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11 risposte

Il termine “fonochirurgia” include tutti gli interventi chirurgici eseguiti sulle corde vocali allo scopo di migliorare la qualità della voce. La voce è un fenomeno multidimensionale: per descriverne ed inquadrarne le caratteristiche è necessario prendere in considerazione numerosi parametri di carattere psicometrico, elettroacustico ed aerodinamico. I metodi di valutazione ed i singoli parametri presi in esame variano da un “voice laboratory” all’altro poiché non esistono a tutt’oggi metodi standard, universalmente riconosciuti, per la valutazione obiettiva della qualità della voce. Uno degli scopi del nostro laboratorio è quello di standardizzare dei metodi che consentano di quantificare l’entità della disfonia e di valutare in modo obiettivo i risultati conseguiti con il trattamento. Le attività clinica e di ricerca vengono quindi svolte di pari passo e ciascuna prestazione clinica ha non solo lo scopo precipuo di curare il disturbo vocale del paziente ma anche quello di affinare i metodi e di dimostrare, attraverso l’analisi obiettiva e controllata dei risultati, quali siano le metodiche chirurgiche più efficaci per ottenere una voce qualitativamente gradevole ed , allo stesso tempo, per ridurre la condizione di sforzo vocale che conduce all’affaticamento cronico soprattutto nei professionisti della voce.

Presso l’ambulatorio foniatrico-laringologico dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’ Ospedale Maggiore Policlinico è presente un medico foniatra a disposizione di coloro che presentano problemi di voce. I pazienti nei quali sia stata riscontrata una patologia organica delle corde vocali che necessiti di trattamento chirurgico sono sottoposti ad un protocollo di indagini che ha lo scopo di inquadrare la devianza dalla normalità vocale dal punto di vista qualitativo e quantitativo.

Le principali indagini eseguite sono le seguenti:

- videolaringostroboscopia, per lo studio della morfologia e motilità laringea e per l’analisi del ciclo vibratorio cordale durante l’emissione vocale;

- valutazione psico-acustica dell’emissione vocale con scala GIRBAS (si tratta di una scala semiquantitativa che consente di valutare con un punteggio variabile da 0 a 3 l’entità della devianza dalla norma delle caratteristiche vocali);

- valutazione soggettiva dell’handicap vocale con questionario Voice Handicap Index: è uno strumento di autovalutazione della voce che indaga l’impatto delle patologie vocali sulla qualità di vita;

- analisi quantitativa dello spettro acustico vocale con misurazione di: jitter, shimmer, rapporto armoniche/rumore, frequenza fondamentale media e relativi coefficienti di variazione;

- valutazione del flusso d’aria transglottico e della pressione sottoglottica durante la fonazione.

Tali esami vengono ripetuti 30 giorni dopo l’intervento fonochirurgico con lo scopo di rilevare i cambiamenti funzionali ottenuti.

Gli interventi fonchirurgici vengono eseguiti in microlaringoscopia diretta in anestesia generale. L’anestesia è indispensabile per l’introduzione dal cavo orale del laringoscopio, cioè del tubo rigido che consente di visualizzare le corde vocali e di eseguire l’intervento con microstrumenti sotto visione diretta al microscopio. Una volta esposto il piano glottico, l’intervento consta delle seguenti fasi:

- Osservazione ad elevato ingrandimento e palpazione delle corde vocali con micropinze atraumatiche.

- Intervento microchirurgico vero e proprio eseguito con tecnica fredda (cioè con micropinze e microforbici) o con raggio laser CO2; si presceglie l’una o l’altra tecnica a seconda del tipo di lesione da trattare.



Le patologie trattate più frequentemente sono le seguenti:

- Polipi e noduli cordali: vengono afferrati con una micropinza ed asportati con la massima precisione con una microforbice.

- Cisti intracordali: viene eseguita un’incisione con un microbisturi, la cisti viene identificata e scollata dai piani circostanti con un micro-scollatore, infine i lembi di mucosa cordale vengono riavvicinati.

- Edema di Reinke: la mucosa cordale viene incisa, con un aspiratore si asporta il tessuto lasso edematoso in eccesso dello spazio di Reinke, infine i lembi di mucosa vengono rifilati e riaccoltati.

- Papillomi delle corde vocali: vengono asportati con il laser CO2 e, se indicato, viene eseguita un’iniezione di farmaco antivirale nell’area di impianto della lesione.

- Paralisi monolaterali delle corde vocali: si esegue la medializzazione della corda vocale paralitica mediante iniezione di grasso autologo nel muscolo vocale (il grasso viene prelevato per aspirazione dalla parete addominale); la tecnica consente di curare sia l’alterazione della voce che il disturbo della deglutizione conseguenti alla paralisi.

- cicatrici cordali conseguenti a pregressi interventi: nell’area della cicatrice la mucosa viene incisa e scollata in modo da liberarla dalle aderenze con i piani profondi cordali;

- Malformazioni cordali: una delle malformazioni di più frequente riscontro è il sulcus glottidis, una sorta di plicatura congenita della mucosa cordale che è causa di grave disfonia con insorgenza in giovane età. La tecnica dell’iniezione di grasso autologo intracordale fornisce attualmente eccellenti risultati.

- Lesioni precancerose delle corde vocali (leucoplachie ed eritroplachie) e carcinoma della corda vocale (che non abbia ancora causato alterazioni della motilità cordale): anche in caso di patologia precancerosa o maligna delle corde vocali può essere eseguito un trattamento fonochirurgico, cioè l’asportazione delle lesioni con laser CO2, agendo nel pieno rispetto del criterio oncologico di radicalità dell’exeresi e rispettando al tempo stesso la struttura nobile dell’organo vocale preservandone la funzione fonatoria.

2007-01-07 00:14:08 · answer #1 · answered by archeologo 3 · 2 0

Volevo risponderti ma .... ARCHEOLOGO ti ha detto tutto....

2007-01-07 08:51:01 · answer #2 · answered by prelibatezze45 4 · 1 0

non credo che si possano cambiare le corde vocali,me l'avrebbero detto gia che ho 2 noduli,quello che ti posso dire e' la stessa cosa che hanno detto a me..andare da un especialista un "foneatra" che aiutera' con esercizi specifici a usare meno le corde vocali..e logicamente a parlare meglio

2007-01-07 15:54:10 · answer #3 · answered by mayrosiris 4 · 0 0

no, è impossibile...poichè le corde vocali molte durante certe operazioni possono venir lesionate solo facendo una piccola ferita...non credo sia possibile adesso come adesso effettuare un' operazione su questo tipo di organo...ciao ciao

2007-01-07 00:23:53 · answer #4 · answered by kweg2 2 · 0 0

Credo di si ma.. è un intervento delicatissimo..

2007-01-07 00:14:43 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Non ci ho mai pensato ma credo sia possibile.

2007-01-07 00:13:54 · answer #6 · answered by paolapoggi50 6 · 0 0

penso di si cmq chiedi a un medico

2007-01-07 00:13:45 · answer #7 · answered by Fede 2 · 0 0

Si e ci sto facendo un pensierino; adoro cantare ma non sono molto intonato.

Il termine “fonochirurgia” include tutti gli interventi chirurgici eseguiti sulle corde vocali allo scopo di migliorare la qualità della voce. La voce è un fenomeno multidimensionale: per descriverne ed inquadrarne le caratteristiche è necessario prendere in considerazione numerosi parametri di carattere psicometrico, elettroacustico ed aerodinamico. I metodi di valutazione ed i singoli parametri presi in esame variano da un “voice laboratory” all’altro poiché non esistono a tutt’oggi metodi standard, universalmente riconosciuti, per la valutazione obiettiva della qualità della voce. Uno degli scopi del nostro laboratorio è quello di standardizzare dei metodi che consentano di quantificare l’entità della disfonia e di valutare in modo obiettivo i risultati conseguiti con il trattamento. Le attività clinica e di ricerca vengono quindi svolte di pari passo e ciascuna prestazione clinica ha non solo lo scopo precipuo di curare il disturbo vocale del paziente ma anche quello di affinare i metodi e di dimostrare, attraverso l’analisi obiettiva e controllata dei risultati, quali siano le metodiche chirurgiche più efficaci per ottenere una voce qualitativamente gradevole ed , allo stesso tempo, per ridurre la condizione di sforzo vocale che conduce all’affaticamento cronico soprattutto nei professionisti della voce.
Presso l’ambulatorio foniatrico-laringologico dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’ Ospedale Maggiore Policlinico è presente un medico foniatra a disposizione di coloro che presentano problemi di voce. I pazienti nei quali sia stata riscontrata una patologia organica delle corde vocali che necessiti di trattamento chirurgico sono sottoposti ad un protocollo di indagini che ha lo scopo di inquadrare la devianza dalla normalità vocale dal punto di vista qualitativo e quantitativo.

Le principali indagini eseguite sono le seguenti:
- videolaringostroboscopia, per lo studio della morfologia e motilità laringea e per l’analisi del ciclo vibratorio cordale durante l’emissione vocale;
- valutazione psico-acustica dell’emissione vocale con scala GIRBAS (si tratta di una scala semiquantitativa che consente di valutare con un punteggio variabile da 0 a 3 l’entità della devianza dalla norma delle caratteristiche vocali);
- valutazione soggettiva dell’handicap vocale con questionario Voice Handicap Index: è uno strumento di autovalutazione della voce che indaga l’impatto delle patologie vocali sulla qualità di vita;
- analisi quantitativa dello spettro acustico vocale con misurazione di: jitter, shimmer, rapporto armoniche/rumore, frequenza fondamentale media e relativi coefficienti di variazione;
- valutazione del flusso d’aria transglottico e della pressione sottoglottica durante la fonazione.
Tali esami vengono ripetuti 30 giorni dopo l’intervento fonochirurgico con lo scopo di rilevare i cambiamenti funzionali ottenuti.Gli interventi fonchirurgici vengono eseguiti in microlaringoscopia diretta in anestesia generale. L’anestesia è indispensabile per l’introduzione dal cavo orale del laringoscopio, cioè del tubo rigido che consente di visualizzare le corde vocali e di eseguire l’intervento con microstrumenti sotto visione diretta al microscopio. Una volta esposto il piano glottico, l’intervento consta delle seguenti fasi:
- Osservazione ad elevato ingrandimento e palpazione delle corde vocali con micropinze atraumatiche.
- Intervento microchirurgico vero e proprio eseguito con tecnica fredda (cioè con micropinze e microforbici) o con raggio laser CO2; si presceglie l’una o l’altra tecnica a seconda del tipo di lesione da trattare.

Le patologie trattate più frequentemente sono le seguenti:
- Polipi e noduli cordali: vengono afferrati con una micropinza ed asportati con la massima precisione con una microforbice.
- Cisti intracordali: viene eseguita un’incisione con un microbisturi, la cisti viene identificata e scollata dai piani circostanti con un micro-scollatore, infine i lembi di mucosa cordale vengono riavvicinati.
- Edema di Reinke: la mucosa cordale viene incisa, con un aspiratore si asporta il tessuto lasso edematoso in eccesso dello spazio di Reinke, infine i lembi di mucosa vengono rifilati e riaccoltati.
- Papillomi delle corde vocali: vengono asportati con il laser CO2 e, se indicato, viene eseguita un’iniezione di farmaco antivirale nell’area di impianto della lesione.
- Paralisi monolaterali delle corde vocali: si esegue la medializzazione della corda vocale paralitica mediante iniezione di grasso autologo nel muscolo vocale (il grasso viene prelevato per aspirazione dalla parete addominale); la tecnica consente di curare sia l’alterazione della voce che il disturbo della deglutizione conseguenti alla paralisi.
- cicatrici cordali conseguenti a pregressi interventi: nell’area della cicatrice la mucosa viene incisa e scollata in modo da liberarla dalle aderenze con i piani profondi cordali;
- Malformazioni cordali: una delle malformazioni di più frequente riscontro è il sulcus glottidis, una sorta di plicatura congenita della mucosa cordale che è causa di grave disfonia con insorgenza in giovane età. La tecnica dell’iniezione di grasso autologo intracordale fornisce attualmente eccellenti risultati.
- Lesioni precancerose delle corde vocali (leucoplachie ed eritroplachie) e carcinoma della corda vocale (che non abbia ancora causato alterazioni della motilità cordale): anche in caso di patologia precancerosa o maligna delle corde vocali può essere eseguito un trattamento fonochirurgico, cioè l’asportazione delle lesioni con laser CO2, agendo nel pieno rispetto del criterio oncologico di radicalità dell’exeresi e rispettando al tempo stesso la struttura nobile dell’organo vocale preservandone la funzione fonatoria.

2007-01-07 00:13:39 · answer #8 · answered by Ryou Shirogane 3 · 0 0

no, almeno adesso non credo si possa fare. potrebbe causare problemi respiratori ,e poi se si facesse una simile operazione come farebbe il paziente a respirare normalmente?
secondo me non si puo fare, almeno adesso in futuro non so

2007-01-07 00:13:33 · answer #9 · answered by albadiuntramonto 4 · 0 0

non penso sia possibile intervenire sulle corde vocali...cmq chiedi al tuo medico!!!

2007-01-07 00:13:14 · answer #10 · answered by lola23 6 · 0 0

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