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lo so che non ce cura, ma qualcuno sa dirmi se ce qualche medicina che aiuta a vivere meglio

2007-01-07 05:26:37 · 10 risposte · inviata da hakardich 1 in Salute Salute della donna

10 risposte

Gli obiettivi da perseguire nel trattare un paziente affetto da AR sono quelli di abolire o attenuare l'infiammazione articolare e la sintomatologia dolorosa da essa prodotta ma, anche, rallentare l'evoluzione e la progressione della malattia, preservare o recuperare la funzione articolare, prevenendo o correggendo le deformità che si sono instaurate. A tale proposito, accanto alla terapia farmacologica, vanno sempre attuate misura di carattere generale inerenti l'educazione del paziente nella gestione della sua malattia, attraverso norme di comportamento adeguate alle diverse fasi di attività della stessa. Il supporto psicologico, inoltre, è fondamentale durante tutte le fasi evolutive dell'AR, ed è presupposto essenziale affinchè il paziente accetti la condizione di malattia e segua le prescrizioni terapeutiche.
La terapia sistemica si attua con i farmaci c.d. sintomatici, che comprendono i FANS ed i cortisonici, e sono dotati di un effetto rapido ma limitato nel tempo, e con i farmaci di fondo che comprendono una serie di molecole in grado, dopo un periodo di latenza più o meno lungo, di modificare il decorso della malattia ( disease-modifyng-anti-rheumatic drugs). I FANS sono i farmaci che per primi vengono utilizzati nell'AR ma raramente da soli sono in grado di controllare l'infiammazione articolare e la rigidità mattutina; occorre, pertanto, spesso, associare ad essi i corticosteroidi, preferibilmente a breve durata d'azione ( prednisone, metil-prednisone ). Nella pratica clinica è largamente diffuso l'uso dei farmaci di fondo ed il loro inserimento deve avvenire non appena la diagnosi risulta certa. La scelta del farmaco deve tener conto della severità della malattia e di eventuali controindicazioni. Tra i più utilizzati vi sono il Metotrexato, la salazopirina, gli antimalarici di sintesi ed i sali d'oro. Meno utilizzata ormai la D-Penicillamina, soprattutto per i suoi importanti effetti collaterali.
A questi farmaci vanno poi aggiunte le nuove strategie terapeutiche che comprendono l'uso di altri immunosoppressori ( ciclosporina, ciclofosfamide, azatioprina ), da utilizzare da soli o, nelle forme particolarmente aggressive, in associazione agli altri farmaci di fondo. Nuove prospettive terapeutiche si aprono per i pazienti affetti da AR; in particolare si ricordano gli inibitori biologici delle citochine ( TNF, IL-1...), che rispetto agli altri farmaci di fondo hanno una elevata specificità d'azione, l'immunomodulazione sganciata dalla attività immunosoppressiva, l'immunogenicità.
Questi farmaci, in particolare gli anti-TNFa, si sono dimostrati assai efficaci nel controllare la flogosi e la sintomatologia dolorosa per tempi più o meno lunghi; hanno però un unico neo, per il momento, ossia il costo elevato.
Alla terapia sistemica può essere associata la terapia locale. L'iniezione intra- o periarticolare di cortisonici ritardo è indicata nelle forme mono-oligoarticolare o paraarticolari.



Terapia fisica, riabilitativa ed occupazionale

La terapia fisica (TENS, LASER, UST...) può rappresentare un utile complemento alla terapia farmacologica.
La terapia riabilitativa, invece, ha un ruolo di estrema importanza nel prevenire le deformità articolari, mantenere la funzione articolare ed il trofismo muscolare.
La terapia occupazionale deve sempre affiancare la chinesiterapia. Elaborata sulla base di economia articolare, si prefigge di ottenere in ciascun paziente una funzionalità articolare ottimale sviluppando le capacità di adattamento e migliorando le prestazioni esistenti; in questo modo la terapia aiuta il paziente a vivere nella massima indipendenza possibile, attraverso misure di economia articolare, di apparecchiature, splint ed ortesi, e tecniche di rilassamento muscolare.
La principale differenza tra la chinesiterapia e la terapia occupazionale è che la prima reintegra la funzione muscolare mentre la seconda traduce questa funzione in compiti specifici.



Terapia chirurgica

La terapia chirurgica dell'AR ha tre scopi principali: prevenire le lesioni e le deformità articolari, correggere le complicanze. Nelle fasi avanzate, quando la funzione articolare è pressocchè abolita ed il dolore insopportabile, possono trovare indicazione gli interventi di artroprotesi, che restituiscono al paziente la piena funzionalità articolare, oppure una artrodesi, che, pur comportando una completa perdita dell'articolarità, risolve la sintomatologia dolorosa.

2007-01-07 05:34:07 · answer #1 · answered by archeologo 3 · 0 1

si: solo il cortisone! E' l'unico farmaco che aiuta ma NON CURA i pazienti affetti da artrite reumatoide. Viene somministrato generalemente tramite iniziezioni intramuscolari. A seconda dell'avanzamento della patologia, a volte si può anche accompagnare la terapia farmacologica con una fisioterapia particolare e specifica. Informati dal tuo medico o meglio dallo specialista in questione.

2007-01-07 13:09:49 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

una mia amica soffre della tua stessa malattia.Ultimamente ha trovato una cura efficace, non si guarisce certo ma è migliorata tantissimo.
Credo faccia una cura sperimentale se vuoi mi informo meglio altrimenti fami sapere che ti metto in contatto con lei.

2007-01-10 23:52:40 · answer #3 · answered by laura r 2 · 0 0

Per prevenire i dolori ci vuole l'alcool.Secondo uno studio condotto da alcuni scienziati svedesi,l'etanolo inibendo l'attivita' di una proteina,potrebbe evitare lo sviluppo dell'artitre reumatoide.
Questo tipo di infiammazione,dipenderebbe dal sistema immunitario che-forse sollecitato dalla proteina- "attacca" le giunture.Ad alcuni topolini a rischio artrite e' stato somministrato una piccola quantita' di alcool.Dopo qualche tempo i ricercatori si sono accorti che il 40% non ha sviluppato la malattia.
L'alcool indebolisce il sistema immunitario e coloro che ne assumo grosse quantita' possono essere colpiti da infezioni gravi,come la polmonite.Nel caso dell'artrite invece,piccole quantita' di alcool potrebbero essere usate per il controllo del sistema immunitario.Attualmente non ci sono cure per l'artrite reumatoide-una malattia che colpisce l'1% della popolazione degli stati uniti-e ai pazienti vengono somministrati solo medicinali per alleviare il dolore. Se la scoperta fosse confermata da uleriori indagini scientifiche, l'alcool potrebbe essere usato per la composizione di uleriori farmaci.

2007-01-09 10:08:50 · answer #4 · answered by lospecialista 2 · 0 0

seguo dei pazienti con artrite reumatoide...
primo .....trattamenti fisioterapici periodici che aiutano le articolazioni a non bloccarsi..
secondo .....un buon reumatologo che ti dia una cura.x i momenti di dolore piu acuto...
alcuni miei pazienti seguono cure omeopatiche e hanno buonissimi risultati..per lo meno sul dolore..auguri...ciao

2007-01-07 05:39:21 · answer #5 · answered by cristina*** 4 · 1 1

la cosa migliore è parlarne con un reumatologo e un fisioterapista che ti insegneranno "l' economia articolare", si chiama così, per evitare l' ulteriore usura delle articolazioni.
Sicuro che sono le persone che possono darti i consigli migliori

2007-01-07 05:35:01 · answer #6 · answered by Annapi 6 · 0 1

No so che medicina usa,ma credo che qualche pastiglia di un analgesico-antiifiammatorio,no steroide,possa aiutare

2007-01-07 05:30:27 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 2

fai una ricerca sulle funzioni dell ossido nitrico(prof. premio nobel luis ignarro), delle sue capacità antinfiammatorie..e poi contattami!

2007-01-07 05:42:22 · answer #8 · answered by omega3_omega6 2 · 0 3

Io conosco una nuova cura (medicina ufficiale) che viene dalla francia. Se mi scrivi una mail sarò felice di parlartene

2007-01-07 05:31:19 · answer #9 · answered by pippicalzinocorto - Tibet libero 6 · 0 3

Per l'artrite reumatoide esiste molta prevenzione, penso sia lo strumento che funziona meglio.

2007-01-07 05:29:02 · answer #10 · answered by dom 6 · 0 4

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