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2006-11-27 21:00:59 · 21 risposte · inviata da calabuig 2 in Politica e governo Legge ed etica

Ho letto le prime vostre risposte. Mi veniva da pensare che, se non sbaglio, l'uomo e' l'unica specie animale che attua il suicidio. E se il concepire e, al limite, attuare,questo tipo di decisione apparentemente contro natura fosse qualcosa di intrinseco ed alla nostra psicologia di esseri umani? In fondo, paradossalmente, il martirio dei cristiani che rinuciavano alla vita in nome di una fede, non e' una forma di suicidio? Se uno rinuncia alla propria vita per un valore superiore allora il suicidio e' eticamente accettabile. Dove sta la differenza, sul piano strettamente etico?

2006-11-27 21:25:11 · update #1

Qualcuno di voi ha ragione. Questo e' uno spazio un po' stretto per un tema come questo. Pero' credo sia positiva, e interessante per le risposte che raccoglie (tutte valide a loro modo) la sua accessibilita' a persone molto diverse per eta', cultura e condizione, cosa che non accade nei blog.

2006-11-28 01:32:36 · update #2

21 risposte

Bertrand Russell in "storia della filosofia occidentale" dice che
nell'antica Grecia si poteva chiedere di potersi suicidare e che
tale richiesta veniva vagliata dalle autorità competenti per accertarsi che chi ne faceva richiesta non avesse qualche
dovere sociale da adempiere verso i suoi figli o lo stato prima di dargli il benestare.
Naturalmente ciò è anacronistico nella nostra società, dove è un pò difficile che un individuo,per sfuggire ad una sua pecca che ne
macchia l'onore per non aggiungere ulteriore disonore chieda di
potersi suicidare onorevolmente,però è significativo riguardo al tema della domanda,nel senso etico morale del diritto di disporre ognuno della propria vita. Gli antichi greci non erano certo dei barbari e molto probabilmente molto più pregni di senso civico
di noi,società moderna,e con la democrazia riconobbero il valore divino dell'individuo, tant'è che le autorità religiose se chi voleva uccidersi non era un guerriero importante per la sicurezza della comunità o avesse dei debiti irrisolti o dei figli da crescere,gli davano il loro benestare per che mettesse fine al suo dolore morale.
Da allora il tutto è degenerato un bel pò e sarebbe inopportuno
varare delle leggi che consentissero per legge di suicidare gli individui scomodi ai potenti chiamando ciò autanasia,ma una legge sul testamento biologico in cui la persona decide a priori
che in una determinata circostanza non ci si accanisca terapeuticamente,sarebbe oppotuno che ci si sbrigasse a renderla operativa.
Il signor Welby mi sembra che sia perfettamente capace di intendere e volere,e pertanto sarebbe giusto che potesse scegliere secondo la sua coscienza e non secondo quella
di chi ha interesse a mungere la sua sofferenza tenendolo in vita,e sì,perchè in questa nostra bella socità anche quest'ultima ipotesi mi sembra molto verosimile..

ciao

2006-11-28 01:09:01 · answer #1 · answered by zio paperino 7 · 1 0

Come dici, lo spazio è poco. Allora prendi queste risposte come un veloce sondaggio.
SI' SI' e SI'.
Leggo con MOLTO fastidio le argomentazioni che fioccano da parte dei cattolici.
Al solito, una regolamentazione di queste scelte (come per l'aborto, il divorzio, il testamento biologico, la fecondazione eterologa......) NON implicherebbe un obbligo ad avvalersene, per VOI CATTOLICI, ma lascerebbe a noi non-credenti (e a tanti credenti) ,la responsabilità di queste scelte estreme (perché sono estreme).
Poi osservo:
ma com'è che di fronte a un suicidio la chiesa ora "perdona", "comprende", "accoglie" (ora si fanno i funerali in chiesa ai suicidi, prima no), mentre chi chiede di essere aiutato a suicidarsi NON POTENDOLO FARE DA SOLO viene impietosamente condannato a soffrire??!
Infine: scommettiamo un sondaggio? gran parte di chi è contro l'eutanasia e l'aborto (p. es.) è a favore della pena di morte!
(vi rendete conto?)
Scommettiamo?

2006-11-28 16:33:42 · answer #2 · answered by lunapiena 5 · 3 0

io penso di sì, perchè la sua non è vita. vive come un vegetale, senza potersi muovere, senza poter parlare e senza poter fare niente. vi sembra vita quella?! è solo una tortura non farlo morire in pace! la chiesa ha un bel da dire che non è naturale! se non fosse attaccato a quei macchinari sarebbe morto da un pezzo e non sarebbe ridotto così, a soffrire senza nemmeno poter decidere della sua vita.

2006-11-28 09:20:02 · answer #3 · answered by Anonymous · 3 0

io penso che un uomo non è nessuno per decidere la vita di qualcun altro, come per la pena di morte. Ognuno è padrone del suo destino. Sono contrario ai suicidi solo per lo sconforto in cui gettano eventuali parenti, ma se lo fa un uomo solo, che non ha più il coraggio, la voglia, la fede di affrontare una vita, continuo a non essere d'accordo ma lo posso comprendere. Nel caso dei malati terminali, se sono coscienti nella loro decisione come Welby, non vedo perchè non possano decidere di abbandonare questo mondo in maniera dignitosa, lasciando a chi vi rimane un ricordo di una persona forte e coraggiosa. La Chiesa e i politici-religiosi si scagliano contro tante cose "innaturali", come le cellule staminali, i gay, la sodomia ecc ecc, ma anche il vivere attaccato ad una macchina inventata dall'uomo è una cosa innaturale, allora. E' solo l'ennesima incoerenza di questo mondo ipocrita.

2006-11-28 05:39:54 · answer #4 · answered by andre84 3 · 3 0

E' un suo diritto volere morire con dignità fino a quando può ancora scegliere, chi non si trova in prima persona o coinvolto per un proprio caro in una situazione simile non è in grado di capire quello che realmente si prova, la sofferenza è talmente grande che l'unica cosa che si desidera è la fine di tutto e non per egoismo ma per poter smettere di agonizzare senza la speranza che si possa avere una via d'uscita.
Sugli animali abbiamo più umanità, l'eutanasia viene praticata e ringraziamo di avere questa possibilità, solo alcuni padroni egoisti, passatemi il termine, per il troppo amore che provano per il pèroprio animale non riescono a scegliere di praticarla, quindi aumentando il periodo di sofferenza e di agonia.
Ogni essere vivente deve avere il diritto di non dover subire accanimenti terapeutici o di scegliere una terapia del dolore per evitare sofferenze inutili e di scegliere di volere interrompere ilproprio percorso terreno e di affrontare il passaggio ad altra vita, per chi ci crede, il più serenanemente e dignitosamente possibile.

2006-11-28 05:29:03 · answer #5 · answered by sasa 2 · 3 0

Non confondiamo il suicidio con l'eutanasia, c'è qualcuno che lo fa.

2006-11-28 05:20:01 · answer #6 · answered by Anonymous · 3 0

Credo proprio di sì....

2006-11-28 05:08:14 · answer #7 · answered by Maialinorosa® 4 · 3 0

assolutamente si!!

2006-11-28 05:03:38 · answer #8 · answered by Matt Hardy 4 · 3 0

Per quanto io non lo farei mai e poi mai perchè togliendomi la vita mi toglierei tuttop anche se questa fosse limitata come nel suo caso al solo pensare e a muovere gli occhi, però va detto che giunti ad un limite in cui un uomo sente di non avere più dignità come essere umano...beh giunti a quel punto sarebbe giusto lasciargli decidere di morire.

2006-11-28 05:06:02 · answer #9 · answered by fabioebastaaa 3 · 2 0

Il problema è che lui ha il diritto, ma nessuno ha il potere.
Almeno fino a quando non sarà sancito per legge.
Una legge che, a torto od a ragione, viene avversata dai cattolici, per i quali la vita è sacra e può toglierla solo Dio.
Ciao.

2006-11-28 05:42:50 · answer #10 · answered by Bruno A 6 · 1 0

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