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che cosa cambia per un datore di lavoro assumere una persona a tempo indeterminato anziché a tempo determinato?... dal punto di vista economico, legale, pratico... grazie mille

2006-12-28 19:53:15 · 8 risposte · inviata da ily_iaia 2 in Affari e finanza Lavoro e carriera

si, ma il datore di lavoro ha delle spese maggiori o i contributi rimangono uguali?

2006-12-28 20:03:41 · update #1

8 risposte

con il tempo determinato di poterti licenziare senza tanti problemi alla scadenza del contratto, con quello indeterminato deve rispettare le leggi relative ai licenziamenti.

2006-12-28 19:58:46 · answer #1 · answered by VIK V 4 · 0 0

Semplice........................
Se il contratto è determinato il datore prende i contributi della comunità europea, se il contratto è indeterminato l'onere rimane a carico del datore.................
Furbiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!

Buon 2007!!!!!!!!!!!!!!

2006-12-31 08:10:27 · answer #2 · answered by 555 2 · 0 0

Dal punto di vista delle conseguenze legali e economici giova precisare che il datore di lavoro non ha vantaggio alcuno asumere una persona a tempo determinato piuttosto che a tempo indeterminato. I contributi e le ritenute fiscali sono quelli!!!

Ma sul piano pratico ricaverebbe almeno tre vantaggi assumendo sempre a tempo determinato ( ecco perché la legge disciplina rigorosamente tale istituto):
- L'assunzione a tempo determinato permette al datore di lavoro di avere il tempo di conoscere meglio il dipendente prima di avventurarsi all'assunzione a tempo indeterminato.
- Permette al datore di lavoro di avere un mezzo di pressione sul lavoratore ( il rinovo del contratto).
- Permette ai titulari capricciosi di cambiare personale
- Permette di assumere per un tempo breve per rimediare a un imprevisto: malattia d'un dipendente, aumento temporanea di attività...
Ti auguro ogni bene.

2006-12-30 11:06:38 · answer #3 · answered by chicagoboy 4 · 0 0

Bella domanda.
Dal punto di vista economico un'assunzione a tempo determinato, con un contratto a progetto o un cosiddetto co.co.co, conviene molto al datore di lavoro perchè lo Stato offre una serie di agevolazioni fiscali per attuare una politica che favorisca l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro...ad esempio riducendo l'aliquota di contributi statali da versare e/o diminuendo in generale le imposte per quelle imprese che assumano giovani all'interno del loro organico.
Dal punto di vista legale ai lavoratori a tempo indeterminato vengono riconosciuti maggiori diritti dovuti proprio al loro status di "fissi" e non di precari...l'esempio più eclatante è quello relativo alla giusta causa che un datore di lavoro deve presentare per giustificare ed avviare l'iter legale e burocratico di un licenziamento che invece può avvenire in automatico con i precari...semplicemente non rinnovando il contratto senza alcuna spesa legale e anche senza giusta causa.
Proprio la natura precaria dei contratti a termine consente poi numerosi vantaggi al datore di lavoro dal punto di vista pratico: grazie alla flessibilità che si viene a creare egli può periodicamente rivedere numericamente l'organico, eliminando senza problemi nè spese i lavoratori in eccesso, in base alle necessità produttive del periodo...così come allo stesso modo può scegliere di fare una sorta di turn over continuo e scegliere gente sempre nuova, più motivata a dimostrare il suo valore e quindi più produttiva...insomma i vantaggi del tempo determinato per il datore di lavoro sono davvero tanti.

2006-12-29 04:51:10 · answer #4 · answered by Anonymous · 0 0

A livello contributivo e fiscale assolutamente nulla. L'unica tutela che il datore di lavoro ottiene è che, alla scadenza del contratto, può non rinnovare lo stesso senza dare giustificazione. Gli torna utile per sostituire personale in lunga assenza, per eventuali picchi di attività o anche per effettuare un "periodi di prova" lungo su una persona che intende poi assumere a tempo indeterminato

2006-12-29 04:02:06 · answer #5 · answered by emanuele 4 · 1 1

Come già ti hanno risposto i contributi e le spese per il datore di lavoro sono le stesse ma può rinnovare, o meno, il contratto (sempre a termine, fino a 36 mesi o per 4 rinnovi).
Pur avendo gli stessi diritti/doveri dei lavoratori a tempo indeterminato è ovvio che quelli a termine siano psicologicamente più deboli visto che sono costantemente minacciati di licenziamento.
Inoltre molte aziende si rivolgono alle agenzie di lavoro interinale ed apparentemente in questo modo il lavoratore gli viene a costare addirittura un po' di più visto che devono corrispondere il compenso all' agenzia, ma il grosso vantaggio sta nel fatto che in questo modo le aziende acquistano un servizio (per esempio servono 20 lavoratori per un periodo di 4 mesi) significa che l' azienda acquista ore lavorate, non lavoratori. Le agenzie interinali questo devono garantire e quindi, se per qualsiasi motivo alcuni lavoratori, per malattia od altre cause, si assentano, le agenzie devono prontamente fornirne altri che li sostituiscano.
E' quindi evidente che i lavoratori, in questa logica, valgano meno di zero.

2006-12-29 05:02:37 · answer #6 · answered by elival64 6 · 0 1

al lavoratore con contratto a tempo determinato spetta la stessa retribuzione, gli stessi diritti e doveri di un lavoratore con contratto a tempo indeterminato.
il fatto che un'azienda assuma personale con contratto a tempo det. è perchè gli serve per coprire personale in maternità o magari perchè c'è un picco di lavoro in un determinato periodo.

2006-12-29 04:16:31 · answer #7 · answered by Arwen 1 · 0 1

A tempo indeterminato vuol dire che la persona non puo' essere licenziata, invece a tempo det. si', appena scade il contratto. Dal punto di vista economico nulla cambia.

2006-12-29 03:57:36 · answer #8 · answered by polpettina 3 · 0 1

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