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se è cessato il rapporto di lavoro può il datore di lavoro esercitare poteri disciplinari per condotte del lavoratore precedenti?

2006-12-20 04:01:46 · 10 risposte · inviata da princess81 1 in Politica e governo Legge ed etica

10 risposte

Assolutamente no! Un datore di lavoro non è nella possibilità giuridica di stabilire una condanna, ossia emettere misure disciplinari nei riguardi di un ex o attuale dipendente, senza che questi non siano regolati dalla legge. In questo caso e in base ai fatti accaduti si fa una denuncia alla magistratura e una richiesta di rinviato a giudizio nei riguardi del lavoratore licenziato per ovvio reato commesso. Sempre se questo sia provato e riscontrato dal codice penale. Nel caso contrario come succede spesso, il datore di lavoro che ha emesso denuncia viene citato con relative conseguenze a giudizio per falsa testimonianza dai 6 mesi ai tre anni di reclusione, e il licenziamento del dipendente viene anche revocato più risarcimenti danni morali

2006-12-20 04:04:15 · answer #1 · answered by squire_moers 6 · 0 0

Cosa intendi per "poteri disciplinari"? Chiedi se ti può licenziare, sospendere, trattenere parte dello stipendio? Certo che no, non sei più alle sue dipendenze!
Se l'ex datore ritiene di volerti perseguire per qualcosa che hai fatto, a quel punto ha un'unica via: la querela, la richiesta di danni presso un giudice.

2006-12-20 04:10:02 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

Parlando strettamente di sanzioni (e procedimento) disciplinari (escludendo eventuali procedimenti penali decisi da giudici che nulla c'entrano), per essere giuridicamente possibili devono avere un senso: che senso ha una censura se vale solo nel rapporto di lavoro con l'attuale datore? che senso ha il licenziamento se uno si è già dimesso?

Nel rapporto di lavoro alle dipendenze di pubbliche amministrazioni ha invece senso ed è ammesso:
infatti certe sanzioni disciplinari irrogate possono essere d'impedimento all'assunzione o alla carriera all'interno di altra pubblica amminisitrazione. In tali casi il vecchio datore può (deve) procedere disciplinarmente contro il dipendente.
Lo stesso può capitare se ill vecchio datore deve ancora pagare delle somme all'ex dipendente (retribuzioni arretrate o somme commisurate alla retribuzione): in tal caso una multa disciplinare può essere detratta da queste somme, previo avvio del procedimento disciplinare.

Nel privato non so, ma immagino che quest'ultimo caso possa capitare (NB:non sto parlando di responsabilità civilistiche), ma dovresti vedere se i CCL dicono qualcosa.
Potrei anche pensare in astratto ad una censura o altra sanzione che può incidere sul rapporto con il nuovo datore, ma credo (senza avere conferma) che eventuali comunicazioni o giudizi da parte del vecchio datore al nuovo (che di fatto capitano) si scontrino con la tutela della privacy.

2006-12-20 09:09:29 · answer #3 · answered by ? 7 · 0 0

Dipende dal rapporto di lavoro, se parasuboordinato o da dipendente e il dipendente ha creato gravi danni materiali, come il danneggiamento di beni o opere dell'azienda, spionaggio industriale o altri danni penali l'ex datore di lavoro può esporre il problema alla magistratura, ma il + delle volte, se non si tratta di colpa grave e danni volontari finisce tutti in una bolla di sapone.
Altre azioni come vendette e rappresaglie senza giustificazione e fatte di persona non sono plausibili!

2006-12-20 05:38:37 · answer #4 · answered by Alberto D 5 · 0 0

Se sono stati commessi dei reati penalmente perseguibili può denunciare chi li ha commessi alle forze dell' ordine.

2006-12-20 04:37:39 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 0

Il datore di lavoro a posteriori( ovvero dopo la cessazione del rapporto di lavoro ) non può promuovere azioni disciplinari anche se il fatto contestato si è verificato precedentemente alla risoluzione del rapporto lavorativo. Diverso sarebbe se la contestazione addebitata fosse avvenuta prima...nel qual caso il datore di lavoro ha la facoltà di prendere provvedimenti di carattere disciplinare...ovviamente il lavoratore ha tutti gli strumenti per poter far valere eventualmente le sue ragioni rivolgendosi all'Ufficio del Lavoro e della Massima Occupazione della propria città o provincia.

2006-12-20 04:31:46 · answer #6 · answered by Anonymous · 0 0

io lavoro nel pubblico impiego e so che, in questo settore, in certi casi, ora è ammessa dai tribunali la prosecuzione di un procedimento disciplinare anche dopo la cessazione del dipendente. (il procedimento deve esser quindi già iniziato). Per esempio si può terminare il procedimento disciplinare se il dipendente, al momento della cessazione dalrapporto di lavoro, era in stato di sospensione dal servizio. Se invece non è già stata iniziata azione disciplinare, non si può comunque attivarla dopo la cessazione.
Non so se però valgano le stesse regole nell'ambito del lavoro privato.

2006-12-20 04:23:55 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

Ti presento un caso successo ad una mia amica. Lavorava in banca con me anni fa ed era alla cassa. Dopo alcuni anni si era licenziata da quella banca ed era stata assunta in un'altra, concorrente. Alcuni mesi dopo l'hanno citata in giudizio perchè aveva pagato un assegno che era risultato rubato. Il suo errore fu di non accertarsi della buona fede di chi aveva incassato quell'assegno (persona conosciuta ma veramente spregievole). Dopo varie traversie ha vinto la causa, ma quanto via vai tra tribunali e avvocati.

2006-12-20 04:18:11 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 0

secondo me non esiste proprio!!!!!pero' informati da un consulente del lavoro..

2006-12-20 04:17:27 · answer #9 · answered by Anonymous · 0 0

Dipende dai casi.
Se il comportamento dell'ex lavoratore è stato lesivo o effettuato con dolo, il datore di lavoro può anche rivolgersi al tribunale civile (un esempio su tutti: sottrazione illecita di denaro, contabilizzata successivamente al licenziamento)

2006-12-20 04:13:52 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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