragili, capelli secchi.
La psiche. Nell’antica medicina cinese ogni organo viene considerato depositario di un’energia non solo funzionale, ma anche psichica. Così la paura appartiene al rene, la gioia al cuore, la rabbia al fegato, le rimuginazioni mentali allo stomaco, la tristezza ai polmoni. Ebbene, gli eccessi, e così i lunghi periodi di situazioni psicologiche non esternate ma trattenute, sono in generale per i medici cinesi cause importanti di malattia. In particolare due sono gli stati emotivi considerati causa diretta di astenia:
le rimuginazioni ossessive, le preoccupazioni, gli stress e gli eccessivi lavori intellettuali; questi indeboliscono l’energia di stomaco e milza, che così non possono assimilare e distribuire efficacemente le sostanze nutrienti alimentari. I sintomi in questo caso sono, insieme alla stanchezza, pallore, inappetenza, desiderio continuo di coricarsi, lievi palpitazioni, nausea, diarrea, poco desiderio di parlare.
la paura e l’angoscia caratterizzanti la sindrome ansiosa; in questo caso si produce via via nel tempo una diminuzione dell’energia renale, con il caratteristico "blocco" della volontà, energia psichica caratterizzante i reni. I sintomi che accompagnano l’astenia sono dolori lombari, vertigini, acufeni ("fischi" alle orecchie) bocca secca, continui risvegli notturni, diminuzione della memoria.
Le regole d’oro per essere sempre in piena forma
CHE COSA SI’ E CHE COSA NO
rispettare orari di lavoro ragionevoli e concedersi più volte, nell’arco della giornata, brevi pause per "staccare" con la mente e con il corpo;
evitare l’inattività, perché paradossalmente essa provoca stanchezza, mentre è molto utile praticare sport;
coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana;
coricarsi e svegliarsi sempre alla stessa ora, senza variare gli orari durante la settimana;
il pasto serale sia leggero, per consentire un buon riposo evitando di bere alcolici soprattutto dopo cena;
tè, caffè, fumo, cioccolata contengono sostanze "eccitanti" ma controproducenti perché il loro effetto è di breve durata e non cura la stanchezza;
isolarsi davanti alla TV non aiuta a svuotare la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni; meglio uscire con gli amici, comunicare con i propri familiari, giocare con i figli;
"hobby" gratificanti e momenti di autentica libertà aiutano a evitare la stanchezza;
agire di fretta affatica: meglio risolvere i problemi uno alla volta;
fare con piacere, non per dovere, quel che si fa. Anche nella vita di coppia concedetevi autentici momenti affettivi e non accettate come forzature i "doveri coniugali": la "stanchezza sessuale" potrebbe essere dietro l’angolo;
a tavola aumentate il consumo di cereali integrali, vegetali a foglia verde, limoni, noci, miele.
OLIGOTERAPIA
La cura con gli elementi minerali è molto utile quando la stanchezza è provocata dai cambi di stagione:
assumere manganese - cobalto a giorni alterni se invece la stanchezza si presenta al mattino e il sonno è disturbato;
assumere zinco - nichel - cobalto quando l’astenia si presenta più volte durante la giornata, alternata a momenti in cui si sta bene e accompagnata da senso di sfinimento, testa vuota e fame improvvisa;
zinco e rame è l’associazione di oligoelementi più utile da assumere a giorni alterni per due settimane, quando la stanchezza non ha un orario fisso e si associa a disturbi sessuali.
OMEOPATIA
Per stabilire la terapia, il medico omeopata deve sapere l’orario in cui la stanchezza si presenta, i fattori climatici ed emotivi che la migliorano o la peggiorano, che cosa la stanchezza impedisce di fare.
"l’arsenicum album" è il rimedio per chi avverte stanchezza la mattina soprattutto se accompagnata da ansia e angoscia e migliorata dal caldo e dal movimento;
la "brionia" è il rimedio per le stanchezze che insorgono la mattina e sono migliorate dal fresco e dall’immobilità;
il "natrum muriaticum" è utile alle persone con stanchezza serale accompagnata alla necessità di "essere lasciati in pace" e alla difficoltà di addormentarsi perché la mente è assediata dai pensieri;
la "sulfur" cura la stanchezza pomeridiana, spesso descritta come "fiacca" e associata spesso a una sensazione di vuoto allo stomaco che migliora all’aria fresca e peggiora con il caldo.
FITOTERAPIA
Rosmarino, alloro, salvia sono alcune erbe aromatiche che la tradizione erboristica spesso indica come efficaci rimedi antistanchezza in generale. Ma vediamo di seguito alcune erbe più specifiche per i vari tipi di stanchezza:
eleuterococco: adatta alla stanchezza da "stress" fisici e mentali, caratterizzati da svogliatezza e da lieve stato depressivo. E’ la pianta più usata per le sue proprietà toniche, riequilibranti l’umore e calmanti nei casi di stanchezza con ansia;
assenzio: potente e stimolante dell’organismo e dell’appetito, capace di aiutare le stanchezze dovute a deperimento dopo malattie. E’ una pianta da usare con cautela per pochi giorni e con dosaggi decisi dal medico;
ginseng: ormai famosa pianta nota in tutto il mondo come ottimo tonico del corpo. Stimola il sistema nervoso, aumenta il rendimento fisico e intellettuale, migliora l’attenzione, diminuisce la sensazione di fatica. Contrariamente a quanto si crede questa, per i cinesi, "radice della vita" ha una certa tossicità in caso di abuso (può aumentare la pressione arteriosa) per cui se ne raccomanda l’assunzione per "cicli" di due - tre settimane;
fieno greco: ottimo ricostituente per le stanchezze date da malattie infettive, nelle magrezze o in tutte le astenie accompagnate da diminuzione dell’appetito.
in bocca al lupo :-) ;-)
2007-02-01 00:35:20
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answer #1
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answered by Anonymous
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