Ti consiglio di leggere il seguente articolo:
Disturbi sessuali femminili?
Un'invenzione creata dalle case farmaceutiche
Di Luigi Ripamonti, tratto da "Il Corriere della Sera" 17/01/2003
I disturbi sessuali femminili? Un'invenzione creata ad arte da case farmaceutiche con la complicità di specialisti consenzienti, affamati di denaro e notorietà.
Questa, in sintesi, la tesi di un articolo fortemente provocatorio pubblicato dal prestigioso British Medical Journal.
L'organo dell'associazione dei medici britannici riporta un'inchiesta di Ray Moynihan, giornalista australiano che corrobora le proprie affermazioni con studi e pareri di esperti statunitensi di diverse università.
Le industrie farmaceutiche, secondo Moynihan, avrebbero sponsorizzato la «creazione» di un nuovo disordine medico, la cosiddetta disfunzione sessuale femminile, con il preciso scopo di aprire anche alle donne un mercato molto redditizio finora riservato ai soli uomini: quello dei medicinali contro le 'defaillance' sotto le lenzuola.
Pietra angolare dell'edificio marketing-mediatico sarebbe stata una ricerca pubblicata circa quatto anni fa nientemeno che da Jama, la rivista americana omologa del British Medical Journal, e quindi dotata di notevole credibilità scientifica, che indicava come il 43% delle donne tra i 18 e i 59 anni presentasse disfunzioni sessuali.
In quello studio, sottolinea ora Moynihan, «a 1.500 donne era stato chiesto se avessero provato per almeno 2 mesi alcuni problemi sessuali, come carenza di desiderio, ansia da prestazione o problemi di lubrificazione vaginale. E bastava rispondere sì a un'unica domanda su 7 per essere inserite nel gruppo
di pazienti che soffrivano di disfunzione sessuale».
L'ipotesi avanzata da alcuni specialisti interpellati dal giornalista australiano, quindi, è che questo genere di ricerche «incoraggi i medici a prescrivere farmaci destinati ai disturbi sessuali», e che, fatto ancor più
grave, «faccia pensare alle donne di avere problemi sessuali anche quando questi non esistono».
Luigi Ripamonti
Ti consiglio di acquistare il librodi Ray Monynihan e Alan Cassels Farmaci che ammalano e case farmaceutiche che ci trasformano in pazienti
Leggi con attenzione il capitalo 10 : Sovvertire le vendite : la disfunzione sessuale femminile e ti renderai conto che x comprendere le cause delle difficoltà sessuali di una donna ( OVE ESISTANO VERAMENTE) bisogna conoscere la storia della sessualità all'interno della cultura di quella donna e della cultura nel suo insieme, come anche la storia unica di quella persona nel contesto delle sue relazioni con la comunità.
Se i farmaci verranno autorizzati ( il flibasterin sembra essere un serotinergico e sarà probabilmente approvato nel 2008, si parla anche di cerotti al testosterone)molto probabilmente questo cambierà le idee delle persone su come ci si deve comportare in campo sessuale. Ovviamente esiste una percentuale di donne che soffrono veramente ma il termine stesso " disfunzione sessuale femminile ".
è fuorviante.
" Il Dottor Bancroft , ricercatore specializzato da molti anni in difficoltà sessuali che ha collaborato occasionalmente con case farmaceutiche, sostiene che un'inbizione del desiderio sessuale in MOLTE SITUAZIONI E' UNA SANA E FUNZIONALE REAZIONE PER DELLE DONNE CHE DEVONO AFFRONTARE
STRESS, STANCHEZZA O MODELLI COMPORTAMENTALI MINACCIOSI DA PARTE DEI LORO PARTNER. IL PERICOLO DI RAPPRESENTARE LE DIFFICOLTA' SESSUALI
COME UNA DIsFUNZIONE E' CHE INCORAGGIA I MEDICI A PRESCRIVERE FARMACI PER CAMBIARE LA FUNZIONE SESSUALE; QUANDO INVECE BISOGNEREBBE RIVOLGERE L'ATTENZIONE AD ALTRI ASPETTI DELLA VITA DI UNA DONNA. INOLTRE , POTREBBE INDURRE LE DONNE A PENSARE DI AVERE UN'ANOMALIA QUANDO INVECE NON CE L'HANNO"
Personalmente io credo ( NON MI RIFERISCO A TE PARLO IN GENERALE ) che questo si sia già verificato.
ALLA FINE DEL 2004 IL CEROTTO AL TESTOSTERONE E' STATO RESPINTO DA UN COMITATO CONSULTIVO DELL'FDA A CAUSA DI POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI A LUNGO TERMINE, LA PROCTER e GAMBLE CONTINUA A RICHIEDERNE L'AUTORIZZAZIONE.
Spero che queste notizie ti siano utli.
2007-01-09 06:07:05
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answer #1
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answered by sun 7
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Ordine http://HeC.su/d4cO
2016-07-07 20:47:55
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answer #2
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answered by User 4
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È stata ribattezzata 'Viagra rosa'. Ma a differenza della pillola blu non si prende prima del rapporto sessuale per assicurarsi performance garantite. La terapia dura settimane, e agisce su quella che secondo alcuni esperti rappresenta una vera e propria malattia dalle conseguenze invalidanti sul piano medico, psicologico e affettivo: il calo del desiderio femminile. Il nuovo farmaco si chiama flibanserin ed è targato Boehringer Ingelheim. Quattro test clinici sono partiti su 5mila donne in 220 centri - ha riferito il quotidiano britannico 'The Sunday Times' - e l'azienda tedesca spera ora di ottenere il via libera dall'agenzia regolatoria americana Food and Drug Administration (Fda) verso il 2009. La molecola 'colpisce' direttamente le zone del cervello femminile associate al piacere e alle emozioni. Nata come antidepressivo, l'idea di trasformarla in una pillola 'risveglia-desiderio' per lei è arrivata quasi per sbaglio. Durante una sperimentazione contro il 'mal di vivere', infatti, le pazienti che assumevano il composto non riportavano grossi miglioramenti della loro depressione, ma confessavano un inatteso aumento della passione sessuale. «Diversamente da quella maschile, la disfunzione sessuale femminile - spiega Charles de Wet, direttore medico di Boehringer Ingelheim - non dipende da un problema di flusso sanguigno, ma affonda le sue radici nel cervello. Circa due donne su 10 riferiscono sintomi riconducibili a un calo della libido e il flibanserin potrebbe aiutarle>. Crede meno nell'utilità di un semplice farmaco Paula Hall, terapista della charity 'Relate': «La prima causa del ridotto desiderio sessuale femminile è un rapporto che non funziona - assicura - La passione c'è, ma rimane come bloccata
2007-01-12 05:55:54
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answer #3
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answered by Anonymous
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E' allo stadio di sperimentazione la cosi detta pillola rosa, l'equivalente del Viagra al femminile, ma non è ancora in commercio.
2007-01-09 06:02:01
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answer #4
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answered by Gaetano B 1
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non bastavano i vecchietti arrappati---di viagra?--
2007-01-09 04:53:00
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answer #5
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answered by keinze 7
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eheh grande! si potrebbero fare un sacco di scherzi carini!!!
2007-01-09 04:48:53
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answer #6
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answered by roccobarocco 5
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Sono perfettamente d'accordo con sun.
Non abbiamo idea del potere delle case farmaceutiche e della corruttibilità dei medici.
Tra l'altro, l'utilizzo di metodi contraccettivi ormonali (una vera e propria manna per le multinazionali farmaceutiche, milioni e milioni e milioni di donne che spendono sui € 15 ogni mese per anni e anni) provoca, oltre a miriadi di altre spiacevoli cose, il calo del desiderio e scarsa lubrificazione.
Come dire prima creano il disturbo, poi creano la "cura".
Peccato che non abbiamo inventato la cura giusta per le trombosi al cuore o al cervello...
2007-01-09 20:04:33
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answer #7
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answered by Anonymous
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