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2006-12-27 01:10:16 · 6 risposte · inviata da Angie 2 in Salute Salute - Altro

E' stata diagnosticata a un ragazzo che conosco, ma che non sento troppo spesso... a 16 anni... un ragazzo bello, intelligente, simapatico, gentile, anche benestantel... cielllino, ok, non è perfetto... ma questo è giusto??

2006-12-27 01:33:34 · update #1

6 risposte

Sintomi e segni della sclerosi multipla
La sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale (SNC), pertanto da un punto di vista clinico è caratterizzata da un’ampia varietà di segni e sintomi neurologici.
E' una malattia estremamente variabile ed imprevedibile; fin dal suo esordio si esprime in modo diverso da caso a caso e nell'ulteriore decorso clinico può mutare in uno stesso individuo.

I sintomi che verranno di seguito nominati non si presentano mai tutti contemporaneamente, ma con un andamento variabile ed imprevedibile nel tempo.
Non è possibile, infatti, prevedere quali sintomi si presenteranno alla prossima ricaduta, con che entità, quanto tempo intercorre tra una ricaduta e l'altra, quanto tempo è necessario per il loro recupero; purtroppo, inoltre, non è possibile prevedere se vi sarà un recupero completo o incompleto in seguito ad ogni attacco.
Gli stessi sintomi possono presentarsi in modo variabile da paziente a paziente; in alcuni la malattia può colpire maggiormente determinate aree corporee, che possono differire da quelle di altri soggetti.

Per esordio si intende la prima comparsa dei sintomi propri della malattia; essi si manifestano più spesso in modo acuto, cioè nell'arco di minuti fino ad ore, o in modo subacuto cioè in giorni fino a settimane. Nel 10% dei casi , circa, la sintomatologia si instaura molto lentamente , nell'arco di sei mesi o più.

I sintomi con cui la malattia si esprime più frequentemente all'esordio possono essere:

una diminuzione della forza muscolare ad uno o ad entrambi gli arti, specie a carico degli arti inferiori;
l'alterazione della sensibilità come intorpidimento e formicolii ad uno o a più arti;
una diminuzione della vista ad uno o ad entrambi gli occhi;
disturbi dell'equilibrio e/o della coordinazione nel compiere i movimenti.
Quest'ultimi sono i sintomi che statisticamente si manifestano con maggiore frequenza all'esordio e all'inizio di malattia, ma seppur in una percentuale inferiore la sclerosi multipla può esordire con sintomi altrettanto importanti quali:

la visione doppia , detta anche diplopia;
una paralisi facciale e/o nevralgia del trigemino;
disturbi vescicali, intestinali e/o sessuali;
vertigini associate a nausea e vomito;
nistagmo;
disturbi di carattere cognitivo.
Tutti i segni e sintomi sopra elencati si possono manifestare nell'ulteriore decorso della malattia divenendo negli anni permanenti o progressivi.
Oltre ai disturbi di carattere motorio e sensitivo assumono maggior rilievo i disturbi sfinterici a carico della vescica, i disturbi intestinali, quelli sessuali; vertigini con nausea e vomito , accompagnate da nistagmo, possono divenire un sintomo persistente.
Un capitolo a parte meritano i disturbi di carattere cognitivo; nel decorso della malattia si possono presentare in circa il 40% dei casi, ma raramente compaiono all'esordio.
Per disturbi cognitivi si intende un'alterazione della memoria di fissazione , della concentrazione e dell'attenzione, la difficoltà ad eseguire operazioni mentali complesse; anche un alterazione del linguaggio come la difficoltà a pronunciare determinate lettere, un cambiamento nella pronuncia, la balbuzia.
I disturbi di carattere cognitivo generalmente compaiono in modo molto graduale, anche dopo molti anni dall'esordio e per molti pazienti in forma lieve.

Nel corso della malattia può diventare importante l'affaticamento: la fatica ,infatti, è considerata un sintomo vero e proprio della SM , non conseguente ad uno sforzo muscolare. Si manifesta nella quasi generalità dei pazienti e a volte può essere ampiamente compromettente.

Si associa spesso ai disturbi sensoriali il segno di Lhermitte. Si tratta di una sensazione di scossa elettrica che percorre la schiena e gli arti inferiori in seguito alla flessione del collo.

2006-12-27 01:24:21 · answer #1 · answered by eclissidiluna_82 5 · 0 1

mia nonna ce l'ha...
non comporta di certo lucidità mentale; spesso vconfonde il passato con il presente, tant'è vero che mia nonna dice che mia madre ha 2 annie che lei deve andare a lavorare in un albergo che non esiste da 20 anni in cui lei lavorava...
Spesso perde del tutto la memoria e si fa prendere dal panico... poi cambia da paziente a paziente

2006-12-27 01:14:27 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

Guarda, per fortuna non ho parenti colpiti da questa sindrome, perciò non saprei descriverli del tutto.Però, purtroppo, la mamma di un mio amico ha questa malattia, che silente le sta procurando giorno dopo giorno un peggioramento psicofisico!!!
Infatti, questo malanno colpisce il sistema nervoso, perciò, non si è in grado di avere sotto controllo tutti i propri movimenti. Sicuramente quindi, un sintomo sarà la parziale perdita di controllo dei propri movimenti. Inoltre, in maniera graduale si perderà la capacità locomotoria e si finirà su una sedia a rotelle!!! Purtroppo, anche la capacità verbali saranno notevolmente ridotte a causa della poca sensibilità che si ha nei confronti del movimento della lingua (che come si sa è l'organo di fondamentale importanza nella pronuncia delle singole lettere che compongono una parola)
Spero di non averti terrorizzato con questo mio piccolo appunto.
Comunque, se hai qualcuno (non te lo auguro) che manifesta tali sintomi, ti consiglio vivamente di contattare un esperto, perchè se non ricordo male, presa in tempo, questa malattia è curabile (anche se non guaribile)!!!
AUGURI DI BUONE FESTE...

2006-12-27 01:27:59 · answer #3 · answered by Matthew 2 · 0 0

La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). La grande variabilità dei sintomi che la caratterizzano è conseguenza di un processo di degenerazione della mielina, da qui il termine demielinizzante. La mielina costituisce il materiale che riveste i nostri nervi, permettendo la trasmissione rapida ed integra degli impulsi nervosi. Nel corso della malattia la distruzione delle guaine mieliniche causa il blocco o rallentamento degli impulsi che vanno dal sistema nervoso centrale verso le diverse parti del corpo e viceversa. Le aree in cui la mielina è stata danneggiata vengono anche dette placche. Da qui l'altro nome della malattia, "sclerosi a placche".

Indice [mostra]
1 Anatomia patologica
2 Eziologia ed epidemiologia
3 Patogenesi
4 Sintomi
5 I diversi tipi di sclerosi multipla
5.1 Benigna
5.2 Recidivante-Remittente
5.3 Forma transizionale
5.4 Secondaria progressiva
5.5 Primaria progressiva
6 Terapia
7 Decorso e prognosi
8 Collegamenti esterni



[modifica] Anatomia patologica
A un esame esterno il cervello non presenta alcuna alterazione riconducibile alla malattia, ma la superficie del midollo spinale può presentare delle irregolarità. Alla dissezione, nel cervello si evidenziano lesioni disseminate che possono risultare lievemente depresse e che spiccano, nel contesto della sostanza bianca, per il colore rosa-grigio. Le lesioni distruggono la mielina, ma lasciano essenzialmente intatte le strutture nervose.

Caratteristica è anche la distribuzione topografica delle lesioni: si localizzano prevalentemente a livello periventricolare, limitatamente alla zona in cui le vene subependimali circondano i ventricoli.

Altre strutture frequentemente colpite sono i nervi ottici, il chiasma e il midollo spinale.

Eccezionalmente alcune lesioni più vecchie vanno incontro a cavitazione: questo reperto indica che il processo patologico ha interessato non solo la mielina e gli assoni, ma anche i tessuti di sostegno e i vasi sanguigni.


[modifica] Eziologia ed epidemiologia
Non si riesce ad identificare in un solo agente la causa determinante la sclerosi multipla, ma alcuni dati epidemiologici devono essere tenuti in considerazione:

L'incidenza è inferiore a 1/100.000 nelle aree equatoriali, varia da 6 a 14/100.000 nel sud degli Stati Uniti e nell'Europa meridionale e da 30 a 80/100.000 in Canada, nell'Europa settentrionale e nel nord degli Stati Uniti. Ciò ha messo in evidenza l'esistenza di qualche fattore ambientale, ancora sconosciuto, che contribuirebbe all'insorgenza della sclerosi multipla indipendentemente dalla razza. Numerosi studi hanno evidenziato che persone che migrano da una zona ad alto rischio ad una a basso rischio portano con sé, almeno in parte, il rischio correlato al loro luogo di origine.

Attualmente è anche ben stabilita l'esistenza di fattori ereditari, conseguenza della scoperta che alcuni antigeni di istocompatibilità (HLA) sono più frequenti nei pazienti affetti da sclerosi multipla rispetto ai soggetti di controllo.

La sclerosi multipla colpisce circa tre milioni di persone nel mondo, mezzo milione in Europa e più di 50.000 in Italia. Tra i disturbi neurologici è il più diffuso tra i giovani adulti e la principale causa neurologica di disabilità. La malattia si presenta primariamente in età compresa tra i 20 e i 40 anni, con un picco verso i 30 anni. E' invece poco frequente al di sotto dei 15 e sopra i 50 anni. Colpisce le donne con una frequenza di 2,5:1 rispetto agli uomini.


[modifica] Patogenesi
I dati epidemiologici indicano che la sclerosi multipla è correlata con un fattore ambientale con il quale si viene a contatto nell'infanzia e che, dopo anni di latenza, o determina l'insorgenza dell'affezione o contribuisce alla sua genesi.

Negli ultimi anni si è affermata la teoria che questo fattore potesse essere un'infezione, presumibilmente di natura virale, anche se, nonostante numerosi tentativi, non è stato isolato né osservato alcun virus nei tessuti dei pazienti affetti.

Se davvero l'evento patogenetico iniziale è un'infezione, allora deve esistere qualche fattore secondario che diviene operativo in età adulta, così da attivare la malattia neurologica e provocarne poi le esacerbazioni. L'opinione più condivisa è che questo meccanismo secondario consista in una reazione autoimmune che attacca qualche componente della mielina e, nella sua forma più intensa, distrugge tutti gli elementi tessutali.

sembrerebbe che la classificazione provenga dalla famiglia hpv. sono in corso approfondimenti da parte delle strutture scientifiche


[modifica] Sintomi
La sclerosi multipla può colpire qualsiasi area del sistema nervoso centrale, essendo così caratterizzata da un punto di vista clinico da una grande varietà di segni e sintomi.Tutti i sintomi, qui di seguito riportati, non si manifestano mai contemporaneamente e la loro comparsa è graduale in quanto a gravità. Essi vengono riassunti in settori,quali:

la visione: offuscamento, visione doppia (diplopia), neurite ottica (disturbi della visione e dolore in sede oculare),tremore oculare (nistagmo), solo raramente perdita completa della vista;
la coordinazione: perdita completa o parziale dell'equilibrio, tremori (fino a forme gravi simili a vere e proprie crisi epilettiche), vertigini a volte accompagnate da nausea e vomito, incapacità di coordinare i movimenti (atassia);
la forza: debolezza soprattutto alle gambe e calo del tono muscolare, che può causare spasticità, rigidità e paralisi;
la sensibilità: formicolii, perdita della sensibilità al tatto, sensazione di bruciore in un'area del corpo, dolori muscolari, senso di intorpidimento e maggiore sensibilità al caldo o dolore al freddo (ad un arto, ad entrambi gli arti di un lato, al tronco, alla faccia...);
la parola: difficoltà a parlare fino a perdita della parola, difetti nella pronuncia e cambiamenti nella cadenza vocale;
il controllo della vescica: disfunzioni vescicali come minzione frequente e/o impellente fino a incontinenza, sensazione di incompleto svuotamento della vescica;
l'intestino: costipazione e, più raramente, perdita di controllo dello sfintere;
la sessualità: impotenza, disturbi dell'eccitazione sessuale e perdita di sensibilità;
le funzioni cognitive ed emotive: disturbi del carattere, della personalità, dell'umore intesi non come reazione psicologica alla malattia, ma come espressione di alterazioni a carico delle vie nervose cerebrali. Sono alterati anche l'attenzione, la concentrazione, la memoria di fissazione, la capacità di giudizio e di ragionamento.
Caratteristica di questa malattia è, inoltre, la fatica, considerata uno stato clinico non riferito a sforzi muscolari. Il segno di Lhermitte è un altro segno che frequentemente si presenta nella sclerosi multipla ed è costituito da una sensazione di scossa elettrica che percorre la colonna vertebrale e gli arti inferiori in seguito a flessione del collo.


[modifica] I diversi tipi di sclerosi multipla

[modifica] Benigna
La sclerosi multipla in forma benigna è caratterizzata da una o due o più recidive con remissione completa. La sua diagnosi può avvenire solo dopo 10-15 anni dall'esordio dei primi sintomi. Questa forma ha per lo più un esordio di tipo sensorio, non è invalidante oppure in maniera lieve, anche se in alcuni casi può evolvere in una forma progressiva.


[modifica] Recidivante-Remittente
Nella maggior parte dei pazienti con sclerosi multipla, i segni e i sintomi tendono a comparire e a scomparire (recidive e remissive) soprattutto in una fase iniziale della malattia. La fase remissiva corrisponde ad uno stato di quiescenza della malattia, in cui il paziente non avverte alcun sintomo. Con il termine recidiva si intende una situazione di fase attiva della sclerosi multipla che si manifesta con la comparsa di nuovi sintomi o con l'aggravarsi di sintomi preesistenti. L'intervallo di tempo che intercorre tra due ricadute è variabile, ma soprattutto imprevedibile, perché può andare da alcune settimane ad alcuni anni. Inoltre è tutt'oggi impossibile prevedere una ricaduta e conoscerne le sue cause. Un particolare stato di stress del paziente o un episodio infuenzale sono stati riconosciuti fattori in grado di scatenare le recidive. Queste sono comunque informazioni ancora insufficienti. Anche in ciò sta l'alta imprevedibilità di questa malattia.


[modifica] Forma transizionale
È caratterizzata da una serie di attacchi a frequenza maggiore e ad intervalli più brevi l'uno dall'altro, rispetto alla forma recidivante-remittente. Questo stadio rappresenta un peggioramento costante delle condizioni del paziente che è ad alto rischio di sviluppo della sclerosi secondaria progressiva.


[modifica] Secondaria progressiva
L'andamento caratterizzato dalla comparsa e scomparsa dei sintomi (recidive-remissive), col passare del tempo, può trasformarsi in un decorso cosiddetto 'secondariamente progressivo'. Esso si manifesta come la forma recidivante-remittente, ma con recuperi incompleti e progressione dei deficit anche nei periodi che intercorrono tra una ricaduta e l'altra.


[modifica] Primaria progressiva
Un andamento primariamente progressivo è caratterizzato dal fatto che i segni e i sintomi si accumulano nel tempo in modo graduale, ma senza mai scomparire.





[modifica] Terapia
Non esiste ancora una terapia specifica. I trattamenti sono mirati agli episodi acuti, alla prevenzione delle ricadute e al miglioramento generale del quadro sintomatologico.

Negli episodi acuti si usano i corticosteroidi (preferibilmente ad alto dosaggio e per brevi periodi) che esercitano un potente effetto antiflogistico (riducono l'infiammazione) abbreviando la durata e accelerando la remissione dei sintomi.

Per prevenire le ricadute sono stati sperimentati farmaci immunomodulatori, quali i beta-interferoni o il copolimero, con lo scopo di ridurre l'intensità con la quale il sistema immunitario attacca il sistema nervoso, e farmaci immunosoppressori come l'azatioprina, il metotrexate, la ciclofosfamide e il mitoxantrone, che bloccano la replicazione cellulare, rallentando anche la reazione immunologica (per cercare di frenare l'attività del sistema immunitario e per cercare di prevenire gli attacchi attraverso una soppressione globale delle cellule del sistema immunitario stesso, soprattutto nelle forme cronico-progressive). Essendo sostanze tossiche usate anche nella chemioterapia dei tumori, sono riservate a casi di sclerosi multipla con progressione rapida e disabilitante e la loro somministrazione è riservata a centri clinici specializzati.

Le persone colpite da sclerosi multipla necessitano, inoltre, di una terapia rivolta alle eventuali malattie collaterali, alle infezioni delle vie urinarie e alle piaghe da decubito. Molto utili contro la spasticità degli arti si sono dimostrati i farmaci miorilassanti e la fisiochinesiterapia.

Nell'ambito delle terapie sintomatiche, è possibile usare, a seconda del tipo di disturbi e della loro entità, farmaci per la spasticità, la fatica, le disfunzioni vescicali, i disturbi delle sensibilità, ecc. E' indispensabile che i malati di sclerosi multipla, nonostante la disabilità, conducano una vita il più normale possibile. Uno strumento importante per sfruttare al meglio le residue risorse individuali è la riabilitazione, mentre la psicoterapia singola o di gruppo può aiutare il malato e la sua famiglia a reagire contro la depressione e l'ansietà causate dalla sclerosi multipla.


[modifica] Decorso e prognosi
Caratteristica della Sclerosi multipla consiste nell'intermittenza delle manifestazioni cliniche con un tipo di progressione della malattia caratterizzato da una serie di attacchi, ognuno dei quali lascia un certo grado di invalidità. Il tasso di recidiva è di 0.3-0.4 accessi all'anno, ma l'intervallo di tempo che intercorre tra il sintomo d'esordio e la prima recidiva è ampiamente variabile.

Dopo un certo numero di anni, il paziente mostra una maggiore tendenza a entrare in una fase di deterioramento lento, costante o fluttuante, delle funzioni neurologiche, attribuibile all'effetto cumulativo dell'aumento numerico delle lesioni.

La durata della malattia è estremamente variabile. Pochissimi pazienti muoiono entro alcuni mesi o anni dall'esordio, ma la sopravvivenza media è superiore ai 30 anni. Una statistica retrospettiva ha evidenziato che il 74% dei pazienti ha vissuto oltre i 25 anni dall'esordio della malattia contro l'86% della popolazione normale. Al termine dei 25 anni un terzo dei pazienti lavorava ancora e due terzi conservava comunque la capacità di camminare.

2006-12-27 01:25:19 · answer #4 · answered by kuulover 2 · 0 0

A seconda della zona cerebrale colpita dalla malattia, i sintomi possono variare, tanto che ogni paziente presenta sempre un quadro clinico differente (spesso la durata e l'intensità dei sintomi cambiano anche nello stesso paziente).
In generale, la sclerosi multipla può colpire queste aree:

la visione (offuscamento, diplopia, neurite ottica, movimenti oculari rapidi involontari e, solo raramente, la perdita totale della vista);

la coordinazione (perdita di equilibrio, tremori, vertigini, mancanza di sensibilità a un arto e incapacità di coordinare i movimenti);

la forza (debolezza soprattutto alle gambe e calo del tono muscolare, che può causare spasticità o rigidità);

la sensibilità (formicolii, perdita della sensibilità al tatto, sensazione di bruciore in un'area del corpo, dolori muscolari e maggiore sensibilità al calore);

la parola (difficoltà a parlare, difetti nella pronuncia delle parole e cambiamenti nella cadenza vocale);

il controllo della vescica (minzione frequente e/o impellente e sensazione di incompleto svuotamento della vescica)

l'intestino (costipazione e, più raramente, perdita di controllo dello sfintere);

la sessualità (impotenza, disturbi dell'eccitazione sessuale e perdita di sensibilità);

le funzioni cognitive ed emotive (deficit di memoria, di concentrazione, di giudizio e di ragionamento).

Nessun paziente, però, è mai colpito contemporaneamente da tutti i sintomi sopra descritti.

2006-12-27 01:14:22 · answer #5 · answered by dott.ssa speranza900 F.C(VG) 5 · 1 1

nn saprei cmq abbiamo l'avatar quasi uguali!! x la sclerosi multipla prova a fare una ricerca ciao

2006-12-27 01:13:27 · answer #6 · answered by Fede 2 · 0 0

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