Ho letto una serie di affermazioni non proprio esatte.
Senza dubbio, le imprese che hanno utilizzato il TFR come fonte di finanziamento "a tasso agevolato", dovranno sostenere maggiori oneri finanziari, dato che dovranno ricorrere al sistema bancario per prendere a prestito risorse finanziarie. D'altro canto il legislatore ha previsto una serie di agevolazioni fiscali che aiutano maggiormente le aziende profittevoli. Può tranquillamente decidere di versare il suo TFR futuro in un fondo pensione (di categoria/negoziale o aperto o PIP). Queste forme previdenziali sono obbligate a tenere separato il patrimonio del fondo dal quello del gestore. In secondo luogo i fondi sono obbligati ad avere al loro interno un comparto "garantito", cioè che fornisca rendimenti in linea con le garanzie previste dalla legge in termini di rivalutazione minima del TFR (attualmente 75%inflazione+1,5%).
Per ogni ulteriore informazione non esiti a contattarmi via email
2007-01-19 03:06:20
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answer #1
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answered by Cader98 2
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Penso che nel lungo periodo l'azienda non subisca grosse perdite. Dovrà gestire le proprie finanze con maggior efficienza e puntando sopratutto all'eccellenza delle proprie attività operative.
Questo perchè (specie per le piccole aziende) le verrà meno un flusso di capitali a basso costo da usare per la gestione del proprio business e per gli investimenti futuri.
Personalmente lascerò il TFR in azienda e quindi essendo la mia azienda con più di 50 dipendenti andrà al fondo INPS.
Queste le mie motivazioni per non aderire alla previdenza integrativa:
- il rendimento dei fondi integrativi non è certa come per il vecchio TFR (75%*inflazione + 1.5%), dipende da come vanno i mercati finanziari, sui quali oggi la speculazione la fa da padrone e le bolle speculative scoppiano una dopo l'altra (L'asia del 97, il fondo LTCM del 99, i tecnologici nel 01, l'immobiliare in usa 06, mi aspetto altri crack del mondo dei derivati).
- se il TFR andrà all'INPS, il meccanismo del rendimento annuo rimarra invariato: 75%*inflazione + 1.5%
- il rendimento del vecchio TFR è certo e garantito, quello dei fondi dipende dai mercati che possono anche subire perdite in certi periodi
- Il vecchio TFR ti viene liquidato tutto al momento della pensione, quello dei fondi solo al 50% del capitale il restante 50% ti viene restituito come rendita mensile, sul cui rendimento nulla si sà, sicuramente non andranno oltre al 2% l'anno di rivalutazione, non sufficiente neanche a coprire l'inflazione.
- Maggior rendimenti sottointendono sempre maggiori rischi, perchè esporre il nostro salario differito a maggiori rischi quando il buon vecchio TFR ti garantisce dall'inflazine fino ad un tasso del 6% l'anno ?
- Se passi ai fondi ora, non puoi tornare più indietro, se lasci in azienda, puoi sempre fare il salto verso i fondi, prendersi un altro anno per rifletterci meglio mi sembra più che accettabile, perchè avere fretta nel decidere ?
Ciao ciao
2007-01-17 18:41:54
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answer #2
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answered by temibileg 4
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Per molte aziende cambierà eccome.
Non per la mia fortunatamente, visto che io da sempre accantono il tfr delle mie impiegate versandolo semestralmente presso un'assicurazione.
Molti imprenditori dovranno sborsare la cifra accantonata, mentre prima la potevano tenere nella cassa dell'azienda o in banca per la necessità e dovevano versarla poi tutta insieme al momento della cessazione.
Per le azienda dai 15 20 dipendenti in su... la differenza si sentirà a parer mio.
2007-01-17 03:36:55
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answer #3
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answered by Anonymous
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SICURAMENTE NON AVRA' NE GUADAGNI NE PERDITE.. ALL'IMPRESA NON CAMBIA NIENTE DOVE TU DECIDI DI DEPOSITARE IL TUO TFR... TE LO DEVE CMQ ACCANTONARE!
2007-01-17 03:13:05
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answer #4
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answered by moni 2
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Il tuo datore di lavoro non avrà conseguenze a livello di costi, ma a livello finanziario. Infatti mentre col vecchio metodo l'azienda accantonava la quota TFR in apposito fondo (quindi a bilancio era un costo ma senza uscita di denaro dalle casse sociali), ora continuerà ad essere costo, ma ci sarà il versamento a favore del fondo pensione.
A lungo termine comunque le differenze si attenueranno perchè comunque anche col vecchio metodo prima o poi il dipendente cessava il rapporto di lavoro e l'esborso finanziario si concentrava tutto in una volta (al termine del rapporto di lavoro stesso)
2007-01-17 03:08:13
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answer #5
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answered by heron 5
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il tfr è formato da percentuali di salario e/o stipendio,sempre
di proprietà del dipendente,lasciato nella disponibilità del
datore di lavoro,che dovrebbe reinvestirlo nell'impresa!
Con la riforma,alcune imprese,forse sarebbero davvero in
difficoltà:prima avevano finanziamenti,sicuri,e senza interessi;
ora,decidendo il lavoratore di accantonarlo come meglio crede,
si troverebbero obbligati a rivolgersi,a canali di prestito diversi,
e,di sicuro,piu' onerosi!
2007-01-17 03:00:04
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answer #6
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answered by rocambole 3
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Il tfr è un fondo basato sull'accantonamento di una cifra annuale (in base alla tua paga) che il datore di lavoro tiene in azienda.
Il datore di lavoro è obbligato alla fine del rapporto di lavoro a darti la liquidazione ma nel frattempo può utilizzarlo come finanziamento (ed è una cifra molto importante).
Io ti consiglierei di tenerlo in ditta, io ho fatto così per 2 motivi:
1.non tolgo soldi che contribuiscono alla crescita della mia ditta
2. i fondi privati non sono abbastanza sicuri e hanno tassi di interesse molto alti.
2007-01-17 02:43:17
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answer #7
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answered by stellina*** 6
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