Da anni sono costretta a prendere una pillola al mattino perchè ho un'ernia iatale con esofagite da reflusso.
Il dosaggio era a scelta fra i 20 milligrammi e i 10.
Tutto bene fino a quando il Ministero non ha preteso che il mio farmaco venisse sostituito con una generico molto meno costoso.
Il nuovo medicinale che prendo ha lo stesso principio però è più forte,cioè 30 e 15 milligrammi.
Stendiamo un velo pietoso su quello da 15, però a rigor di logica,quello da 30 dovrebbe funzionare meglio del mio precedente.
Invece non e così,col medicinale generico sono costretta a prendere anche degli antiacidi perchè lui non copre le 24 ore.
Avete esperienze simili?
E' solo una mia fissazione?
2007-01-15
01:43:57
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16 risposte
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inviata da
Coccoedrilli
5
in
Salute
➔ Salute - Altro
Non faccio niente di testa mia,la mia medicina mi è stata prescritta prima dal gastroenterologo e poi tutte le volte dal medico di base.
2007-01-15
01:54:06 ·
update #1
E' il medico di base che non può più prescrivermela e me ne ha prescritta una simile scelta fra i generici con lo stesso pricipio attivo.
2007-01-15
01:55:23 ·
update #2
Provo a chiarire un paio di cose sui farmaci generici, ma occorre partire dall'inizio, dai farmaci "originali". Una casa farmaceutica che richieda al ministero della salute l'autorizzazione alla produzione e alla immissione in commercio di un NUOVO farmaco(originale, non ancora presente in commercio), deve fornire al ministero tutti i dati scientifici relativi alle sperimentazioni effettuate durante la ricerca che ha portato alla scoperta di quel farmaco, (senza entrare nei dettagli diciamo solo: i dati relativi all' efficacia, tossicità ecc ecc). Se il ministero approva questi dati da l'ok all'immissione in commercio di quel medicinale e, ATTENZIONE: quella casa farmaceutica godrà dell'esclusiva della commercializzazione di quel farmaco per un certo numero di anni, cioè in pratica ottiene il brevetto di quel farmaco.
Quando, trascorsi gli anni, scade il brevetto, qualsiasi altra casa farmaceutica può commercializzare quello stesso farmaco, nasce così il farmaco "generico" o, meglio "equivalente". Però attenzione: anche in questo caso la nuova casa farmaceutica che intenda produrre e distribuire il farmaco generico, deve ricevere l'autorizzazione da parte del ministero della salute, e qui sta la diffrenza!
Infatti per i farmaci "generici" o "equivalenti" il ministero non richiede tutta la documentazione scientifica che invece aveva richiesto alla prima casa farm, quella scopritrice del farmaco, ma richiede soltanto i dati relativi alla BIODISPONIBILITA' del farmaco equivalente. Se la biodisponibilità del farmaco equivalente non si dicosta di più del 20% rispetto al farmaco originale, il ministero da l'ok alla commercializzazione del generico.
Ciò significa che in commercio possono esistere farmaci che hanno si lo stesso principio attivo "racchiuso" nella stessa forma farmaceutica ( compressa, capsula, perla, granulato, sciroppo, supposta, fiala ecc ecc) ma che magari hanno diversa biodisponibilità e pertanto non sono esattamente identici.
La biodisponibilità di un farmaco, in parole poverissime, è la concentrazione di principio attivo che si ritrova nel sangue dopo un dato periodo di tempo. Facendo un esempio(sparo a caso eh!)., è possibile che il farmaco originale "A" raggiunga nel sangue, dopo un'ora la concentrazione di 10 mg/litro, mentre magari il farmaco generico/equivalente "B" raggiunga dopo un'ora la conc di 9mg/litro. Ciò è possibile e può dipendere dagli eccipienti come correttamente ha già detto qualcuno, ma soprattutto dalle modalità di preparazione industriale della forma farmaceutica, per esempio è sufficiente che una compressa sia ottenuta calibrando il macchinario di produzione con una forza di pressione molto elevata per ottenere una compressa che si scioglie più lentamente e che rilascia più lentamente il principio attivo rispetto ad una compressa ottenuta compattandola con più"delicatezza".
Comunque, in entrambi i casi, la quantità TOTALE di principio attivo rilasciata è la stessa(se prendo due compresse di marca diversa di "xyz 100 mg" sempre 100mg di principio attivo alla fine avrò in circolo. Ciò che cambia, o che può cambiare, è la velocità (o meglio la cinetica) di rilascio del principio attivo, cosa chè può determinare picchi massimi di concentrazione in momenti diversi.Secondo alcuni studiosi, se si verifica questo caso, l'efficacia terapeutica è diversa.
Un'altra cosa a cui pochi fanno caso è che in realtà i cosiddetti farmaci generici/equivalenti, sono sempre esistiti e li abbiamo sempre usati! Vi dico solo per esempio che: moment,cibalgina,antalgil,buscfen e altri,sono tutti costituiti dallo stesso principio attivo con lo stesso dosaggio: ibuprofene 200mg! Eppure c'è chi sostiene di trarre giovamento dall'utilizzo della cibalgina e non dal moment o viceversa!
In conclusione, se volete il mio personalissimo parere, fate così : provate sempre sia il farmaco originale che l'equivalente e traetene le vostre conclusioni!
2007-01-15 06:14:04
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answer #1
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answered by Galeno 2
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Il principio attivo è lo stesso, ma possono cambiare gli eccipienti, forse son quelli a darti problemi...
2007-01-15 01:52:03
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answer #2
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answered by Morfeo 3
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Può esserci differenza: nei generici il principio attivo deve essere lo stesso, ma gli eccipienti possono essere diversi. nel tuo caso, è possibile che gli eccipienti del farmaco "di marca" ne rallentino l'assorbimento in modo da farlo durare per 24 ore, quelli del generico no.
Non sei comunque obbligata a comprare il generico: puoi prendere l'altro, ma lo paghi di più...
2007-01-15 01:52:28
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answer #3
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answered by quantic 6
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Sono esattamente la stessa cosa!!
E' come prendere un paio di jeans che non hanno marca D&G ma che si chiamano solamente jeans!!
Sono la miglior cosa che avrebbero potuto fare!!
Ciao
2007-01-15 01:47:54
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answer #4
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answered by Anonymous
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Ciao...ma certo che funzionano: vedi la medicina è la stessa, quella che cambia è solo la marca. Dentro sono contenute le stesse sostanze. Molti pazienti però, per un fattore psicologico, si trovano meglio con il vecchio farmaco che erano abituati a prendere: in questo caso dì al tuo medico che preferiresti non assumere il generico e ti prescriverà la marca che preferisci (il Ministero non obbliga a scegliere il generico).
Però ti assicuro, io sono infermiera, e noi in ospedale usiamo soltanto farmaci generici!
Ps: se il problema non si risolve controlla gli eccipienti , sono delle sostanze "aggiunte" alla medicina, potrebbero essere diverse nei due farmaci...magari è questo a crearti problemi.
2007-01-15 02:05:54
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answer #5
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answered by ? 4
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i generici in teoria dovrebbero avere la stessa composizione. Quindi non dovresti avere problemi. Io usavo degli ansiolitici generici con la stessa composizione degli xanax e non c'era alcuna differenza.
Puo' essere una fissazione ma se non fosse cosi' parlane con il medico.
2007-01-15 01:50:23
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answer #6
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answered by rita 2
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Io ho il tuo stesso problema ma non prendo nulla. Mi hanno insegnato a mangiare e ad assumere posizioni che mi aiutano a superare i problemi.
L'unica cosa che mi sento di dirti è che, se vuoi proprio usare farmaci, dovresti andare dal tuo medico o da un gastroenterologo e chiedere cosa fare. Coi farmaci non si scherza.
Bacini!
2007-01-15 01:50:05
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answer #7
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answered by milka16 6
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non è che ti sei assuefatta al farmaco?
cmq i generici funzionano allo stesso modo.
hanno lo stesso principio attivo ma con molta meno grafica sulla scatola e zero pubblicità in televisione
2007-01-15 01:48:30
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answer #8
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answered by antani120 2
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io prendo farmaci generici e non noto nessuna differenza. se hai l'ernia iatale vuol dire che ti è stata diagnosticata da uno specialista e il tuo medico non può non prescriverti quanto lo specialista indica. forse devi tornare dallo specialista perchè il fastidio ti si è accentuato.
2007-01-15 06:08:47
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answer #9
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answered by Anonymous
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i farmaci generici sono uguali agli altri, hanno gli stessi principi... nn ti dovresti preoccupare, anzi...
2007-01-15 02:02:03
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answer #10
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answered by Anonymous
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