Personalmente e per esperienza vissuta nei luoghi dico ( non e' espressa in ordine di misura d' inquinamento)
PECHINO/MILANO/ROMA/MOSCA/NEW YORK/SHANGHAI/ BUCAREST/
ripeto del tutto personale ...ma statisticamente :
Ai primi tre posti troviamo tre città russe: Zherzhinsk, grazie agli impianti per la produzione delle armi chimiche, Norilsk e Rubnaia Pristan, due grandi centri metallurgici. Tra i primi 10 anche Maiu Suu, in Kyrgyzstan, con le sue miniere di uranio radioattivo, sfruttate senza la minima precauzione, e naturalmente Chernobyl, in Ucraina, sede del disastro nucleare che tutti ricordiamo.
Se scorriamo l'elenco, troviamo poi Ranipet, in India, dove le aziende chimiche producono tonnellate di rifiuti tossici, lasciati all'area aperta senza che nessuno si occupi del loro smaltimento. E ancora Haina, nella Repubblica Domenicana, La Oroya in Peru, Linfen in Cina e Kabwe, nello Zambia, per completare la top 10 di una classifica in cui è meglio non essere.
Dopo la decima posizione, troviamo Ankleshwar, Kanpur, Kolkata, Vapi e Bhopal in India, Aryo in Etiopia, Baye de Hanne in Senegal, Baia Mare e Copsa Mica in Romania, Cubatao in Brasile, Hanford e New Orleans negli Stati Uniti, Huai River in Cina, Kabwe nello Zambia, Kola Peninsula, Komi, Magnitogorsk, Mayak, Norilsk, Dalnegorsk e Volgograd in Russia, Marilao e Diwalwal nelle Filippine, Città del Messico, il Delta del Niger in Nigeria, Omay in Guyana, Spolana in Cechia e Sumgayit in Azerbaijan.
Per i Paesi dell'ex URSS, per la Cina, la Romania, la Cechia e l'India, si tratta in genere di disastri correlati a grossi impianti industriali o a miniere, per l'Africa ed il Sudamerica, di grandi miniere sfruttate, senza il minimo rispetto per il territorio, da grandi compagnie metallurgiche e petrolifere. In alcuni casi, i problemi nascono da una disastrosa gestione dei rifiuti solidi urbani.
Salvo la sola eccezione di Spolana, in questo lungo elenco non troviamo località dell'Unione Europea.
Ci sono invece due città statunitensi. Hanford, dove dal 1943 al 1987 ha operato l'industria nucleare bellica americana, attraverso reattori disseminati lungo il fiume Columbia. Nell'arco di 40 anni, sono state prodotte migliaia di tonnellate di rifiuti tossici e radioattivi, ed ancora oggi i lavori di bonifica procedono con esasperante lentezza. A New Orleans invece, con le recenti alluvioni che hanno distrutto gran parte della città, si sono disperse nell'acqua e nell'atmosfera grandi quantità di residui chimici e petroliferi.
Inutile dire che in tutte queste località, il dissesto ambientale si traduce in gravissime conseguenze per la salute delle popolazioni. Sono duecento milioni le persone la cui salute è stata compromessa o potrebbe essere compromessa dai 35 grandi disastri ambientali censiti dal Blacksmith Institute.
Tanto per dare un'idea piu' concreta del tipo di problemi alla salute che derivano dall'irresponsabilità ambientale, a Zherzhinsk la speranza di vita media per un uomo è di soli 42 anni.
E purtroppo, questo elenco dà solo un'idea parziale di quanto l'umanità stia facendo male all'ambiente, e quindi a sé stessa.
Non include, ad esempio, il lago nucleare di Breznhev.
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2006-11-13 03:15:51
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answer #5
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answered by Fabry C 4
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