Il Pap test (o citologia cervicovaginale) è un esame citologico che indaga le alterazioni delle cellule del collo dell'utero.
Il suo nome deriva dal medico greco-americano Georgios Papanicolaou (1883-1962), il padre della citopatologia, che sviluppò questo test per la diagnosi rapida dei tumori del collo dell'utero. Da allora il Pap test è rimasto pressoché invariato, e solo in anni recenti è stato aggiornato con lo sviluppo della citologia in fase liquida.
Il Pap test è un test di screening, la cui funzione principale é quella di individuare nella popolazione femminile donne a rischio di sviluppare un cancro del collo uterino. Inoltre il Pap test può dare utili indicazioni sull'equilibrio ormonale della donna e permettere il riconoscimento di infezioni batteriche, virali o micotiche.
Per l'esecuzione del Pap test viene prelevata una piccola quantità di cellule del collo dell'utero con una spatolina o una spazzolina cervicale. Nel pap test convenzionale le cellule vengono quindi strisciate su un vetrino per l'esame di laboratorio. Nel pap test in fase liquida una macchina provvede ad allestire un preparato a "strato sottile". Indipendentemente dal tipo di allestimento, le cellule vengono quindi colorate secondo il metodo di Papanicolau ed esaminate al microscopio da un citologo o patologo che provvederà a stilare un referto.
Il referto, sino a ieri numerico, viene oggi comunicato con una sintetica descrizione dello stato delle cellule. In Italia la classificazione consigliata e più frequentemente utilizzata è il Sistema Bethesda 2001 (TBS 2001) che suddivide i risultati del test in:
negativo non evidenza di cellule tumorali
LSIL cellule di lesione squamosa intraepiteliale di basso grado
HSIL cellule di lesione squamosa intraepiteliale di alto grado
AIS cellule ghiandolari sospette per adenocarcinoma in-situ del collo dell'utero
carcinoma cellule sospette per tumore infiltrante
ASC-US cellule squamose abnormi, non ulteriormente classificabili
ASC-H cellule squamose abnormi, non si esclude una HSIL
AGC cellule ghiandolari (endocervicali od endometriali) abnormi, non si può escludere un tumore
Le diverse risposte riflettono diverse probabilità di sviluppare o già presentare un tumore del collo dell'utero. In generale, in caso di test "non negativo" è indicato un approfondimento diagnostico (colposcopia ed eventualmente biopsia) o una ripetizione a breve scadenza del test, eventualmente associata a tecniche biomolecolari come la tipizzazione HPV. In altri casi una ripetizione dell'esame è dovuta semplicemente ad una insufficiente quantità delle cellule prelevate o ad un'infiammazione che può impedire la corretta interpretazione dell'esame.
Il prelievo dev'essere effettuato lontano da rapporti sessuali, dalle mestruazioni, dall'impiego di irrigatori vaginali, ovuli o candelette. L'esame può essere effettuato anche durante la gravidanza. In base alle linee guida europee e della Commissione Oncologica Nazionale, nella fascia di età compresa tra 25 e 65 anni sarebbe opportuno effetturare il test almeno ogni tre anni . Negli Stati Uniti si esegue ogni 12 mesi.
Limiti del Pap test
Il Pap test non è indicato per la individuazione dei tumori dell'endometrio o di altri organi dell'apparato genitale femminile.
Per quanto complessivamente il Pap test si sia dimostrato estremamente efficace nel ridurre la frequenza del cancro invasivo del collo dell'utero, come tutte le tecniche di screening presenta dei limiti intrinseci alla metodica. In particolare la sensibilità del Pap-test viene valutata in circa 60-70%. Questo significa che sono possibili falsi negativi, cioè test negativi nonostante la presenza di un tumore, ma anche falsi positivi, cioè casi in cui il risultato positivo del test non viene confermato da successive indagini.
Pap test e prospettive future
Nel prossimo futuro, il ruolo del pap test nella prevenzione dei tumori del collo uterino è sicuramente destinato a cambiare. La scoperta che la maggior parte dei tumori del collo uterino sono dovuti al virus del papilloma umano (HPV) ha portato allo sviluppo di tecniche diagnostiche biomolecolari caratterizzate da una sensibilità elevata (superiore al 95%) che ne ha fatto prospettare l'utilizzazione come metodica di screening. Ancora discusso è tuttavia il problema della relativa specificità delle tecniche biomolecolari di tipizzazione dell'HPV. L'infezione da HPV è infatti largamente diffusa, ed è evidenziabile anche in molte donne in cui tuttavia lo HPV è solo transitorio e non è destinato a causare lo sviluppo di un tumore.
Particolarmente promettente appare la prospettiva del vaccino per l'HPV, la cui introduzione sul mercato italiano avverrà nel 2007. Negli studi fino ad adesso condotti, il vaccino HPV ha già dimostrato di essere efficace nel prevenire lo sviluppo di tumori del collo uterino. Allo stato attuale i vaccini HPV sono tuttavia rivolti solo ai tipi di virus oncogenico più frequentemente causa di tumore (HPV 16 e 18) mentre non sono ancora inclusi altri tipi di HPV a potenziale oncogenico alto o intermedio, il cui comportamento biologico a seguito dell'introduzione del vaccino non può ancora essere previsto. È inoltre ancora da chiarire la durata dell'immunizzazione garantita dagli attuali vaccini che comunque, fino ad oggi (ottobre 2006), è stata dimostrata essere di almeno 4 anni e mezzo. Infine, anche considerando le possibili strategie di vaccinazione su larga scala (ad es. vaccinazione di tutte le adolescenti ed eventualmente di tutte le donne in età fertile senza infezione HPV in atto), le esperienze già fatte con vaccinazioni di massa lasciano pensare che una effettiva riduzione dell'incidenza dei tumori del collo uterino non sia prevedibile prima di molti anni. Fino a quando l'efficacia e la durata nel tempo del vaccino non sarà dimostrata anche al di fuori degli studi e non sará stato introdotto su larga scala un vaccino per tutti i tipi oncogenici di HPV, è comunque necessario che anche le donne vaccinate continuino a sottoporsi allo screening con il pap-test.
2007-01-23 06:33:42
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answer #1
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answered by pescarina 5
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Ciao
Potresti avvisare il ginecologo o la ginecologa che è la tua prima visita... e vedrai che andrà tutto bene...
Anche se non li avvisi... inizialmente c'è un breve colloquio...
Poi si passerà alla visita... Ricordati sdraiata sulla poltroncina di star tranquilla e non agitarti... e vedrai che non ti farà male... Oltre a controllarti l'apparato sessuale - genitale con un dito o un apparecchio per veder in bianco e nero dentro (mi sfugge il nome), può anche "tastarti" delicatamente il seno per vedere che tu non abbia strane ghiandole (tumori) al seno...
Il pap test serve per "verificare" la presenza o no di eventuali timori alle ovaie... usando la specola per allargare la vagina (non è piacevole) e 2 specie di "coton fioch" ti strusceranno leggermente un po' il collo dell'utero (se non erro) per prelevare un po' di mucosa... sentirai un leggero disturbo... non un dolore... un po' di disturbo si, ma molto breve...
E' possibile anche che dopo sentirai un po' di mal di pancia (può succedere), come è possibile che fuoriesca un po' di sangue... Ma nulla di terribile e atroce...
Te lo ho scritto... per sincerità e così sai... Poi sicuramente il ginecologo o la ginecologa te ne parlerà... Molto spesso si ha paura di ciò che non sai...
Non devi avere assolutamente paura e rilassati... L'importante è che stai rilassata...
Durante il colloquio si ti chiederà se hai avuto rapporti sessuali e quando è stato l'ultimo, se hai usato metodi anticoncezionali...
Tieni conto che lui o lei è tenuto al segreto professionale esistente tra medico e paziente anche se sei minorenne...
Baci
2007-01-23 04:53:18
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answer #2
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answered by Liz F 6
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allora prima cosa andando li quando ti farà sedere nel lettino ti dico di rilassarti se sei molto aggitata è peggio stai tranquilla se si rilassata dura pocchissimo !
2007-01-23 04:41:52
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answer #3
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answered by Anonymous
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allora,se nn sei vergine la visita te la puo'fare,se no no.volgarmente ti infila un dito e sente utero e ovaie,ma nn e'tanto doloroso,se stai rilassata.il pap test consiste nel metterti una specola nella vagina x allargare l'utero e cn un bastoncino lungo tipo cotton fiok ti prelevano un po'di mucosa,anke quello se ti rilassi nn fa tanto male,cmq sn sincera,neanke tanto bene,ciao e in bocca al lupo
2007-01-23 04:46:21
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answer #4
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answered by Anonymous
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Cerca di stare tranquilla.....lo so è più facile dirlo che farlo, non viverla come una violazione ma come un atto di responsabilità verso te stessa. Il pap test non è doloroso, con un cottonfioc solo un pò più lungo prelevano materiale organico dall'utero.
Coraggio meglio questo che una brutta malattia
2007-01-23 04:45:44
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answer #5
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answered by SARA D 3
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davvero..l'importante è ke stai tranquilla e serena..
2007-01-23 04:45:02
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answer #6
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answered by Bisognosa d'aiuto 3
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tranquilla niente di preoccupante...solo un po' imbarazzante.....
2007-01-23 04:44:52
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answer #7
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answered by cart 2
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no cara! non devi avere paura.. è una cosa che hanno fatto in tanti, non ti preoccupare.. nn ti farà male ne dovrai vergognarti! vai lì rilassata!
2007-01-23 04:43:49
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answer #8
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answered by dada_umpa 3
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Stai tranquilla, il pap test consiste nel prelievo di un pò di muco vaginale per analizzarlo..è fastidioso ma non devi preoccuparti...Vai rilassata, è un medico non un maniaco e alla prima visita solitamente ti fanno domande per sapere un pò di te e della tua vita sessuale..
2007-01-23 04:43:01
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answer #9
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answered by Cippina 6
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Io ho fatto il pap test e ti dico che da un pò fastidio, ma niente è questione di un attimo, inoltre devo ripeterlo tra pochi giorni... vai tranquilla queste visite ci vogliano,e andare dal ginecologo è normalissimo, mi stupirei del contrario.PS: se è la prima visita che hai ti chiederà se hai avuto rapporti ovviamente, e anche l'ultimo giorno che hai avuto il ciclo.. etc.. ma non essere imbarazzata ripeto è normalissimo.
2007-01-23 04:42:49
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answer #10
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answered by ☆ 6
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