Assegno bancario...risp negozianti e chi lavora nei ipermercati?

Question

è la prima volta che vorrei usare un assegno.Al negozio mi hanno chiesto numero conto e documento.Ma poi risalgono al tuo nome dal numero conto che gli dai?com'è la procedura?Qualcuno di voi lavora in un supermercato o negozio tipo trony od unieuro o altro?

Answer 1

Ciao. io lavoro in banca.
Solitamente i commercianti sono affiliati ad una società che si chiama Centax. Questa società garantisce il buon fine dell'assegno (cioè, se la tua banca non ti paga l'assegno i quattrini li caccia la centax). Qunado il negoziante riceve l'assegno chiama questa società. Gli da i dati dell'assegno e i tuoi dati (sennò il documento cosa te lo chiedono a fare?). Con questi dati la centax fa dei controlli. Guarda la CAI (centrale allarme interbancaria) per vedere se l'assegno risulta non bloccato per vari motivi (tipo furto) e controlla alcuni archivi (tipo teleprotesti) su di te. Se tutto è negativo (cioè nn ci sono segnalazioni) e se l'importo dell'assegno è nei limiti della garanzia, la Centax lo garantisce. Se invece ci sono dei problemi sull'assegno o sul tuo nominativo, la Centax rifiuta la garanzia e a questo punto il commerciante se vuole si prende il rischio di accettare l'assegno. Se non vuole assumersi il rischio non ti vende la merce se non per contanti.
C'è poi un terzo caso. L'importo è superiore al quanto stabilito per contratto tra Centax e commerciante. A questo punto la Centax chiama la banca (e qua entro in gioco io) e chiede un benefondi sull'assegno. Il benefondi altro non è che una vecchia prassi bancaria secondo cui, molto informalmente, noi diciamo al telefono che paghiamo l'assegno quando ci arriva. E' una cosa informale nel senso che se prima di quello arrivano altri assegni noi siamo tenuti a pagare i primi e se poi arriva questo qua e non ci sono i soldi lo possiamo protestare. Il benefondi con la legge sulla privacy ha perso molto del suo valore in quanto, prima di beccarci una denuncia per violazione della legge da parte del cliente, solitamente noi banche non diciamo più nulla. Una volta era molto più diffuso.
Nel caso comunque da parte della banca venga dato il benefondi alla centax, provvediamo a bloccare la cifra sul conto corrente in attesa di quest'assegno.
Io personalmente alla centax di benefondi non gliene do perchè una volta una mi ha fatto girare le scatole. Io le ho detto che non potevo darglielo per la privacy e questa insisteva che ero tenuto. Siccome io non sono tenuto perchè l'accordo non è tra centax e banca ma tra centax e commerciante, le ho detto di andarsi a leggere bene l'accordo, di sentire il suo ufficio legale e se del caso chiamare il mio ufficio legale per chiarire a cosa siamo o non siamo tenuti.

Answer 2

Per il fatto che devi presentare un tuo documento, risalgono subito al tuo nome ed ai tuoi dati.
Per quanto riguarda l'assegno, da quello non possono risalire direttamente ed è per questo che ti chiedono i documenti: nel caso l'assegno venga poi respinto dalla banca, dai tuoi documenti sanno a chi rivolgersi per reclamare.
Se invece l'assegno non è tuo, ma ti è stato dato da qualcun'altro, tieni conto che se l'assegno torna indietro perchè respinto dalla banca, verranno comunque da te a reclamare e richiederti i soldi, perchè sei tu che lo hai girato a loro ... resterà poi a te l'azione di rivalerti su chi ti ha dato l'assegno.

Answer 3

Io ho lavoratoper quanttro anni in un centro commerciale. Quando vuoi pagare con assegno solitamente il negoziante chiede l'autorizzazione al CENTAX, che è un istituto che controlla, tramite i dati dell'intestario dell'assegno (nome, cognome, documento, n. assegno e n. conto corrente bancario), se tale assegno è valido... Se dai loro cotrolli risulta tutto ok. danno al negoziante un numero di autorzzazione ch garantisce la copertura della cifra. Se il conto corrente non appartiene a te, allora potrebbero farti dei problemi. Ciao