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l'evasione fiscale e' uno dei problemi maggiori in italia , il problema e' semplice le tasse sono troppe ( perche' la gente le evade ) e la gente le evade perche' sono troppe .
avete mai pensato che semplicemente dando la possibilita' a tutti i citadini di scaricarsi tutte le spese nessuno potrebbe piu evadere , praticamente piu' spendi meno paghi tasse in questo modo tutti chiederebbero le ricevute fiscali e sarebbe tutto sotto controllo .
se tutti pagassero tutti pagheremo meno

2006-11-13 22:32:09 · 8 risposte · inviata da cicho658 2 in Notizie ed eventi Notizie ed eventi - Altro

carissimo robert io ho visuto in america e li funziona cosi , come vedi non e' inposibile

2006-11-13 23:09:03 · update #1

8 risposte

E' vero....il problema naturalmente è complesso ma mettendo il consumatore nelle condizioni di cui tu parli si invertirebbe la tendenza e si potrebbe innescare un processo positivo....ma c'è la volontà politica?

2006-11-13 22:43:50 · answer #1 · answered by macbeth49king 4 · 1 2

EVASIONE FISCALE:
NASCOSTI 200 MILIARDI L’ANNO
Sono sempre scandalosi i dati sull’evasione fiscale in Italia. Dal quotidiano La Repubblica del 31 maggio 2004 apprendiamo difatti quanto segue: «Gli ultimi dati riservati dell’Agenzia per le Entrate sono clamorosi: alla tassazione sfuggono 200 miliardi di euro all’anno». In sostanza, tenendo conto delle imposte che graverebbero sull’imponibile (ovvero Irpef, Iva, Irpeg, …) ogni anno alle casse dello Stato sfuggono circa 100 miliardi di euro.
Si tratta di un importo pari al 7% circa del Pil – Prodotto interno lordo italiano (quasi l’equivalente della spesa sanitaria nazionale!). Una buona fetta di quest’enorme flusso di danaro sarebbe indirizzata verso prodotti di lusso e beni rifugio (auto di grossa cilindrata, acquisti di case in montagna o al mare, gioielli griffati, …). Riferisce sempre La Repubblica che la maggior parte dell’evasione si annida nei servizi alle imprese, nel commercio e nei servizi alle famiglie. Il Sud e le Isole costituiscono l’area geografica ove l’evasione è più intensa (34,5%); seguono a ruota il Nord-ovest (26,5%), il Centro (20,1%) ed il Nord-est (18,9%).
I dati rilevano che il fenomeno dell’evasione fiscale negli ultimi anni è in crescita, nonostante che l’attività di controllo da parte degli enti preposti possa contare anche sull’uso di tecnologie sofisticate, per esempio le elaborazioni al calcolatore e le verifiche incrociate sui dati in possesso dai vari enti pubblici. Il Ministero del Tesoro prevede per i prossimi mesi un aumento dei controlli da parte della Guardia di Finanza; nei primi cinque mesi del 2004, peraltro, sono stati scoperti più di 4mila evasori totali o paratotali per un imponibile sottratto a tassazione pari a 4,3 miliardi di euro (cfr. Conquiste del lavoro del 24 giugno 2004).
E’ evidente, però, come tali azioni di vigilanza si dimostrino per nulla sufficienti: una attività di contrasto all’evasione svolta solamente sul fronte dei controlli risulta di fatto non adeguata a porre realmente un freno all’entità del fenomeno; lo dimostra il fatto che di anno in anno l’evasione fiscale non si arresta. Occorrerebbe invece intervenire urgentemente a monte del problema, con una politica fiscale orientata a prevenire un fenomeno che ha assunto oramai il ruolo di vero e proprio “cancro” della società (cfr. Prospettive assistenziali n. 142, 2003).
Per esempio, è risaputo che l’uso di strumenti quali quelli del condono (utilizzati anche da questo ultimo Governo), che in sostanza favoriscono soprattutto i cittadini che agiscono al di fuori delle regole, non possono che accentuare il fenomeno dell’evasione fiscale. Altresì, sarebbe invece fondamentale rendere obbligatoria la registrazione di tutti i dati patrimoniali nella dichiarazione dei redditi ovvero anche quelli costituiti da beni quali autovetture, gioielli, quadri di valore, ecc. (cfr.: «Come viene fatta la dichiarazione dei redditi e dei beni in Svizzera», Prospettive assistenziali n. 118, 1997).
Peraltro, se da un lato l‘evasione del fisco tende ad aumentare, per contro nel 2003 la spesa sociale ha subito una riduzione della crescita pari a 4 miliardi di euro in meno rispetto all’anno 2002 (cfr. il quotidiano La Stampa del 18 agosto 2004). Due fenomeni che se osservati insieme rappresentano un triste esempio di iniquità sociale!

2006-11-14 06:50:39 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 2

lo stato lo fa apposta.....sai che gli e ne frega se uno non paga perche' le tasse sono troppe e i soldi non bastano...... e' una tattica: lo stato sa che tanti cittadini non pagheranno e gli sta bene perche' se uno non paga adesso,tra qualche anno si trovera' la tassa impagata quadruplicata!!!!!!!!!!!!!e per lo stato e' tutto guadagno no? aspetta qualche anno ma poi sa ed e' certo di prendere la cifra 5 volte maggiore.

2006-11-14 06:44:09 · answer #3 · answered by Anonymous · 2 2

Questa domanda è già stata fatta ma è sempre attuale perchè
con la Nuova Finanziaria ci prepariamo a pagare dei balzelli
insostenibili.Mi trovo in accordo con quanto affermi,anche
perchè in America è così.

2006-11-14 06:53:23 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 2

è una vita che diciamo questo ma niente da fare...non c'è peggio sordo di chi non vuol sentire, non capisco perchè non abbiano mai preso in considerazione questa possibilità

2006-11-14 06:52:13 · answer #5 · answered by camilla viola 7 · 1 2

I sistemi fiscali che si basano su questo, peraltro semplicissimo, principio sono propri delle nazioni veramente democratiche.
Non a caso tra i pochissimi paesi il cui sistema fiscale funziona proprio così ci sono gli USA e la Svizzera.
C'è da aggiungere a quanto dici che l'evasione non rappresenta che una delle voci (e non tra le maggiori) che determinano il deficit di un bilancio.
Anzitutto perchè la massima parte dei proventi fiscali proviene dalla csd "tassazione indiretta" a cui NESSUNO può sfuggire (come si fà a non pagare le tasse che, a vario titolo, incidono su un qualsiasi prodotto o ad evadere bolli registrazioni e simili?) e poi perchè i maggiori guasti li provocano le spese improduttive della pubblica amministrazione.
Il punto è che, come recita un antico adagio, "il pastore saggio tosa le pecore ma non le scuoia".
La tragedia italiana è che i "pastori" non solo non sono saggi, ma neppure sono intelligenti.

2006-11-14 06:49:48 · answer #6 · answered by marco m 5 · 1 2

pienamente d'accordo, ma se i governi non si lasciassero da parte qualche scappatoia per inventarsi str....zate mettendo tutto in riga, come potranno più chiedere soldi ai contribuenti all'unione europea, agli amici, agli amici degli amici........ecc. ecc.?
credo che TUTTO in giro per il mondo sia solo legato ad eventi di cui non ci si può più tirare indietro, situazioni che non si reggono in piedi ma che continuano a perseverare così, evasione fiscale, inquinamento, politiche del lavoro, disoccupazione,...............ci annoieremmo a riflettere su tutto.

2006-11-14 06:46:53 · answer #7 · answered by Lele 3 · 1 2

Ciao chico,
più di una volta ho sentito questa proposta, e non ti offendere se dico che mi sembra un po' ingenua e del tutto irrealizzabile.
Ti immagini come sarebbe farraginoso (e quanto costerebbe) controllare, uno per uno, tutti gli scontrini all'interno di ogni 730?
Non mi sembra proprio una strada percorribile.
I cittadini dovrebbero essere educati a rispettare le Leggi dello Stato, senza cercare scappatoie e senza fare i furbetti, e ciò dovrebbe avvenire non per timore delle sanzioni, ma per spinta della propria coscienza, della propria responsabilità e del comune senso dell'onorabilità.
Purtroppo, mentre in altri paesi chi evade le tasse, oltre ad essere facilmente rintracciato e severamente colpito, viene emarginato e schifato dall'intera società civile, qui da noi viene invece considerato un furbacchione da prendere ad esempio.
Ed in questo, grande responsabilità ha l'ex presidente del consiglio, che tempo fa dichiarò in TV che è legittimo evadere le imposte, e che chi le paga è un fesso!!!
Comunque, è vero che, oltre a questo, all'evasione ci sono parecchie attenuanti, non ultima il fatto che gli evasori di solito radicano processi che durano decenni e che costituiscono ulteriori incentivi ad evadere; e poi, non è tanto il fatto che le tasse sono esose, bensì che si ha la sensazione che la qualità e l'efficenza dei servizi forniti dallo Stato non siano adeguate al necessario ed al livello delle somme pagate.
Ragionamenti giustissimi, ma bisognerebbe in primo luogo pagare tutti le tasse dovute, poi affrontare il problema dell'efficenza, anzichè evadere e poi lamentarsi dei servizi.

2006-11-14 07:04:56 · answer #8 · answered by Robert Saw 4 · 1 3

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