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2006-12-11 06:24:31 · 8 risposte · inviata da isidoro s 1 in Salute Salute - Altro

la mia domanda era di carattere non scientifico ma sociale chi di voi ha esperienze con la dialisi? chi sa cosa vuol dire fare dialisi per esperienza personale o non

2006-12-11 20:17:49 · update #1

grazie comunque a tutti per le risposte.

2006-12-11 20:18:25 · update #2

8 risposte

La dialisi è il trattamento che consente la sopravvivenza a chi ha i reni che non filtrano più.
E' appunto questa la funzione della dialisi, cioè depurare il sangue dalle tossine accumulate, in particolare serve affinchè l'organismo non vada in uricemia, cioè sia totalmente intossicato dall'acido urico.
Esistono 2 tipi diversi di dialisi: l'emodialisi che di solito è eseguita tre volte alla settimana, per una durata media di 3-5 ore, durante el quali il paziente è attaccato ad un macchianario esterno che filtra il suo sangue.
Poi c' è la dialisi peritoneale (DP) che utilizza un filtro naturale, una membrana presente nel corpo chiamata membrana peritoneale. A differenza dell'emodialisi, il paziente non ha bisogno di recarsi presso il centro dialisi. I pazienti sono addestrati a farsi la dialisi a casa in orari stabiliti in base ai propri impegni.
l processo di DP è chiamato "scambio". Un paziente in DP fa di solito da 3 a 5 "scambi" al giorno. Il sangue non lascia mai il corpo durante la DP.
Il tipo di dialisi da effettuare viene deciso dal paziente e dal nefrologo insieme e può essere effettuato per diversi anni, in attesa del trapianto.
Spero che la tua sia solo una curiosità...

Ti ho scritto un e mail, se ti va di rispondermi a me fa piacere...

2006-12-11 06:39:46 · answer #1 · answered by Anonymous · 2 0

Bellissimo articolo sulla Dialisi e l'alimentazione!
http://www.balancelab.it/blog/blog/18-la-dieta-in-dialisi-peritoneale-mito-o-realta-.html

2014-04-04 10:23:14 · answer #2 · answered by ? 1 · 0 0

La dialisi
Si definisce dialisi un processo di separazione di elementi in una soluzione tramite diffusione attraverso una membrana semipermeabile e i metodi dialitici si differenziano proprio in base al tipo di membrana utilizzata per svolgere la funzione di depurazione del sangue. Nel caso dell'emodialisi questa membrana è artificiale (filtro di dialisi) mentre nella dialisi peritoneale è naturale (membrana peritoneale).

Emodialisi
Per effettuare l'emodialisi è necessario attuare una circolazione extracorporea, dal momento che il sangue e una soluzione dializzante (bagno di dialisi) devono passare attraverso il filtro di dialisi collocato al di fuori dell'organismo. Per la terapia, dunque, occorre un accesso a una vena e a una arteria, in genere del braccio che viene realizzato chirurgicamente (fistola arterovenosa). La tecnica chirurgica consiste nel collegamento (anastomosi) di un vaso arterioso donatore e un vaso venoso adiacente e può essere condotto in varie modalità. La più comune è quella latero-terminale. L'intervento prevede, previa anestesia locale, un'incisione cutanea a livello della superficie anteriore del polso, che può essere condotta trasversalmente o longitudinalmente. Una volta esposte l'arteria radiale e la vena cefalica si introduce un piccolo catetere nella vena per favorirne la dilatazione; quindi il vaso viene infuso con della soluzione fisiologica per favorire la circolazione. L'estremità terminale della vena viene quindi suturata alla parete laterale dell'arteria radiale. L'emodialisi richiede dalle tre alle quattro ore per due o più spesso tre volte la settimana e viene generalmente effettuata in ospedale.

Dialisi peritoneale
La membrana di dialisi utilizzata in questo tipo di metodica è il peritoneo, una membrana che riveste tutti gli organi dell'addome, formando una cavità virtuale (cavità peritoneale). All'interno di questa cavità viene introdotto il liquido di dialisi con cui vengono scambiate le sostanze, le scorie e l'acqua a partire dal sangue che irrora la membrana peritoneale. Molto importanti due metodiche di dialisi peritoneale automatizzata (CCPD e APD), praticabili a domicilio, che vengono svolte di notte e lasciano ai pazienti maggiori possibilità di lavorare e avere una vita sociale, azzerando così i costi sociali, che invece risultano pesanti per i trattamenti di emodialisi in ospedale e, soprattutto, a domicilio.

Epidemiologia e costi
In Italia circa 39 mila persone soffrono di malattie croniche del rene, con costi economici e sociali molto elevati, in particolare per le famiglie dei malati. In dieci anni, dal 1988 al 1998, i pazienti in trattamento sono passati da 24351 a 38966, con un incremento percentuale di oltre il 60%, grazie anche alla maggiore diffusione ed efficacia della dialisi che ne assicura la sopravvivenza. Ogni anno si registrano oltre 8mila nuovi casi di malati costretti a ricorrere a trattamenti dialitici per sopravvivere; inoltre, il numero di nuovi casi per anno è passato dagli 86 milioni di abitanti dal 1988 ai 150 per milione di abitanti del duemila. Nonostante il trapianto rimanga il trattamento di elezione per la cura delle nefropatie croniche, la sopravvivenza della maggioranza di questi malati è oggi legata alla diffusione dei trattamenti sostitutivi della funzione renale. L'indagine del Censis sui costi e l'efficacia dei principali trattamenti dialitici rivela che il costo totale, come somma di costo economico e sociale, facente capo ai circa 39 mila pazienti presenti in Italia risulta pari a quasi duemila e settecento miliardi di lire, di cui circa settecento miliardi rappresentano il costo sociale (pari a oltre un quarto del costo totale) in gran parte a esclusivo carico delle famiglie. Il 90% circa dei pazienti utilizza i trattamenti extracorporei, mentre il rimanente 10% ricorre alle diverse metodiche di dialisi peritoneale. Tuttavia si riscontra una distribuzione non omogenea delle tipologie di trattamento a livello territoriale, con il prevalere dei trattamenti extracorporei soprattutto al sud e la diffusione della peritoneale soprattutto al nord del paese, dove i pazienti che utilizzano questa metodica sono il 15,3%. Questa distribuzione dei pazienti per metodica si spiega anche sulla base della diversa localizzazione dei centri pubblici e privati di dialisi; infatti i pazienti dializzati in centri privati sono solo il 2% al nord, il 26% al centro e il 49% al sud.

Marco Malagutti

Approfondimenti

* Associazione Nazionale Tecnici Emodialisi
* American Society of Nephrology (in inglese)
* Dialisi.it
* Dialisi globale
* Donazione e trapianto
* ANED - Associazione Nazionale Emodializzati

Fonti
Evers J, "Fever in dialysis patients editorial", Int J Artif Organs , Jun 1996, 19(6) p325-6

West SM, Chaudhuri JB, Howell JA, "Improved protein refolding using hollow-fibre membrane dialysis", Biotechnol Bioeng (United States), Mar 5 1998, 57(5) p590-9

2006-12-11 16:26:34 · answer #3 · answered by fabiopeloso 4 · 0 0

la dialisi è la soluzione medica dell' insufficenza renale, ti basti pensare che cinquant anni fa c'è chi moriva in mancanza di questo apparecchio...generalmente chi è sottoposto a dialisi è al contempo in lista per un trapianto (i tempi possono essere estremamente lunghi, perchè chiaramente il trapianto rispetta sia l'ordine cronologico di richiesta, sia la compatibilità dell'organo esterno al paziente)

2006-12-11 14:36:00 · answer #4 · answered by Joey 5 · 0 0

la dialisi la si fa quando si hanno problemi ai reni che quindi non purificano il sangue, facendo la dialisi il sangue viene liberato dalle tossine(che le persone senza problemi eliminano facendo la pipì) che altrimenti distruggerebbero l organismo

2006-12-11 14:29:58 · answer #5 · answered by boo 5 · 0 0

la dialisi è una procedura medica che consente di filtrare il sangue, cioè di depurarlo dalle tossine. Questo è un compito che normalemte, in individui sani, spetta ai reni.Si ricorre alla dialisi quindi, nel momento in cui i reni non funzionano piu come dovrebbero. La dialisi viene effettuata con un macchinario apposta e l'intera procedura dura alcune ore..si effettua 3-4 volte la settimana e cmq sempre in base alla gravità del caso

2006-12-11 14:29:45 · answer #6 · answered by valerio 3 · 0 0

La dialisi in pratica ripulisce il sangue. Normalmente questo compito appartiene ai reni, ma se questi non funzionano bene allora bisogna farlo fare ad una macchina in ospedale che è appunto quella per la dialisi.

2006-12-11 14:28:51 · answer #7 · answered by Federica F 4 · 0 0

allora la dialisi in realtà non ripulisce il sangue intanto...
la dialisi è una cura che serve alle persone che hanno i reni che non funzionano + e visto che i sono i reni che tengono pulito il sangue nel corpo o meglio per vederla + facile i reni sono il ricircolo dell acqua di una piscina che serve per tenere l acqua pulita e buttar via quella sporca.
la dialisi in parole povere sostituisce il sangue e mette dentro al corpo del sangue nuovo e fresco
e la dialisi è una cura che una volta che la prescrivono si terra per tutta la vita e si è costretti a andare in ospedale per fare il ciclo della dialisi praticamente ogni 2 o 3 giorni ora non ricordo..
cmq è una cosa molto triste e dura da mandare giù...
ciao

2006-12-11 14:39:23 · answer #8 · answered by richyud 2 · 0 1

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