puo' capitare che dei fuorilegge, mafiosi, ladri...si confessino al parroco, xke magari molto cattolici, come nel caso spesso dei camorri (si dice cosi'?)o mafiosi...
nel caso in cui vengano interrogati dalla polizia come si comportano? o come dovrebbero secondo la religione? e secondo la legge? spero non vengano esentati...
cosa ne pensate di questa pratica del tutto religiosa che si combacia con quella giuridico-sociale?
2006-11-14
09:52:56
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13 risposte
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inviata da
Xena Lee
3
in
Politica e governo
➔ Legge ed etica
non vedo cosa ci sia da spiegare...
volevo sapere di piu su cosa succede in questi casi... e cosa voi pensate sia piu giusto...
2006-11-14
10:06:46 ·
update #1
mmm ..pareri discordanti...
2006-11-14
10:23:23 ·
update #2
Siamo in una stato teoricamente laico, per cui in questi casi il parroco è obbligato a collaborare, e sarebbe anche giusto per osservare la sua religione...non è molto cattolico coprire un fuorilegge...e in più i parroci non devono osservare il segreto professionale, che cmq decade in casi del genere anche per i medici..
2006-11-14 10:05:27
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answer #1
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answered by Manu Fit 6
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il prete non può assolutamente rivelare ciò che gli è stato detto in confessione, può solo consigliare a costui di costituirsi.
2006-11-16 09:17:01
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answer #2
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answered by mamys21 5
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- per la Chiesa il prete DEVE rispettare il segreto comunque. ma non sono un esperto: vedi la risposta di Meglio aspettare... (qui sopra)
- per la legge italiana il prete PUò rifiutarsi di parlare [E CON QUESTO HO RISPOSTO ALLA TUA; se però vuoi approfondire, continua a leggere tra le fonti]
- per quel che penso io, riterrei giusto che anche ai sacerdoti cattolici venisse applicato solo l'art.200 cpp (vedi sotto) con esclusione di disposizioni + favorevoli . Ma mi sembra una discussione teorica(vedi fonti)
2006-11-15 09:58:36
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answer #3
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answered by ? 7
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In base al diritto canonico il prete, neanche fosse il poliziotto, potrebbe usare la confessione come testimonianza diretta; infatti c'è un sofisticato ragionamento che cerca di risolvere il conflitto tra l'obbligo al silenzio del confessore e la reticenza, non collaborazione che può impedire alla legge di punire chi l'ha iolata sia non fornendo tutte le informazioni necessarie alla cattura del criminale pentito solo nei confronti della legge divina sia non testimoniando quello che si sa e cioè la verità del confessato al confessore in tribunale. Una specie di conflitto tra funzionari di giustizie diverse.
2006-11-14 20:17:27
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answer #4
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answered by Anonymous
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per legge un prete ha il dovere di raccontare alla polizia la confessione di un assassino, o di chiunque abbia commesso un reato, se no potrebbe essere accusato di favoreggiamento
2006-11-14 19:46:51
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answer #5
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answered by Anonymous
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In caso di omicidio chi si vuole confessare deve rivolgersi al vescovo..che comunque lo spingerebbe a costituirsi..
Cmq il sacerdote ha il dovere del segreto...
2006-11-14 19:41:17
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answer #6
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answered by Anonymous
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Il sacerdote ha il segreto confessionale... ciò che sente non può rivelarlo a nessuno per nessun motivo al mondo!
2006-11-14 18:11:51
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answer #7
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answered by bluette76 3
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Credo che se il fatto sia illegale ci sia l'obbligo di dirlo. Ma io non lo confesserei ad un prete.
2006-11-14 18:11:27
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answer #8
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answered by Pao_letta 1
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nn puo parlare...
2006-11-14 18:04:13
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answer #9
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answered by alexj j 1
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si dice camorristi...comunque un crimine deve essere confessato e non c'è santo che tenga...la religione si deve mettere da parte e insieme a lei tutti i principi che ne derivano
2006-11-14 18:01:34
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answer #10
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answered by Anonymous
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