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Il capo vi chiama in ufficio e dopo 3 anni e mezzo di collaborazione vi dice che il vostro lavoro non è più sufficiente per i seguenti motivi:

-Oltre a lui,sempre in otto ore,dovete seguire anche il lavoro di un’altra persona che sembra un bambino di 2 anni e gli avete già detto venti volte che il tempo non vi basta
-Non avete la possibilità di fare straordinari,malgrado ne avreste bisogno per completare in tempo il lavoro e non restare indietro
-Il vostro stipendio da fame non cambierà comunque anche se triplicate gli sforzi
-Lui vorrebbe mandarvi a quel paese perché preferirebbe di gran lunga la centralinista gallina che mostra di tutto e di più

Non trattenetevi, poi vi dirò qual è stata la mia…

2006-11-27 03:07:26 · 14 risposte · inviata da Anonymous in Affari e finanza Lavoro e carriera

14 risposte

ok, fatti pure la gallina, tra polli ci si intende.

2006-11-27 03:14:39 · answer #1 · answered by gianluca 3 · 1 0

Questo è successo a me poco tempo fa... e sai cosa ho fatto? Il giorno dopo senza pensarci su troppo gli ho dato la lettera di dimissioni in mano, è stata una goduria che non ti dico... ora lavoro per conto mio e tutto va bene... auguri...

2006-11-27 11:13:40 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 0

La mia risposta sarebbe stata:
"ma vaffa*n***** te e i tre quarti della palazzina tua!"

:^)

2006-11-27 11:11:49 · answer #3 · answered by Nilatarien 5 · 2 0

tieni duro e cerca di fare il possibile per seguire anche l'altra persona; fagli capire che punti sulla qualità del lavoro!!
Se non ti piace il tuo lavoro...guadati a torno!!!

2006-11-27 17:33:29 · answer #4 · answered by sheyla 2 · 1 0

Sicuramente abiti a Catania.
Dico questo perchè anch'io come te ho dovuto sopportare un colloquio simile. Il mio aggravato dal fatto che il mio datore di lavoro di allora mi annunciava che per i mesi successivi non sarebbe stato in grado di pagarmi gli stipendi. Da premettere che attendevo quelli di 3 mesi prima.
Non mi trovavo in una situazione economica molto felice, avevo acquistato casa da poco con il mio futuro marito, quindi anche quella miseria di stipendio che arrivava con una frequenza a singhiozzo mi faceva comodo. Anche se ero costretta a lavorare 10 ore al giorno saltando anche la pausa pranzo, anche se avevo le stesse responsabilità di un amministratore delegato con uno stipendio da facchino, anche se dovevo coordinare il lavoro di 2 40enni con q.i. inferiore alla norma.Anche se lavoravo nel nero che + nero non si può, nonostante le continue promesse di messa in regola che non arrivava mai, nonostante tutto questo quei soldi mi facevano comodo. Ma alla fine ho detto BASTAAAAAAAAAAA
Non potevo anche lavorare GRATIS. Se di beneficenza si trattava la facevo a chi davvero la meritava.
Con la ns. accondiscendenza diamo modo a questi datori poco corretti di andare avanti con le loro idee di LAVORO - SCHIAVITU'. E' il momento di dire basta!!!!! Io l'ho fatto.
*( Adesso sono senza lavoro !!!! Ma non devo + vivere con quell'angoscia. Stavo per impazzire per la mole troppo elevata di lavoro e non ne valeva la pena. Spero che anche tu riuscirai a liberartene e ti consiglio di prenderti almeno la soddisfazione di vomitargli in faccia tutto quello che pensi di lui - Ti libera molto ascolta il consiglio di chi l'ha fatto.

2006-11-27 12:05:38 · answer #5 · answered by misstaj 2 · 1 0

...io fossi stato in te avrei sorriso amabilmente..... me ne sarei uscito dall'ufficio..... avrei chiamato i sindacati (magari ogni tanto a qualcosa servono)... e l'avrei bellamente sputtanato.... poi sarei andato avanti a fare il mio solito lavoro... e al primo sentore di licenziamento, gli avrei fatto causa per licenziamento per ingiusta causa....

_ç_

2006-11-27 11:25:58 · answer #6 · answered by edikante 5 · 1 0

Io metterei in atto la legge di non resistenza, e quindi lascerei correre.L'odio che nutrirai per il tuo capo,finira' per logorare te.
Al contrario pensa positivo del tuo capo e dei tuoi colleghi,potrebbe arrivare un cambiamento in meglio per te.

2006-11-27 11:18:47 · answer #7 · answered by IL PROFETA 4 · 1 0

io l'avrei mandato a quel paese avrei preso una bomba e l'avrei messa nella palazzina lasciandoci lui e la centranilista gallina!!!!scusa ma tu hai sopportato per tre anni??o è solo peggiorato alla fine???sono curiosa

2006-11-27 14:09:40 · answer #8 · answered by morena 2 · 0 0

l'avrei mandato a fare in c.ulo

2006-11-27 12:16:38 · answer #9 · answered by auffffff 2 · 0 0

Un po' di chiarezza.
Il capo ti chiama per un colloquio e ti dice che la tua prestazione non è più adeguata in quanto dovresti assistere 2 persone (di cui una è lui) e invece non lo fai.
A questo punto tu ribatti che:
1) la seconda persona è problematica da assistere
2) non hai tempo per seguirne 2
3) per seguirli tutti e due vorresti fare straordinario ma non te lo lascia fare
4) vorresti per fare questo nuovo lavoro un aumento di stipendo che lui non ti da
5) La centralinista è molto appariscente e lui ci si perde dietro.

Fossi in te lascerei subito perdere il punto 5. Non c'entra nulla con la prestazione lavorativa. Serve solo a farlo incavolare. E poi ad un certo punto non sono affari tuoi.


Anche io faccio "il capo" ed ogni tanto devo fare questo tipo di valutazione sui miei collaboratori.
Questa è la classica valutazione della prestazione. Si analizza il rapporto tra risultati raggiunti ed obbiettivi prestabiliti del collaboratore. Questa analisi viene fatta in un arco temporale ben definito. solitamente un anno. Quindi dire che da 3 anni e mezzo lavori così non significa nulla. La prestazione può essere eccezionale per 2 anni e scadere di livello al terzo. In quest'ultimo caso lui appunto ti dice che la tua performance non è più quella di prima. Poi si va ad analizzare il perchè non lo è più ma la prima cosa che noto è che prima ti venivano dati obbiettivi che tu raggiungevi in modo ritenuto più che soddisfacente mentre ora non lo fai più.

Mi sembra di capire che la tua prestazione non è più soddisfacente perchè ti hanno assegnato più lavoro e la variabile tempo è determinante. Attenzione il lavoro in più che ti hanno assegnato rientra in un altro tipo di valutazione che si chiama valutazione della posizione. Qualcuno (il tuo capo o chi per lui) ha ritenuto che sulla tua sedia ci debba star seduta una persona con certe caratteristiche e che debba fare un certo lavoro. In base a questa valutazione è stato stabilito anche lo stipedio che deve prndere questa persona. Che poi questa persona sia tu o un'altra al tuo posto non cambia. Quello che sta seduto lì guadagna tot e deve fare tot in un tempo tot (senza strao). Se lo fa la prestazione è adeguata. Se non lo fa la prestazione non è adeguata.
In definitiva, senza entrare nel merito della vicenda che non conosco e non mi permetto di giudicare, mi pare che il tuo capo altro non abbia fatto che applicare questi due concetti.

Da ciò deriva quello che in effetti avresti dovuto obbiettare tu:
1) siamo sicuri che la valutazione della posizione sia stata corretta? Oppure si è esagerato?
2) se la valutazione della posizione è corretta, siamo sicuri che ti abbiano dato tutti gli strumenti per occupare quella posizione? In definitiva hai avuto un percorso formativo adeguato a ricoprire quella posizione? Se non l'hai avuto non era il caso di farlo notare?

Prova a ragionare in quti termini. Forse una risposta al tuo capo gliela riesci a dare e stai sicura che quando io, capo, mi trovo davanti uno che mi fa queste obbiezioni rimango a bocca aperta. Se invece mi manda a quel paese da una parte mi entra e dall'altra mi esce. Non fa effetto.

2006-11-27 12:05:59 · answer #10 · answered by alvaro4ever 7 · 0 0

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