Anche io ho avuto un problema oncologico (Linfona non Hocking immunoblastico), e ora, grazie a Dio, sto bene, anche se sono perennemente sotto controllo. Stai molto vicino al tuo amico, perchè ne avrà davvero bisogno....e cmq se verrà curato in un buon centro avrà alte probabilità di guarigione!
2006-11-29 18:29:23
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answer #1
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answered by Anonymous
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Non so di dove siete.Però a Milano,l'istituto europeo di oncologia ha un protocollo innovativo per affrontare la leucemia che hai indicato nella tua domanda.
Ti lascio il link dell'IEO.
Io fossi iltuo amico un consulto da loro lo farei fare.
In bocca al lupo al tuo amico.
ciao, Laura
http://www.ieo.it//italiano/innovazioni/acid_retin.shtml
2006-12-01 07:03:31
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answer #2
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answered by Laura G.G. 3
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Ciao per prima cosa mi spiace per il tuo amico ma oggi la leucemia si puo curare La cura è la chemioterapia, sia nei bambini sia negli adulti. Questa è somministrata per via endovenosa, eventualmente attraverso un catetere venoso centrale. Alcuni farmaci possono essere somministrati per os o per via intramuscolare.
A volte è necessaria la somministrazione intratecale: in questo caso una puntura lombare aveva dimostrato probabilmente la presenza di cellule tumorali nel liquor e quindi nel sistema nervoso centrale. Se il rischio di questa complicanza è elevato, i medici potranno decidere di effettuare questo tipo di terapia come profilassi, per prevenire una eventuale localizzazione alle meningi; alcuni centri consigliano anche la radioterapia sul cranio, sul midollo spinale, sui testico li per aumentare la probabilità di uccidere tutte le cellule annidate in queste zone dell’organismo difficilmente raggiungibili dai farmaci.
Molti centri hanno comunque eliminato la radioterapia cranio-spinale e testicolare dai loro protocolli, soprattutto nei bambini. Altro tipo di terapia, ancora sperimentale, è l’immunoterapia, in genere associata ad altre forme di terapia.
La chemioterapia viene somministrata in due fasi:
induzione della remissione
terapia post-induzione (a volte suddivisa in fase di consolidamento e fase di intensificazione della remissione)
Nella terapia della leucemia mieloide acuta non è in genere indicata una terapia di mantenimento.
Con il primo tipo di terapia si cerca di indurre la remissione completa, ottenibile nel 70-80% dei casi. Per remissione completa si intende il ripristino delle condizioni normali nel midollo e nel sangue periferico: meno del 5% di blasti nel ed assenza di anemia, piastrinopenia, leucocitosi e/o leucopenia.
Anche se ottenere la remissione completa rappresenta il primo, fondamentale, importante passo verso la guarigione definitiva, non abbiamo oggi a disposizione un mezzo che ci consenta di stabilire se dopo questa prima fase di terapia siano state distrutte tutte le cellule leucemiche
. à per questo motivo che si esegue sempre la terapia post-induzione con la speranza che, continuando la terapia, si riesca ad eliminare anche l’ultima cellula eventualmente rimasta. I farmaci più utilizzati nella fase di induzione sono la citarabina e la daunorubicina, (o un altro farmaco simile come la idarubicina, doxorubicina ecc..), l’etoposide.
Nel tipo M3 (o promielocitica acuta) si usano anche i retinoidi, farmaci sintetici simili alla vitamina A.
Nella fase postremissione si usano spesso farmaci diversi da quelli utilizzati nella fase di induzione, in modo da aumentare la probabilità di eliminare cellule resistenti ai primi farmaci, oppure gli stessi farmaci a dosi molto più elevate, per esempio la citarabina. Il trapianto di midollo può essere una forma di terapia postremissione, particolarmente nei casi ad alto rischio di recidiva e nei soggetti giovani.
2006-11-30 15:18:10
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answer #3
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answered by fede81082 2
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Ormai le guarigioni sn confermate per l' 80% dei casi ma tutto è soggettivo.ad ogni modo la strada verso la guarigione è molto lunga e spesso nn si riesce a trovare il midollo compatibile. Un mio amico sta vivendo il dramma di un linfoma tra i due polmoni e m sn documentata.cmq stagli vicino senza soffocarlo, rispetta i suoi silenzi:è davvero importante.In bocca al lupo
2006-11-30 11:29:05
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answer #4
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answered by Anonymous
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Con i moderni trattamenti chemioterapici, nei pazienti giovani si ottengono l’80% di remissioni complete ed una sopravvivenza libera da malattia in circa il 30% dei casi. Logicamente bisogna predere in considerazione il livello del tumore, l'età del paziente, altre patologie non correlate ma che potrebbero inefficiare la cura contro il tumore.
2006-11-30 05:54:50
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answer #5
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answered by chimie19 4
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Quanti anni ha il tuo amico? Se è un bambino o un adolescente c'è il 75% di probabilità di guarire dalla malattia (se presa in tempo) e di non avere ricadute entro 3 anni (le ricadute oltre i 3 anni sono rarissime; di contro, in caso di ricaduta, le speranze di sopravvivenza sono piuttosto basse). Se invece è un adulto le possibilità di guarigione sono notevolmente ridotte.
2006-11-30 02:42:38
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answer #6
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answered by domedeus2002 5
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