Mi pare che si sia d'accordo che ciascuno, potendolo, debba decidere della propria vita, il problema particolare è CHI può porre termine ad essa se l'interessato è totalmente paralizzato.
Io, DOPO CHE le avessi provate tutte, lo farei, per amore.
Non mi importerebbe andare in prigione, non mi importerebbe "regredire" come spirito da dormiente a risvegliato o viceversa, non mi importerebbe vivere momenti o eternità di rimorso, non mi importerebbe di andare all'inferno, ne' del giudizio degli altri o di quello di me stessa "risvegliata" in un'altra dimensione. Chi amo soffre, e se vedo che la sua sofferenza è arrivata al collasso, all'improduttività (scusate il termine) e la sua coscienza è tranquilla e certa della scelta, se io non la rispttassi sarebbe solo per il io egoismo di poter ancora perdermi nei suoi occhi. Che vada, tanto ci rincontreremo, tanto la morte non esiste, tanto ovunque andrà lo sentirò...e se la pure la mia pena fosse NON incontrarlo mai più...lo stesso lo farei, lo stesso accetteri questo destino.
Eppoi, se ambedue fossimo colpevoli di aver OSATO rinunciare al DONO della vita, può darsi che ci rivedremo nello stesso girone, perche saremmo ambedue colpevoli, come lo sarebbe anche chi semplicemente lo addormentasse, perchè darebbe la NON COSCIENZA, quella cosa che NON ti permette di "offrire" la tua sofferenza.
Sono stanca, sono stanca di tanti giri di parol, di tante affermazioni spacciate per certezze, che vengono applicate a NOSTRO comodo.
La vita è dono, e come dono può essere graditissima o diventare poco gradita, ed ho il libero arbitrio di quel dono.
Non sono Dio, ma sono dio di me stesso. Se sbaglio ad usare il dono, sarà mia responsabilità, mia competenza, e NESSUNO potrà portarmi su quella crede sia la retta o la sbagliata via.
Il percorso è individuale e libero.
nonnasilvia
2006-12-22 05:49:02
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answer #1
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answered by silvia*** 5
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Penso che la legge italiana debba cambiare su questo argomento,sfido chiunque a provare a vivere anche solo una settimana in quelle condizioni (per primo il Papa e i suoi adepti,poi i poltici).
2006-12-21 11:55:29
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answer #2
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answered by Lion 4
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giusto--
ma il medico rischia 15 anni---assurdo!
2006-12-21 11:49:45
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answer #3
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answered by keinze 7
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Ho riflettuto molto sulla questione e per arrivare ad una risposta sensata mi sono posta il problema: se toccasse a me?Di certo non vorrei vivere come un vegetale per 10 anni, pesando sulla vita di chi mi ama e di chi mi "accudisce"; no questo non è vivere, ma per me è soffrire mille volte tanto...mi dispiace per la sua morte, ma sono contenta perchè è stata rispettata, sebbene in tempi molto lunghi e poco silenziosamente, la sua volontà...
2006-12-21 12:00:38
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answer #4
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answered by arianna 3
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è stato il più grande atto di generosità che gli sia stato mai concesso. morire con dignità è un diritto a prescindere da chi hai intorno che solo per puro egoismo ignora la sofferenza per avere chi crede d'amare accanto.
2006-12-21 11:53:44
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answer #5
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answered by macrì 2
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ci vorrebbe l'eutanasia, hanno fatto bene - sarà un casino ma non penso che andrà in galera il dottore. Semmai servirà magari per proporre un referendum, speriamo - cioè non lo so perché con tutti i cattoliciacci che ci sono in Italia ci sta anche che se fanno un referendum sono capaci di non farlo passare...
2006-12-21 11:52:01
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answer #6
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answered by nibeja 2
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l'ha kiesto lui,qnd ancora era capace di intendere e volere,io rispetto la sua volonta'e approvo in pieno.
2006-12-21 11:57:34
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answer #7
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answered by Anonymous
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Penso che la dobbiamo smettere di fare un caso politico e religioso per ogni cosa che succede: è una tortura peggiore di quella sofferta da quell'uomo. Era ora che lo facessero, anche per il suo bene. Come faceva, poverino, a continuare a vivere in quel modo? Lo diceva anche lui.
2006-12-21 11:57:23
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answer #8
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answered by evergreen_75 4
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Penso che è vero che la sofferenza abbia un valore, ma è anche vero che DIO vuole la nostra gioia e NON la nostra sofferenza.
Chi non ha capito che Dio è gioia, non ha capito nulla.
Dico così per parafrasare un intervento qui sopra. Non vorrei sembrare irrispettoso.
Eppoi, la vita è un dono, un regalo: se voi fate un regalo a Natale, pensate che chi l'ha ricevuto possa essere libero di accettarlo o di non gradirlo... Siete donatori disinteressati, o no?
Io penso Dio sia donatore disinteressato, tanto è vero che lascia noi il LIERO ARBITRIO. O no?
2006-12-21 13:31:27
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answer #9
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answered by roberto 3
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Ho una sola critica da manifestare: la pubblicità che si è fatta su questo caso. Il decidere di porre fine alla propria esistenza è una suprema manifestazione della volontà dell' individuo e nessuna legge può imporre delle regole. Ognuno deve aver il diritto di disporre di se stesso, senza clamori, senza giudizi altrui, nella piena dignità di un completo silenzio.
2006-12-21 13:17:00
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answer #10
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answered by dgcomunicazioni 4
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