Il "cuneo fiscale" è la differenza fra i costi sostenuti dall'imprenditore per l'assunzione di un lavoratore (il salario più i contributi alla sicurezza sociale) e il reddito del lavoratore dopo le tasse e le indennità (il reddito netto).
In Italia il cuneo fiscale è determinato sostanzialmente dai contributi previdenziali a carico dell'imprenditore. Una riduzione di questi costi estesa a tutti i lavoratori dipendenti costerebbe circa 10 miliardi di euro, praticamente un punto di PIL.
2006-12-27 00:03:02
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answer #1
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answered by Anonymous
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I "lavoratori" normalmente lamentano di avere un salario o stipendio basso.
I "datori di lavoro" normalmente lamentano un costo del lavoro (salari o stipendi) troppo alto, specialmente se parametrato con altri Paesi del nostro livello.
Hanno ragione entrambi.
Il motivo è che il lavoratore che incassa 100 al datore di lavoro costa ad esempio 180.
Gli 80 non li prende il lavoratore ma il datore di lavoro li tira fuori e quindi a lui il lavoro costa 180,
Gli 80 vanno allo Stato per un mucchio di motivi (previdenza ecc.) sui quali non stò a dilungarmi perchè vuoi una risposta semplice.
Gli 80 - ripeto è un esempio - sono il "cuneo fiscale".
Gli altri Paesi hanno normalmente un cuneo fiscale, cioè una differenza tra ciò che il lavoratore percepisce e ciò che invece effettivamente costa, percentualmente + basso del nostro.
Se vogliamo poter competere dobbiamo cercare di "allineare" il più possibile le condizioni di partenza delle imprese.
Ad esempio da noi l'energia elettrica costa alle imprese molto di più che all'estero, così il cuneo fiscale, ecc.
Se non si fa qualcosa per eliminare queste disparità le nostre imprese partono evidentemente svantaggiate e non possono stare sul mercato.
La riduzione del costo del cuneo fiscale vuole andare appunto in codesta direzione.
2006-12-27 03:12:39
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answer #2
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answered by omaren 5
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Il cuneo fiscale o cuneo contributivo è rappresentato dalla variazione tra l'onere del costo del lavoro e il reddito effettivo percepito dal prestatore d'opera: in pratica è la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto incassato effettivamente dal lavoratore, essendo il restante importo versato al fisco e agli enti di previdenza.
2006-12-27 01:05:32
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answer #3
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answered by archeologo 3
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Il divario tra il costo del lavoro a carico delle imprese e la retribuzione netta in busta paga. Un problema non nuovo, che (forse) potrebbe essere attenuato tra breve. Finanza pubblica permettendo.
Fatta uguale a 100 la retribuzione lorda di un operaio dell'industria, il suo datore di lavoro sopporta un onere di 144 per via delle contribuzioni previdenziali a proprio carico e degli altri oneri che gonfiano il costo del lavoro, mentre la retribuzione netta in busta paga è uguale a 72.
2006-12-27 00:14:54
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answer #4
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answered by Manuele 4
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Il cuneo fiscale o cuneo contributivo è rappresentato dalla variazione tra l'onere del costo del lavoro e il reddito effettivo percepito dal prestatore d'opera: in pratica è la differenza tra quanto pagato dal datore di lavoro e quanto incassato effettivamente dal lavoratore, essendo il restante importo versato al fisco e agli enti di previdenza.
2006-12-27 00:11:49
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answer #5
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answered by Anonymous
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Differenza tra stipendio lordo e quanto effettivamente prendi!
Ciaoooooooooo!
2006-12-27 00:05:23
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answer #6
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answered by falcidia 4
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Come si fa a spiegare cos'è il cuneo fiscale!?
Secondo me non lo sa nemmeno chi ha coniato il termine.
Cuneo Fiscale: prisma a sezione triangolare di legno o di metallo terminante con uno spigolo acuto molto pignolo.
2006-12-27 00:24:21
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answer #7
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answered by Ber Pischello 5
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