Il soggetto che ha guadagnato di più con la riforma è senza dubbio lo Stato. Infatti la cancellazione del credito d'imposta, meccanismo che sterilizzava la tassazione dei redditi trasferiti da una società ad un'altra o ai soci, riconoscendo agli stessi le imposte già pagate dalla società che aveva generato il reddito, ha di fatto eliminato il principio del divieto di doppia tassazione sullo stesso reddito anche in capo a soggetti diversi, che esisteva da moltissimi anni nel nostro ordinamento.
Lo Stato, con un colpo di spugna, ha cancellato tale diritto incamerando (di fatto) a titolo definitivo le imposte pagate sui redditi non distribuiti dalle società fino alla data di entrata in vigore della riforma.
Quasi indifferente risulta il nuovo regime nei rapporti tra società che possiedono partecipazioni in altre società, mentre sono stati penalizzati in modo rilevante i soci persone fisiche.
Osserva questi esempi.
Passaggio dal vecchio al nuovo regime per il socio persona fisica con partecipazione non qualificata (fino al 20% del capitale)
SITUAZIONE ANTE RIFORMA
Utile società 100
IRPEG 34
Dividendo 66
Situazione socio:
Dividendo 66
Credito d'imposta 34
Reddito complessivo 100
IRPEF (ipotesi al. media 30%) 30
Imposta a credito 4
SITUAZIONE POST-RIFORMA
Utile società100
IRES33
Dividendo67
Situazione socio
Dividendo67
Imposta sostitutiva (12,50%)8,37
Imposta dovuta8,37
Passaggio dal vecchio al nuovo regime per il socio persona giuridica
SITUAZIONE ANTE RIFORMA
Reddito soc. "A" 1.000
IRPEG 340
Utile netto 660
Carico fiscale di "A" 340
Dividendo per soc. "B" 660
Credito d'imposta 339,97
Carico fiscale di "B" 0
Carico fiscale di A+B 340
SITUAZIONE POST-RIFORMA
Reddito soc. "A"1.000
IRES330
Utile netto670
Carico fiscale di "A"330
Dividendo per soc. "B"670
Variazione in dim.636,5
Imponibile IRES33,5
Tassazione su "B"11,05
Carico fiscale di A+B341,05
Come vedi è quasi indifferente la situazione per il socio persona giuridica (che peraltro potrebbe evitarla del tutto aderendo al consolidato fiscale).
Il socio persona fisica non qualificato passa invece da una situazione a credito (che avrebbe portato ad un rimborso) ad una ritenuta d'imposta del 12,5% (che l'attuale governo porterà al 20%).
Simile è la situazione del socio persona fisica qualificato, anche se egli viene tassato sul 40% dei dividendi percepiti, in cumulo con gli altri redditi posseduti.
Per quanti riguarda il regime di tassazione delle plusvalenze, l'introduzione del regime di esenzione (partecipation exemption) ha tendenzialmente favorito i grandi gruppi industriali che possono effettuare manovre societarie molto strutturate per risolvere i loro problemi fiscali.
Al contrario sono state certamente sfavorite le piccole realtà, per effetto della contemporanea abolizione della possibilità di svalutare fiscalmente le partecipazioni in caso di perdite.
2006-11-27 21:38:13
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answer #1
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answered by stargate 3
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Ahahah, nessuno perchè per ilmio caso che ho guadagnato e perso in borsa, i guadagni sono inferiori alle perdite, lo stato mi dovrebbe rimborsare? No li porto in detrazione sui prossimi utili.
2006-11-25 20:10:11
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answer #2
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answered by fetentone 2
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..... solo i politici ci hanno guadagnato.. quelli che se abolissero l'ultimo aumento di stipendio che si sono dati ad agosto 2006, recuperebbero, da qua alla fine del mandato 17.000.000 di euro.. in pratica... quanto sperano di recuperare con questa finanziaria..
guarda li che bella finanziaria che i ho fatto.. nè??
e non è neanche in 19000 articoli....
2006-11-24 08:51:19
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answer #3
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answered by xivia31 4
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