In molte medicine alternative si può trovare un’efficace terapia dell’ansia e con alcune è anche possibile attuare una disintossicazione graduale dall’abuso e dalla cronica assunzione dei farmaci ansiolitici. Tra queste la medicina tradizionale cinese attraverso l’agopuntura, le erbe, l’omeopatia, l’uso dei fiori di Bach, sono sicuramente quelle che annoverano i maggiori successi.
Medicina tradizionale cinese - Agopuntura
Una delle affermazioni più affascinanti (supportata da una storia clinica di migliaia di anni e tuttora attuale) è che a ogni organo del corpo umano corrisponde un "contenuto psichico", o meglio, "dentro gli organi sono depositate energie anche mentali". Secondo i cinesi nel cuore, per esempio, c’è l’energia mentale vera e propria, nello stomaco e nella milza si conserva il pensiero, nel polmone alberga l’intuizione, nel rene si dà vita alla volontà, nel fegato sta la forza di decisione.
Le emozioni trovano collocazione nello stesso modo tanto che per la medicina cinese un’emozione influenza (e viceversa) un organo corrispondente, cioè: il cuore sente la gioia, il rene la paura, il fegato la collera, il polmone la tristezza e l’inquietudine, lo stomaco e la milza la rimuginazione e le "idee fisse". Ebbene le sindromi ansiose nascono da disequilibri energetici, tossicità, mal funzionamento degli organi che danneggiano l’energia mentale rispettiva (per esempio, un fegato intossicato diminuisce la forza delle decisioni, oppure i reni affaticati incrinano la volontà, e così via). Anche gli eccessi di emozioni portano a lungo andare (a volte in modo acuto) a un "consumo" dell’energia degli organi corrispondenti tanto che i vari sintomi ansiosi possono essere associati appunto a quelli, con la rispettiva emozione considerata in questo caso "nociva".
Ecco allora l’angoscia, l’indecisione, la stanchezza, nascere dall’energia renale indebolita dalla paura; la "testa vuota", la mancanza di coraggio, l’indecisione riferiti tutti a un fegato mal funzionante danneggiato dalla collera; l’incapacità a riflettere, la perdita di memoria, causate da stomaco, milza, pancreas, "svuotati" dalle idee fisse, dalle rimuginazioni continue. La terapia conseguente viene effettuata da medici esperti in agopuntura poiché con questo metodo è possibile agire riequilibrando gli organi interessati, disperdere i sovraccarichi energetici, calmare la mente, tranquillizzare in generale tutto il corpo.
Omeopatia
Molti sono i rimedi omeopatici (circa 180) capaci di agire con efficacia sull’ansia. Tuttavia devono essere utilizzati dopo un’attenta valutazione medica poiché l’omeopatia cerca di "curare" l’intera persona piuttosto che i sintomi di una singola malattia.
Aconitum napollus è il rimedio per il "terrore" ansioso, dell’angoscia improvvisa caratterizzata dalla paura di morire, dell’agitazione che porta la persona a muoversi continuamente per tentare di "scaricare" la tensione, dell’ansia che compare anche a notte fonda.
Arsenicum album è efficace in chi è pieno di sensi di colpa e continua ad avere idee ossessive. Il rimedio è elettivo soprattutto per le persone ansiose con una personalità di fondo caratterizzata dall’essere scrupolosi, ordinati, "controllati" ma estremamente contrariabili, attenti ai particolari, a quelle persone alle quali "non sfugge nulla" che sia fuori posto.
Argentum nitricum, adatto alla cosiddetta ansia da fretta cioè a quella tensione incontenibile che pervade alcuni individui sempre timorosi di essere in ritardo. Queste sono persone che fanno tutto in fretta e che desiderano di avere già finito quello che stanno facendo.
Calcarea cargonica rimedio per chi ha paura di tutto e del fatto che gli altri si rendano conto del suo stato. Queste persone in genere nascondono la propria paura - ansia apparendo ciò che non sono cioè decisi, "duri" e tenaci.
Fiori di Bach
I rimedi di Bach sono molto noti e usati in Inghilterra (in quel Paese sono mutuabili) e solo da pochi anni vengono studiati e prescritti anche in Italia. Questo metodo terapeutico si basa sul fatto che non importa quali siano i sintomi presentati da una persona ammalata perché vi è sempre uno squilibrio psichico preesistente alla malattia. Edward Bach (medico vissuto agli inizi del secolo) studiò migliaia di ammalati giungendo alla conclusione che non bisogna curare la malattia ma la persona; che in ogni individuo occorre individuare l’esatta natura dei sintomi psicologico - emotivi che accompagnano la malattia; che nell’organismo umano (inteso come psiche e corpo indissolubilmente uniti) vi è una "forza vitale" o "forza guaritrice" naturale che sempre occorre stimolare; che esistono 38 condizioni psicologiche particolari di base espressioni delle diverse personalità che, combinate tra loro, individuano un grande numero di vari "atteggiamenti mentali".
Il dottor Bach sperimentò molti rimedi tratti dai fiori delle piante ("è nel fiore la forza vitale") scoprendone infine appunto 38 adatti a modificare gli atteggiamenti mentali negativi, stimolando via via quelli positivi e quella forza di guarigione sopraddetta. I rimedi di Bach frequentemente utilizzati per l’ansia sono tre:
Agrimony, o eupatoria, è la pianta che aiuta chi è apparentemente allegro, gioviale, ma che in realtà, dietro questa maschera di benessere, nasconde tormenti mentali, preoccupazioni, inquietudine, paura del futuro, delle malattie, della solitudine. Agrimony stimola la parte positiva che alberga in queste persone e cioè il buonumore, la calma, la cordialità, l’ottimismo, il senso di equilibrio e di pace
Aspen, o pioppo tremolo, adatto alle persone che hanno paura senza sapere perché e che vivono in uno stato d’animo d’apprensione continua con una tensione e un "tremolio" interiore come in perenne attesa di qualcosa di terribile che deve succedere. Aspen svela il potenziale positivo, incrementando il coraggio e la capacità di affrontare la vita senza paura
Rock rose, o eliantemo è il rimedio contro il panico, il terrore, l’emergenza, dove tutto sembra impedire ogni capacità di reazione. Le persone con crisi di panico spesso restano bloccate in una sorta di disorientamento in cui non si vedono vie di uscita e rock rose è il rimedio che "sblocca" stimolando nel contempo la forza di reazione.
Le regole per stare bene
Qui di seguito sono riassunti i metodi più semplici ma anche efficaci seguendo i quali ci si può sentire subito decisamente meglio
Durante una crisi assumere subito e poi più volte ogni quindici minuti quattro gocce direttamente sulla lingua di Rescue Remedy (propriamente "rimedio di pronto soccorso"), composto di erbe della "floriterapia" del dottor Bach.
Bere due o tre bicchieri d’acqua minerale non gasata lentamente: così si aumenta l’eliminazione di tossine epatiche e intestinali interferenti negativamente sull’ansia.
Poiché la crisi molto spesso è caratterizzata da respiro affannoso, da sensazione di "mancanza d’aria", è molto utile imparare a eseguire nei momenti critici il seguente esercizio: mentre si è seduti oppure in piedi con la schiena contro una parete o con le braccia abbandonate lungo il corpo, inspirare profondamente l’aria con il naso ed espirare rumorosamente subito dopo lasciando "cadere" le spalle e la testa. Respirare ancora nello stesso modo e aprire le mani mentre "si butta fuori" l’aria, inspirare quindi di nuovo e questa volta trattenere il respiro contando fino a cinque prima di espirare a bocca aperta con la mandibola rilassata ripetendo quest’ultimo tipo di respirazione per cinque volte.
Una variante di questo esercizio: ad occhi chiusi, dopo le respirazioni descritte, richiamare alla mente un "pensiero positivo" o un’immagine derivante da un’esperienza passata piacevole, "orientando" il più possibile l’attenzione su questa.
Sempre come rimedio di pronto intervento è di grande aiuto massaggiare alcuni punti del proprio corpo indicati nella medicina tradizionale cinese. In mezzo al palmo delle mani, con il pollice della mano destra massaggiare profondamente con movimento circolare per circa due minuti in mezzo al palmo della mano sinistra ed eseguire poi il massaggio sulla mano destra. Con l’indice di una mano premere con discreta forza per cinque minuti il punto che si trova tra le due sopracciglia all’inizio del naso; lo stesso massaggio si può fare nel punto che si trova due centimetri circa dietro l’orecchio, subito sotto la testa e a lato della colonna vertebrale nel tratto cervicale; abbassando la testa sul torace premere con i pollici di entrambe le mani i due punti per cinque minuti circa.
Nella propria casa, un altro metodo antiansia è il pediluvio: stando comodamente seduti su una poltrona immergere entrambi i piedi nudi in una bacinella d’acqua tiepida o calda per circa quindici minuti. Variante: fare un bagno caldo. Nell’acqua si possono sciogliere sostanze rilassanti come il tiglio o la melissa; ci si immerga il più possibile avvertendo via via come il corpo si scarica delle tensioni grazie al galleggiamento e al calore. Soprattutto nei periodi in cui non ci sono crisi acute ma una persistente sorta di tensione ansiosa continua è raccomandabile apprendere una tecnica di rilassamento da ripetere giornalmente anche per pochi minuti (distensione immaginativa di Parietti, training autogeno di Schulz, metodo di Jacobson).
L’ansia si può curare con le erbe. E più utilizzate sono la valeriana officinalis, la rauwolfia serpentina, la menta piperita, la tilia tomentosa, la sequoia gigantea. E’ molto efficace, soprattutto quando l’ansia compare con una tachicardia improvvisa, il biancospino.
L’oligoterapia (cura con i minerali) consiglia per lo stato ansioso di assumere manganese - cobalto una volta al giorno per tre settimane proseguendo poi due - tre volte alla settimana. Sempre rispettando il principio di "riequilibrio" del corpo più che la risoluzione immediata del sintomo, esiste poi un esame chiamato "mineralogramma" che consente analizzando un piccolo ciuffo di capelli, di svelare carenza o intossicazioni di minerali nell’organismo. La terapia conseguente è il reintegro o l’eliminazione dalla dieta dei minerali in difetto o in eccesso.
Evitare caffè, tè, cioccolata, cacao, coca-cola e droghe eccitanti come zafferano, pepe, curry. Anche in questo caso esiste per curare l’ansia un esame "bioelettronico", non invasivo e chiamato Vega test, attraverso il quale si possono individuare classi di alimenti (lieviti, latte e derivati, cereali) che spesso favoriscono le reattività ansiose e che perciò vengono eliminati dalla dieta.
La cromoterapia, cioè la terapia con i colori, consiglia alle persone ansiose che sono tese e soffrono anche d’insonnia, di scegliere vestiti e oggetti di colore blu perché questo colore ha la proprietà di "rasserenare" la mente. Per chi diventa ansioso quando avverte la sensazione di "non farcela" ad affrontare le varie responsabilità della vita il colore indicato è l’arancio, perché esso stimola il coraggio, la creatività, i pensieri positivi.
L’aromaterapia infine, cioè la cura con i profumi, indica come efficaci antiansia in primo luogo la lavanda, riequilibrante nervoso, la camomilla. Inoltre l’arancio dolce ha un effetto rasserenante mentre l’anice stimola l’ottimismo. Basta annusare per qualche minuto più volte nella giornata un fazzoletto imbevuto con qualche goccia di questi profumi oppure farlo quando si avvertono i primi sintomi di uno stato ansioso acuto.
La psicanalisi e altre "psicoterapie" insegnano a non avere paura dell’ansia, a uscire dallo stato ansioso "incanalandolo" in attività fisiche e mentali creative, a trasformare la tensione mentale in "pensiero positivo".
;-) :-)
2007-01-28 04:32:46
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answer #1
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answered by Anonymous
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