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la vita va difesa o quello di morire in pace fa parte dei diritti naturali dell'uomo?...staccare la spina a welby è un omicidio o un atto di liberazione?

2006-12-13 06:04:36 · 15 risposte · inviata da ::billy:: 3 in Politica e governo Legge ed etica

15 risposte

Oggi la medicina è in grado di sostituirsi alle funzioni dei più importanti organi vitali e quindi di tenere in vita un paziente indefinitamente e, comunque, ben oltre il punto in cui si può ragionevolmente dire che stiamo prolungando la vita e non, invece, procrastinando inutilmente la morte. Questo è un punto importante; l’etica medica tradizionale s’è formata in un’epoca in cui molto poco poteva essere fatto per salvare la vita del paziente e quel poco doveva essere fatto. L’imperativo del "vitalismo", che imponeva di prolungare ad ogni costo la vita del paziente, era una reazione all’impotenza della medicina, di fronte al fatto drammatico di non poter riuscire a salvare una vita, spesso ancora carica di promesse. Oggi, invece, possiamo fare moltissimo non solo per salvare la vita, ma anche per prolungarla quando "non può promettere più nulla". Si pone allora il problema di sapere se vale sempre la pena di fare tutto quello che possiamo fare, fino alla totale espropriazione di quel che viene comunemente definito il "diritto di morire con dignità".
Resta comunque un punto dolente le conseguenze del "dopo"...
... una volta affermato che la vita "senza valore" può essere soppressa, a chi spetterà poi il diritto e l’onere di stabilire quando la vita è tale? Perché, infatti, dovrebbero "beneficiare" del diritto all’eutanasia solo i malati,..... o solo gli anziani,..... o solo i malati gravi? Non parlo solo del caso Welby...
"La scelta dell’eutanasia" diventa più grave quando si configura come un omicidio che gli altri praticano su una persona che non l’ha richiesta in nessun modo e che non ha mai dato ad essa alcun consenso. Si raggiunge poi il colmo dell’arbitrio e dell’ingiustizia quando alcuni, medici o legislatori, si arrogano il potere di decidere chi debba vivere e chi debba morire. Il pericolo
che possa venir strumentalizzata esiste...non meravigliamoci...
"Così la vita del più debole è messa nelle mani del più forte; nella società si perde il senso della giustizia ed è minata alla radice la fiducia reciproca, fondamento di ogni autentico rapporto tra le persone". Sinceramente, internamente mi sento molto dibattuto.

2006-12-13 06:45:09 · answer #1 · answered by _M_A_X_ 6 · 1 0

un atto di liberazione

2006-12-13 14:07:35 · answer #2 · answered by anna p 2 · 2 0

EUTANASIA...si, EUTANASIA...no?????? secondo me si, se veramente siamo uomini liberi dovremmo essere liberi di decidere della ns vita sempre e sopratt se la ns vita non è + una vita ma sofferenza dolore e nulla +. Ho visto soffrire molte persone arrivate ormai allo stadio finale di malattie mortali che anno trascorso gli ultimi mesi della loro vita soffrendo pazzescamente e pregando Dio ogni momento di farli morire perchè non ne potevano + di qll sofferenza di quel dolore di vivere da malati da vegetali e sopratt non ne potevano + di vedere soffrire i loro cari, che non si arrendevano all'evidenza che sarebbe andata sempre peggio.... SI ALL?EUTANASIA FATECI MORIRE CON DIGNITA'

2006-12-15 13:55:52 · answer #3 · answered by dolce_fantasia_80 3 · 1 0

Adotterei in merito la legislazione olandese in merito perchè mi sembra che è quella che rispetta maggiormente la proprie scelte personali anche se, personalmente, chiederei che non fosse applicata su di me perchè non vorrei suicidarmi in ogni caso, ma rispetto la volontà altrui, se si è gravemente ed irreversibilmente malati e/o infermi, di volersi uccidere.

2006-12-14 06:24:51 · answer #4 · answered by Io me 2 · 1 0

scusa se ad un argomento cosi complesso ti rispondo in modo sintetico dato che ho già risposto a domande simili.
per me il diritto di morire in pace è un espressione di libero arbitrio e di volonta dell'uomo e negarla è immorale e illiberale, si può essere a favore o contro a livello personale ma anche se si è contrari chi è favorevole deve aver la possibilità di ricorrere all'eutanasia.

2006-12-14 04:32:07 · answer #5 · answered by Le Roi 3 · 1 0

penso che si possa applicare solo quando è il malata a dare l'ok

2006-12-13 14:16:53 · answer #6 · answered by jeorgettee 3 · 1 0

Un atto di liberazione, secondo me ognuno è liberissimo di scegliere della propria vita e quando non è più in grado di farlo è giusto siano i familiari più stretti e più vicini a decidere.

2006-12-13 14:15:18 · answer #7 · answered by illaaaa 5 · 1 0

Per Welby sarebbe un'atto di liberazione.

Bisogna comunque vedere i diversi casi in cui si chiede l'eutanasia. Se il malato è davvero inguaribile etc...

Ciao

2006-12-13 14:10:05 · answer #8 · answered by Gab 3 · 1 0

Pienamente favorevole: se uno non vuole più vivere perchè costretto ad una esistenza sofferente e priva di tutto, non trovo giusto che altri glielo possano negare. Per me è un atto di liberazione.

2006-12-13 14:09:36 · answer #9 · answered by WlaJuve 2 · 1 0

Fine di una TRAGEDIA. L'eutanasia è orribile, ma risolve la tragedia dei parenti ,l'ammalato quando arriva al punto terminale non ha più forza di espimere il suo dolore fisico, noi pensiamo che sta bene ma soffre. NON NASCONDIAMOCI DIETRO UN DITO, tutti sono daccordo ma nessuno lo dice.

2006-12-14 13:08:38 · answer #10 · answered by zioenzo47 3 · 0 0

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