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Ho citato il mio locatore innanzi al giudice, in quanto sotto il giogo della minaccia di sfratto; ha sempre preteso canoni di affitto superiori a quelli previsti dalla legge. Il " maltolto " ammonta ora a 35.000 Euro. In tribunale il suo avvocato ha asserito che ho pienamente ragione ma il suo assistito ( pluriproprietario immobiliare ) non intende darmi una cifra superiore a Euro 5.000 in quanto sostiene di " essere senza soldi " ....

Sicchè è stata fissata una seconda udienza. In che modo posso recuperare il canone indebitamente corrisposto se il proprietario
( mentendo ) continua ad asserire di non aver danaro?

Grazie a chi vorrà aiutarmi.

2006-12-13 06:54:52 · 3 risposte · inviata da Sergio F 3 in Affari e finanza Affari e finanza - Altro

3 risposte

se vinci la causa, la sentenza è immediatamente esecutiva (anche in presenza di proposizione di appello) e, perciò, tu potrai ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo.
Qualora la tua controparte non adempisse al precetto di pagamento, puoi o chiedere il sequestro di somme presso banche (a condizione che tu sappia per lo meno quale sia la banca dove ha un conto e/o depositi) e le poste (se pensi abbia conto o depositi presso le poste) o rivalerti sui suoi immobili (che a differenza dei cc e depositi non possono essere occultati o ignorati) con un procedimento immobiliare.
In sostanza la scelta dell'iter da seguire dipende dal se tu sappia o meno dove costui ha depositi e/o conti correnti.
Se lo sai il sequestro è più rapido del procedimento immobiliare.
Circa quest'ultimo, vi è anche la possibilità di sequestrare i proventi di affitti di immobili di proprietà del tuo antagonista.
E, infine, se tu sei a conoscenza che costui vanta un credito da un ente, ditta o privato che tu puoi indicare, puoi chiedere che il sequestro sia effettuato presso di lui.
Non demordere perchè se costui è proprietario di immobili ha sicuramente da perdere e, prima o poi recupererai i tuoi soldi, gli interessi, la rivalutazione e tutte le spese che dovrai sostenere fino al momento del pagamento.
Può piangere miseria quanto vuole, ma gli immobili son sempre lì.

2006-12-13 09:08:13 · answer #1 · answered by marco m 5 · 0 0

Per comporre qualunque vertenza economica e' prassi (ed in alcuni casi obbligo di legge) che il giudice faccia un tentativo di bonario componimento. Non e' detto che tu debba accettare, se ritieni la cifra offerta inadeguata puoi andare avanti per vie legali. Tieni presente, solo per completezza di informazione, che le locazioni non sono piu' soggette ad equo canone, ma a libera contrattazione. Qualunque cifra, purche' stabilita di comune accordo, e' legale.
Buona fortuna!

2006-12-13 15:02:20 · answer #2 · answered by roccobarocco 5 · 2 1

In generale, il giudice può ordinare l'esecuzione forzata, pignorando i beni del convenuto per estinguerne i debiti, ai sensi dell'art. 2740 cod. civ.
La procedura per l'esecuzione coattiva è disciplinata agli artt. 491, 492, 543, 555 cod. proc. civ.
Bisgnorebbe capire se nella vostra locazione il canone era determinato per iscritto: la forma scritta è richiesta per la validità del canone pattuito. Ove questa non sia adottata, ma il rapporto tra le parti sia instaurato di fatto, spetta al giudice deterinare la misura del canone, tale che non superi contratti-tipo definiti tramite accordi in sede locale.
Spero di averti chiarito le idee... In bocca al lupo!

2006-12-13 15:12:08 · answer #3 · answered by sharleenandrea 2 · 0 0

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