E' difficile definire una dose soglia o un limite di consumo
al di sopra del quale un bevitore è da considerarsi
un bevitore eccessivo, un bevitore problematico o un alcolista. Parlando più in generale, la dipendenza alcoolica ha inizio
quando la quantità di alcol assunta è maggiore di quanto
il corpo possa tollerare, ossidare, metabolizzare.
Un consumo superiore a quattro dosi di alcool
(vino, birra o liquore) più di tre volte alla settimana è da considerarsi patologico.
La nozione di dose soglia o dose massima è tuttavia discutibile, in quanto non tiene conto di fattori individuali di tolleranza
o sensibilità agli effetti dannosi dell'alcool.
Gli effetti di una dose d'alcool sull'organismo variano da soggetto a soggetto: il livello di alcool nel sangue in seguito alla sua ingestione e il rischio di sviluppare dipendenza variano col volume del corpo, il peso, le abitudini alimentari e in dipendenza del fatto che il consumo dell'alcool sia isolato o regolare.
Un ruolo specifico giocano i fattori ereditari, i quali controllano
la capacità di metabolizzazione della sostanza e il funzionamento dei centri nervosi di ricompensa e gratificazione. Quantità abbondanti di alcool sono sempre dannose e
altamente tossiche per le donne in gravidanza, i bambini,
gli adolescenti e gli anziani.
Un alcoolista certamente beve troppo (per la salute del suo corpo e della sua mente). Ma essere un alcoolista significa anche "bere in modo sbagliato", deviando dall'uso conviviale, aperto, piacevole (che ne farebbe un cosiddetto "bevitore sociale").
Essere alcoolista è soffrire la malattia del bere,
mentalmente e fisicamente.
L'alcoolista si ritrova psicologicamente e
fisicamente dipendente dall'alcool etilico.
Identificare l'alcoolismo in se stessi o in coloro che ci sono vicini è perciò non tanto una questione di ammettere una quantità di alcool bevuta al giorno o alla settimana, quanto di riconoscere
le conseguenze negative dell'alcool sulla nostra salute fisica e mentale e sulla nostra vita familiare, sociale e professionale.
2006-12-09 07:11:32
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answer #1
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answered by Anonymous
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quando finisci una bottiglia e ne vuoi subito un altra.................
2006-12-12 20:09:27
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answer #2
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answered by mari? 4
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quando diventa un bisogno e nn ha più controllo!!!
2006-12-09 07:55:35
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answer #3
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answered by lola23 6
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Ovviamente quando si fa un uso smodato di alcool e lo si fa anche in orari "strani" (ho conosciuto gente che beve superalcolici già alle 7 di mattina). Inoltre in genere, un bevitore "seleziona" la bevanda alcolica che preferisce, la sa riconoscere e non ne abusa mai; ad un alcolista ad esempio,puoi far bere il whisky più scadente e fargli credere che sia Chivas Regal...
2006-12-09 07:11:11
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answer #4
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answered by paolino paperino 5
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quando ti ritrovi spesso nella condizione di essere talmente tanto ubriaco da non capire di esserlo...
2006-12-09 07:10:18
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answer #5
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answered by .eacapo 4
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quando inizi a bere da solo, soprattutto per non pensare o per fuggire ai problemi reali...
2006-12-09 07:07:16
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answer #6
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answered by Anonymous
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Quando bevi da solo, quando non ti ricordi parti della serata la mattina dopo, quando anche se sai di agire in modo sbagliato nei confronti dell'alcol (abusi) te ne freghi.
Lo stadio successivo è quello dell'alcolizzato, che proprio ha necessità fisica di bere, anche la mattina, e che ha una specie di crisi di astinenza in mancanza di alcol.
Un ex alcolista. Statene timorosamente lontani o non eccedete, fidatevi.
2006-12-09 07:05:45
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answer #7
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answered by Malò 6
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quando si diventa dipendenti e ormai non conta piu' niente al mondo tranne l' alcol...
2006-12-09 07:05:06
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answer #8
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answered by laura d 4
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se ti svegli ubriaco e la prima cosa che pensi e che bevi e' ancora alcol significa che sei alcolizzzato allo stato cronico.
2006-12-09 07:05:05
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answer #9
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answered by Anonymous
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quando si è dipendenti dall'alcol, ed anche se fa male non se ne può fare a meno...
2006-12-09 07:04:16
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answer #10
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answered by Leuthil 1
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