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2006-12-20 22:04:28 · 8 risposte · inviata da Anonymous in Arte e cultura Storia

8 risposte

Anarchia?

2006-12-20 22:05:50 · answer #1 · answered by Malò 6 · 2 2

non è una ideologia , non è una malattia ,non è una perversione.
non ha maestri,non ha lider,non è nato nell'ottocento ,forse è una filosofia, ma nasce con te non si diventa anarchici o lo si è o non lo si è , è l'uomo gatto che purtroppo ha sempre l'uomo cane alle costole è qualcosa che nasce spontaneo quando si usa la propria testa e non si prendono a prestito i pensieri altrui
non ha bisogno di leggi ,esiste la legge naturale
non ha bisogno di padroni,è abbastanza grande per essere indipendente
non ha bisogno di religioni ,la religiosità gli basta
è l'uomo prima dell'imperialismo

2006-12-20 22:30:09 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 0

Va bene... cosa vuoi domandare esattamente? (lo sai che non si paga per ogni parola scritta?)

2006-12-23 05:04:22 · answer #3 · answered by Hatshepsut 3 · 0 0

no grazie

2006-12-21 04:56:54 · answer #4 · answered by annina 4 · 0 0

L'anarchismo è un movimento politico che nasce nel corso del XVIII secolo, affondando le sue radici nell'Illuminismo, e si sviluppa nei due secoli successivi. Dare un quadro del pensiero anarchico e delle pratiche libertarie non è facile perché da un lato non si può, nel caso dell'anarchismo, ricondurre tutte le sue manifestazioni all'attività di un solo teorico e, dall'altro, perché esse sono lontane dall'essere espressione di una ideologia fissa.

Abitualmente ci si riferisce a Stirner, Proudhon e Bakunin come ai tre principali teorici di questa corrente di pensiero. Ciò in realtà è vero solo in parte perché, per quanto riguarda Stirner, il suo pensiero rimane fino alla fine del XIX secolo praticamente sconosciuto fuori dalla Germania e totalmente estraneo alla nascita del movimento libertario propriamente detto.

Quanto a Proudhon, che può essere considerato giustamente come il "padre dell'anarchismo", il suo pensiero ha subito anche lunghi momenti di oblio ed è stato oggetto, in alcuni casi, di grossolane deformazioni. Per quanto riguarda Bakunin, se la sua influenza è diretta e decisiva sul movimento libertario, questo prende il suo slancio ed assume le sue caratteristiche solamente dopo la morte.

In realtà, le idee anarchiche sono conosciute essenzialmente attraverso l'opera dei suoi discepoli, come Pëtr Kropotkin ed Errico Malatesta, che non esitano su punti importanti a modificare, precisare, allargare l'eredità bakuniniana approdando esplicitamente al comunismo libertario.

Sul piano filosofico e delle idee, l'anarchismo può essere considerato come la manifestazione più estrema del processo di laicizzazione del pensiero occidentale che approda al rifiuto di ogni forma d'autorità esterna o superiore agli uomini, sia essa "divina" o umana, e al rifiuto di tutti i principi che, in tempi, forme e con modalità differenti, sono stati utilizzati dalle classi dominanti per giustificare la loro dominazione sul resto della popolazione.

Sul piano politico e sociale, l'anarchismo si ritiene continuatore dell'opera della Rivoluzione Francese, attraverso la realizzazione, accanto all'eguaglianza politica, di una vera eguaglianza economica e sociale; eguaglianza che nella società borghese si realizza attraverso la lotta contro il capitalismo e per l'abolizione del salariato.

2006-12-20 22:06:53 · answer #5 · answered by Anonymous · 2 2

In italiano si dice " anarchia".
"Anarchismo" è una (brutta) italianizzazione del termine francese " anarchisme".
Nacque in Russia, come movimento organizzato, ad opera di Bakunin,che là ,- dopo essere stato espulso dal movimento Socialista europeo-,trovò terreno fertile per le sue idee.
In Italia ebbe moltissimi seguaci, e li ha ancora oggi (purtroppo, perché mettono bombe ).Ma in una società istintivamente anarchica, quale quella italiana,esso ha molti concorrenti....

2006-12-21 01:14:54 · answer #6 · answered by Nahla 7 · 0 1

L'anarchismo è un movimento politico che nasce nel corso del XVIII secolo, affondando le sue radici nell'Illuminismo, e si sviluppa nei due secoli successivi. Dare un quadro del pensiero anarchico e delle pratiche libertarie non è facile perché da un lato non si può, nel caso dell'anarchismo, ricondurre tutte le sue manifestazioni all'attività di un solo teorico e, dall'altro, perché esse sono lontane dall'essere espressione di una ideologia fissa.

Abitualmente ci si riferisce a Stirner, Proudhon e Bakunin come ai tre principali teorici di questa corrente di pensiero. Ciò in realtà è vero solo in parte perché, per quanto riguarda Stirner, il suo pensiero rimane fino alla fine del XIX secolo praticamente sconosciuto fuori dalla Germania e totalmente estraneo alla nascita del movimento libertario propriamente detto.

Quanto a Proudhon, che può essere considerato giustamente come il "padre dell'anarchismo", il suo pensiero ha subito anche lunghi momenti di oblio ed è stato oggetto, in alcuni casi, di grossolane deformazioni. Per quanto riguarda Bakunin, se la sua influenza è diretta e decisiva sul movimento libertario, questo prende il suo slancio ed assume le sue caratteristiche solamente dopo la morte.

In realtà, le idee anarchiche sono conosciute essenzialmente attraverso l'opera dei suoi discepoli, come Pëtr Kropotkin ed Errico Malatesta, che non esitano su punti importanti a modificare, precisare, allargare l'eredità bakuniniana approdando esplicitamente al comunismo libertario.

Sul piano filosofico e delle idee, l'anarchismo può essere considerato come la manifestazione più estrema del processo di laicizzazione del pensiero occidentale che approda al rifiuto di ogni forma d'autorità esterna o superiore agli uomini, sia essa "divina" o umana, e al rifiuto di tutti i principi che, in tempi, forme e con modalità differenti, sono stati utilizzati dalle classi dominanti per giustificare la loro dominazione sul resto della popolazione.

Sul piano politico e sociale, l'anarchismo si ritiene continuatore dell'opera della Rivoluzione Francese, attraverso la realizzazione, accanto all'eguaglianza politica, di una vera eguaglianza economica e sociale; eguaglianza che nella società borghese si realizza attraverso la lotta contro il capitalismo e per l'abolizione del salariato.

2006-12-20 22:07:58 · answer #7 · answered by henarybonsai 3 · 2 3

p.s.: l'enciclopedia non ce l'hai?????


L'anarchismo è un movimento politico che nasce nel corso del XVIII secolo, affondando le sue radici nell'Illuminismo, e si sviluppa nei due secoli successivi. Dare un quadro del pensiero anarchico e delle pratiche libertarie non è facile perché da un lato non si può, nel caso dell'anarchismo, ricondurre tutte le sue manifestazioni all'attività di un solo teorico e, dall'altro, perché esse sono lontane dall'essere espressione di una ideologia fissa.

Abitualmente ci si riferisce a Stirner, Proudhon e Bakunin come ai tre principali teorici di questa corrente di pensiero. Ciò in realtà è vero solo in parte perché, per quanto riguarda Stirner, il suo pensiero rimane fino alla fine del XIX secolo praticamente sconosciuto fuori dalla Germania e totalmente estraneo alla nascita del movimento libertario propriamente detto.

Quanto a Proudhon, che può essere considerato giustamente come il "padre dell'anarchismo", il suo pensiero ha subito anche lunghi momenti di oblio ed è stato oggetto, in alcuni casi, di grossolane deformazioni. Per quanto riguarda Bakunin, se la sua influenza è diretta e decisiva sul movimento libertario, questo prende il suo slancio ed assume le sue caratteristiche solamente dopo la morte.

In realtà, le idee anarchiche sono conosciute essenzialmente attraverso l'opera dei suoi discepoli, come Pëtr Kropotkin ed Errico Malatesta, che non esitano su punti importanti a modificare, precisare, allargare l'eredità bakuniniana approdando esplicitamente al comunismo libertario.

Sul piano filosofico e delle idee, l'anarchismo può essere considerato come la manifestazione più estrema del processo di laicizzazione del pensiero occidentale che approda al rifiuto di ogni forma d'autorità esterna o superiore agli uomini, sia essa "divina" o umana, e al rifiuto di tutti i principi che, in tempi, forme e con modalità differenti, sono stati utilizzati dalle classi dominanti per giustificare la loro dominazione sul resto della popolazione.

Sul piano politico e sociale, l'anarchismo si ritiene continuatore dell'opera della Rivoluzione Francese, attraverso la realizzazione, accanto all'eguaglianza politica, di una vera eguaglianza economica e sociale; eguaglianza che nella società borghese si realizza attraverso la lotta contro il capitalismo e per l'abolizione del salariato.

2006-12-20 22:06:55 · answer #8 · answered by Caterina 4 · 2 3

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